giovedì 5 dicembre 2024

RAI: la Tramontana di M5S e PD


Se … se … Qualora fosse, nel caso in cui, eventualmente, magari, forse, vedremo ... 
Oggi il ragionare sulla RAI è tutto un condizionale futuro imperfetto, più o meno probabile, verosimile al punto giusto ovvero quanto basta senza eccedere di fantasia. In queste condizioni, anche Bloggorai si limita allo stretto necessario e risparmia energie preziose.

Parliamo di quanto potrebbe avvenire nei prossimi giorni dentro e fuori la RAI, forse. Forse. Bloggorai non possiede la palla di vetro, non consulta le tazzine di caffè, non frequenta maghi e chiromanti e non lancia i dadi (ne possiede però una formidabile collezione) e dunque fatica a decifrare il nulla che avanza.

Il “se” di oggi è un “se” che sa di vecchio e malmostoso. È anzitutto il “se” vince Conte rispetto a Grillo e, come abbiamo letto, allora l’avvicinamento del 5S rispetto al Governo si farebbe più evidente con la disponibilità a votare la Agnes in Vigilanza. Da leggere questa mattina su Domani un pezzo interessante  a firma Lisa di Giuseppe con il titolo “Atreju al Tgl La premier e Conte sempre più vicini”.  In effetti, si tratta di un “se” assai problematico per tutti, non solo per il 5S. Tante variabili in gioco.

Anzitutto rispetto al proprio interno. Anche per il 5S vale lo stesso ragionamento: è sempre necessario capire e distinguere di quale 5S si parla e non solo in termini di Conte/Grillo ma in termini di quale partito di opposizione vuole essere. Come noto, le vicende in corso al loro interno lasciano intendere che le anime che si confrontano hanno punti di vista molto diversi tra loro e, appunto, il ragionamento è tutto sul “se” vince Conte. A proposito di RAI e del possibile voto alla Agnes, il capogruppo in Vigilanza Carotenuto lo ha detto chiaro e tondo che “qualora” qualcuno la volesse votare lui si dimetterebbe. Poi, da non dimenticare, “l’incidente” del consigliere di Majo che in Cda prima ha votato a favore di Chiocci e poi avrebbe chiesto  di rivotare perché forse “pentito” o, forse, perché avrebbe ricevuto una telefonata come alcuni sospettano. Certo è che sull’argomento Agnes si o no in casa 5S le idee sembrano alquanto confuse dove alcuni tra loro non nascondono l’irritazione verso il PD/RAI che a loro modo di vedere ne “hanno fatte più di Carlo in Francia”.

C’è poi il “se” rispetto PD. Parliamo proprio dell’alleato PD con il quale lo stesso Conte vorrebbe costruire una forte coalizione di opposizione. Parliamo sempre di RAI: su questo tema già c’è stato il tradimento del 26 settembre (“prima le riforme e poi le nomine) e “qualora fosse” un nuovo tradimento sul voto alla Agnes non sarebbe tanto facile da digerire. Che farebbe il PD qualora il 5S decidesse di votare la Agnes? In alternativa, come ci riferiscono, è verosimile che si sta cercando una “exit strategy” in grado di salvare capra a e cavoli? Probabile. Intanto, ad oggi, il tanto famigerato “nome autorevole e di garanzia” nessuno sa chi mai potrebbe essere, nessuno lo ha tirato fuori e nessuno si azzarda a proporre formalmente Natale, consigliere uscito dal cilindro magico di AVS.  

Basta. Troppi “se” ... anche Bloggorai si adegua e depone la penna, ovvero stacca la tastiera. Ci godiamo una bella giornata di inverno, tramontana secca, tonica e rigenerante.

bloggorai@gmail.com

 

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