giovedì 19 dicembre 2024

RAI: Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire

Foto di Yuri da Pixabay

RAI e Servizio Pubblico? Navighiamo a vista. Prendiamo ad uso e consumo della giornata il titolo di un libretto utile alla bisogna: “Dal mondo del pressappoco all’universo della precisione”.

Dopo quanto abbiamo scritto nei giorni, settimane e mesi trascorsi siamo sempre allo steso punto. Il “mondo del pressappoco” che circonda la RAI sembra che non riuscirà mai a tramutarsi in un “universo della precisione”. Tutto è relativo, marginale, subordinato, fuori luogo e fuori tempo. A leggere i giornali oggi, il solo tema che emerge è il futuro prossimo venturo del Festival di Sanremo e dei testi delle canzonette in gara.

“Sono le persone che fanno le cose e non viceversa” e le “cose” sulla RAI sono fatte da tante persone forse ormai stanche, impigrite, svogliate e spesso impelagate in camarille di sottobottega: una nomina in Cda senza alcun criterio,  una consulenza, una “cattedra” universitaria senza concorso, una presentazione di un libro e la partecipazione ad un dibattito non si negano a nessuno. E tutto procede stancamente, in attesa di qualcosa che non si sa mai cosa possa essere. Forse, è proprio e solo l’attesa, quel magico momento di sospensione del pensiero, che ancora rende interessante andare avanti. Spesso abbiamo scritto “staremo a vedere” ora potremo scrivere “aspetteremo”.

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