lunedì 23 dicembre 2024

Fenomeni audiovisivi del Terzo Tipo ... da seguire con un buon bicchiere di vino rosso

by Bloggorai ©

Ora comprendiamo perché i “destri” ce l’hanno tanto con Sigfrido Ranucci: pezzo a pezzo, sta prendendo a picconate la “gioielleria di famiglia” ovvero i pilastri del patrimonio enogastronomico nazionale ovvero il fior da fiore del “Made in Italy” prima con la pizza, poi con il caffè napoletano e ora con il vino. È verosimile supporre che Francesco Lollobrigida, ministro per la “sovranità alimentare” se la possa prendere a male e magari far presentare una mozione di censura in Vigilanza RAI (tanto … non funziona).

Cominciamo subito a mettere le cose in chiaro: dopo aver visto ieri sera il servizio di Report sul vino italiano e scoperto (ma già lo sapevamo) ancora una volta che note e prestigiose cantine nazionali che producono rossi eccellenti a prezzi importanti possono pure “falsificare” ovvero che commercializzare e vendere vini ordinari spacciati per pregiati (… prodotti e imbottigliati all’origine …) siamo rimasti impressionati. Quante volte ci è capitato di andare a cena da amici dove vi offrono un vino “etichettato” e magari pure millesimato e viene presentato come un “gran vino” dove se poi vai a leggere il retro etichetta si scopre che non si può nemmeno sapere da quale determinata zona di origine proviene e, seppure c’è scritto, poi vieni a sapere che magari quella nota azienda lo compra “alla carta” ovvero con il differenziale sulla quota fissata dal disciplinare di produzione di quella zona particolare e poi magari lo “mischia” con il suo. A queste stesse cene poi, capita, parlando di vini, che alcuni si spacciano per “esperti” e gli viene facile dileggiare il “vino del contadino” non conoscendo nulla su come viene fatto e con quali uvaggi. Proprio recentemente, avevamo avuto un lieve sospetto quando durante una gita enologia in una zona particolare della toscana abbiamo visto (e poi approfondito il tema) grandi appezzamenti prevalentemente coltivati a grano e non a vite come invece era lecito supporre vista la grande quantità di quel “vino originale” immesso sul mercato con grande gioia di turisti farlocchi che si portavano a casa una bottiglia a 70 euro convinti di bere un piccolo capolavoro di enologia nazionale.  

Ieri sera Bloggorai è entrato in crisi. Il vinello rosso di sua produzione (trebbiano, pinot e Montepulciano con una punta di grechetto) quest’anno è stato certificato e quindi garantito. Nonostante l’enologo abbia raccomandato l’uso di trattamenti di conservazione (metabisolfito, acido tartarico e disadicificante) e chiarificazione (gelatina e bentonite) al recente “cambio” dei primi di novembre abbiamo deciso di non aggiungere nulla. Il risultato è stato eccellente: vino robusto (12,5 gradi), corposo, fruttato con una punta di legno (abbiamo lasciato i graspi per circa 4 giorni) e ancora una leggerissima fermentazione in corso (sarà definitivamente pronto a marzo). Morale della favola: Bloggorai  o ne regala alcune bottiglie ai più affezionati lettori oppure lo metterà in vendita a 50 euro l’una (su prenotazione e, su richiesta, con etichetta personalizzata). Altrimenti andate in un supermercato qualsiasi, spendete una cifra analoga e spropositata e vi bevete una ciofeca con tanto di quel bisolfito che con la metà ci sturate il lavandino, con buona pace della “sovranità alimentare”.

Detto questo andiamo avanti e cerchiamo di chiudere l’anno RAI e di Servizio Pubblico in bellezza. Sereni, tranquilli, pacati e sobri: per i tanti problemi aperti ci sarà tempo, proprio come gli anni passati e allora  ci è tornata in mente una curiosità

Non c’è nulla da segnalare in questi giorni (a parte se siete interessati al fine stagione di Ballando con le Stelle o al successo della Clerici). Così, per non rimanere disoccupati, dopo avervi proposto nei giorni scorsi lo “Yule log” (su Netflix o Youtube) che pure non è cosetta da poco, oggi vi proponiamo un altro fenomeno audiovisivo interessante. Da molti anni, dal 1963, in Germania ma anche in altri paesi come Svezia, Danimarca e Australia, alla fine dell’anno va in onda un prodotto TV assolutamente “bizzarro”. Si tratta di “Dinner for One” una piece teatrale umoristica della durata di 18 minuti ripresa originariamente dalla tv inglese con scarso successo ma inspiegabilmente ripresa dalla tv tedesca  Norddeutscher Rundfunk (NDR) dove invece continua a riscuotere molto gradimento e diventare un evento televisivo imperdibile. Vedere per credere: https://www.youtube.com/watch?v=5n7VI0rC8ZA .

Vi risparmiamo la trama e vi invitiamo a vederlo e però mandare a memoria il claim centrale di tutta la commedia: “Same procedure as every year, James”.

bloggorai@gmail.com

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