lunedì 2 dicembre 2024

Caro Babbo NataleRAI ... ti scrivo ... così mi rattristo un po'


Brrrrrrr… che freddolino! Tira un piacevole e tonificante vento di tramontana, asciutto e spazza nubi.

Ci avviciniamo velocemente a Natale ed è tempo di scrivere letterine. Una, senz’altro, andrebbe indirizzata ad un Babbo Natale e scegliete voi il “Natale” che preferite. Al primo posto, ovviamente, c’è il “Babbo Natale” per eccellenza, quello che arriva carico di doni sulla slitta trainata dalle renne artiche. Nella letterina a lui indirizzata ci si può mettere di tutto poiché seppure non è in grado di esaudire ogni desiderio qualcosa, comunque, nella sua gerla la mette. Ovviamente, il solo grande dono che si può richiedere a Babbo Natale (Governo) per la RAI è molto semplice: soldi, soldi tanti soldi e magari, se possibile, un pizzico di buona volontà per spenderli bene.

Poi, volendo, si potrebbe pure scrivere ad un altro “Natale” che invece il “dono” lo ha già ricevuto con la nomina a consigliere RAI. Per lui una “lettera” potrebbe non essere sufficiente. Ma questo è un altro genere letterario, lasciamo perdere.

Allora, a che punto è la notte di questo inizio settimana? Buia, nera, profondamente silenziosa. Non giungono segnali di trattative su nulla. La posta, le chat e il telefono di Bloggorai è tutto in silenzio, le riflessioni sono stranamente poco attive, al minimo sindacale. Forse, anche le lettrici e i lettori appaiono perplessi  da tanta confusione e incertezza.

La carta stampata (poca) annaspa invece sul nulla del trallallero trallalà del prossimo Sanremo e un Totopresidente “By il Messagero” che, giocoforza, scrive a Babbo Natale mentre se la canta e se la suona intonando musiche soavi per la Agnes. Si legge nell’articolo “Prima di Natale potrebbe insomma accadere qualcosa riguardo la presidenza di Viale Mazzini. C'è chi si aspetta di sentire, da parte di Agnes, una dichiarazione in cui dice di voler essere la presidente di tutti e questo aiuterebbe i contiani o i rossoverdi a votarla. Anche perché è personalmente apprezzata da tutti”. Come si fa a scrivere una frase del genere: se così fosse sarebbe stata votata da un pezzo. O no? No! Così non è.

Ecco, questo il punto: i contiani e/o i rossoverdi hanno bisogno di un “aiutino” per sbloccare il problema presidenza. La “morale” a volte è un venticello, una flebile opinione a geometria variabile: non ce la fanno per conto proprio a ripetere il tradimento del 26 settembre ed ora sperano, confidano, in una plausibile giustificazione che gli consenta di sostenere “lo faremo per il bene dell’Azienda”. Amen e Buon Natale!

Per quanto ci riguarda, il Problema politico è che non si vede all’orizzonte una soluzione plausibile e accettabile. La famosa frase del “presidente autorevole e di garanzia” non riesce ad essere concreta per poter essere incollata su un nome e cognome. Oggi, a bocce ferme, si ragiona solo sull'ipotesi meno peggio o ben che vada sull’interdizione di un nome rispetto ad un altro tra quelli di cui si parla.

Forse, come ormai noiosamente ripetiamo, c’è pure qualcun altro che avrebbe bisogno di un bel dono di Babbo Natale: il PD in quanto tale e il PD degli autorevoli analisti, studiosi e propositori di riforme variamente assortite. Il dono principale sarebbe fargli tornare la favella, il dono della parola e del pensiero, impacchettato con la carta della proposta, della visione di un futuro qualsiasi e dell’interlocuzione pubblica.

Attenzione: con i tempi lenti con cui viaggiano le lettere occorre fare in fretta. Il “dono “ del canone potrebbe arrivare ben prima del 25 dicembre.

bloggorai@gmail.com

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