martedì 19 novembre 2019

I Nuovi Mostri


 Canone Rai, Orfini a Calenda: "Abolizione da sempre proposta del Pd" 
da Repubblica.it del 5 gennaio 2018.

Ma iniziamo da altra parte. Ieri si è svolta a Viale Mazzini la conferenza stampa di presentazione del nuovo programma di Serena Dandini, Gli Stati Generali, in onda su RaiTre dal prossimo giovedì. Satira politica e sociale allo stato puro: graffiante, irriverente e divertente che sul Servizio pubblico fa sempre bene. Non vogliamo scomodare la BBC (educare, informare e divertire) ma il pensiero che una sana risata possa seppellire i mostri vicini e lontani che vivono intorno a noi ci conforta. Peccato, tanto per andare a cercare sempre qualcosa che non va , che è mancata la sottolineatura di questi aspetti importanti. Che gli costava all’AD Salini di affacciarsi nella Sala degli Arazzi e dire “Ecco, questo è un buon prodotto da Rai, fatto in casa, senza spendere milioni di euro per agenti o format di acquisto” ? No, è troppo impegnato a cercare la quadra per le prossime nomine (e abbiamo qualche dubbio che possano avvenire prossimamente). Comunque,  personalmente, avrei scommesso più sulla Dandini su RaiUno che non su Fiorello, a parità di condizioni.

Torniamo al titolo. È ufficialmente partita la gara a chi taglia di più il canone Rai. Fino a pochi giorni fa, sembrava che le forze in campo erano tutte tra la Lega e M5S, ora si aggiunge un rinnovato Italia Viva che, ricorda Orfini, “da sempre” ha visto il PD schierato nello stesso campo.  Dall’attuale PD finora non giungono segnali di fumo. Ieri la consigliera Borioni ha rilasciato un post su FB in difesa del canone: chissà se è stato letto da tanti suoi vicini di partito (PD o Italia Viva?). Insomma, se fino a poco tempo addietro si poteva parlare di “confusione” ora il quadro inizia ad essere più chiaro. Giocoforza, difficile non metterlo in relazione alla partita in corso sulle nomine, non solo interne alla Rai. Ancora oggi, Mario Ajello, sul Messaggero non ci fa mancare una bella minestra riscaldata e puzzolente con dentro i soliti ingredienti di nomi triti e ritriti di persone in quota o in simpatia di qualche partito. Cari consiglieri, cari amici vicini e lontani, volete dare un tangibile segno di autonomia e indipendenza? Provate a rompere i giochi e provate a nominare almeno un nuovo direttore che non appartenga alle note congregazioni politiche, provate a cercarlo dovunque possa essere, anche fuori Viale Mazzini purchè sia bravo, capace, competente, esperto … nessuno ve lo vieta … non c’è Legge che ve lo impedisce … siate coraggiosi …

Veniamo alla cronaca. Nei giorni scorsi abbiamo trattato il tema della presunta aggressione informatica ai danni di Sigfrido Ranucci (vedi i post dei giorni precedenti) che anche ieri sera su Report ha affrontato i problemi della sicurezza informatica in rete.  Siamo pressoché certi che su questo argomento sarà molto difficile sapere qualcosa di più di quanto abbiamo scritto. Siamo anche certi che il comunicato stampa Rai di domenica pomeriggio ha detto molto meno di quanto sarebbe stato necessario  e non ha chiarito nulla su cosa e quando è successo, rimandando alla Polizia postale eventuali verifiche.  Nell’interesse di tutti, sarebbe opportuno dire qualcosa di più. La posta in gioco è troppo elevata per essere sottovalutata. Qualcuno ci dovrà rassicurare che il forziere del Servizio Pubblico, sia per quanto riguarda la sicurezza dei dati, sia per quanto riguarda aggressioni informatiche di altro tipo (fantascienza) sia tutto assolutamente al sicuro (???).

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