Già di solito, in
questo periodo, c’è poco o nulla. Oggi men
che meno e allora ci dobbiamo accontentare di uno scooppino ripassato in padella che ci era
sfuggito. Meglio tardi che mai.
Allora, dicono, si racconta, riferiscono i soliti
bene informati nel bel mondo della
politica, che prima di andare all’incontro riservato e privato con Conte,
Salini abbia incontrato il suo ministro di riferimento, cioè l’azionista di maggioranza, cioè Roberto Gualtieri. Con lui, sembra, si è
parlato giocoforza di conti e di numeri ma non solo. Il ragionamento, sempre
proposto dalla Struttura Qoppa, è molto semplice: il Piano industriale è fermo e
l’anno prossimo sarà scaduto, quest’anno abbiamo avuto il Covid con tutte le sue conseguenze negative per le
casse di Viale Mazzini, l’anno prossimo inizierà la grande battaglia per l’elezione
del Presidente della Repubblica e, per puro caso o per fatal combinazione, a
giugno 2021 scadrà questo Cda Rai. Allora, non si potrebbe immaginare, per necessità e opportunità, una proroga della sua
scadenza? Magari, vai a sapere, potrebbe convenire un po’ a tutti, maggioranza e
opposizione, e se necessario si potrebbe immaginare qualche aggiustamento. Fantasioso
ma non inverosimile. Ora, per quanto siamo riusciti a capire, su questo tema il
PD non ha molte orecchie e l’idea di
lasciare la Rai al duo Salini/Foa e compagnia cantando ancora per altro tempo
non ha fatto per nulla entusiasmare Gualtieri.
A quel punto, non sapendo più a
che santo votarsi, si sarebbe recato in pellegrinaggio a Palazzo Chigi dove
pure, a quanto sembra, su questo tema non stappano bottiglie di champagne alla
vista di Salini accompagnato da qualche suo fidato collaboratore (a quanto
riportano notizie dal VII piano tira aria di forte tensione e un motivo
sottotraccia sarebbe proprio nella difficoltà a trasformare i contratti di collaborazione
temporanea in tempo indeterminato). Il tema politico è il venire meno di un “azionista
politico” di riferimento Rai. I soli che ogni tanto provano a far capolino e
illanguidirsi alle lodi di Salini sono sparuti parlamentari 5S. Punto, a capo. Tutto
il resto dell’arco parlamentare, ben che vada, è sempre pronto a sparare a
palle incatenate a partire dal canone.
Come vi abbiamo accennato, robetta… Chiacchere da bar …
Amenità estive.
bloggorai@gmail.com
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