Truffa truffa, ambiguità! Ieri Bloggorai era molto scocciato per come la RAI ha influenzato il suo umore nei giorni scorsi a partire dal Rapporto Censis e “la storiella della RAI che ha accompagnato la crescita sociale e culturale degli italiani” fino ad un certo punto salvo poi scordarsene. Poi ha ricevuto la stangata di Sanremo e infine ha visto il servizio di Report su RAI Tre domenica sera sul caffè. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare la tazzina: in un mondo di incertezze e di fragilità, almeno quella dovrebbe essere un pilastro, un punto di riferimento esistenziale e, se la mette in discussione la RAI, ci sarà da riflettere.
Però ieri la tazzina ha traboccato ancora e il caffè ci è andato di traverso. Ebbene, cosa ci ha segnalato un attento lettore? Che quel servizio, pressoché identico, è andato in onda ben 10 anni prima, aprile 2014, a firma Milena Gabanelli (https://www.raiplay.it/video/2014/04/Espresso-nel-caffe-288469fe-eaea-479d-a858-7cefcbf79937.html ) e poi ancora nel 2019 ( https://www.facebook.com/ReportRai3/videos/332480484085637/ ) . Da non crederci: il servizio di domenica sera è stato riciclato come un abito rammendato, un maglioncino infeltrito e Bloggorai aveva dimenticato che era andato tutto già inonda negli anni passati. Ci mancherebbe. Sempre di grande attualità, un evergreen, però ditecelo prima: “Questa sera vi proponiamo un servizio già andato in onda etc etc”.
Quando ci si trova nella palude della confusione, dell’incertezza e del disordine ogni appiglio è buono per cercare di uscirne. Ci troviamo a pochi i giorni dal voto sulla Legge di Bilancio e ancora pochi sono in grado di sapere se e come si chiuderà la partita canone: rimane inalterato l’art. 113 (seppure con una variante) oppure rimarrà la riduzione a 70 euro qualora rispuntasse a sorpresa l’emendamento della Lega? Ci troviamo poi ad oltre due mesi dall’insediamento del nuovo Cda Rai e ancora nessuno è in grado di immaginare chi potrà assumere la presidenza. Oggi Il Messaggero titola “Rai, prove d'intesa Lega-PD (Marano e la guida del Tg3). L'idea per sbloccare le trattative: offrire al centrosinistra un direttore di area in cambio del via libera sulla presidenza” dove si legge la solita litania di Tizio al posto di Caio e Sempronio al posto Calpurnio a seconda se sono della Lega, del M5S o del PD.
Ormai le sorti della RAI appartengono alle suggestioni, alle emozioni e alle preveggenze dove tutto si mescola con tutto e il suo contrario. Alla vigilia del Cda di giovedì prossimo il tema sono le direzioni del Tg3 e TgR e i corollari dei ragionamenti sono tutti e solo sull’appartenenza dell’uno o dell’altro in “quota” ad un partito o ad un altro. Non c’è scampo, non ce ne libereremo mai. Ormai è stata distribuita una potente sostanza allucinogena, si è diffuso un poderoso fumo, si mastica un fungo miracolante e di degusta un ottima bevanda alcolica: tutte sostanze insinuate nel profondo, nell’anima e nello spirito di tanti tra coloro che seguono le sorti della Rai e del Servizio Pubblico. Sembra quasi impossibile guarire: è tutto una logica di “un tanto al chilo, questo a me questo a te”. Non c’è verso di vederla in altro modo. È bene però ribadire e sottolineare: nulla avviene per caso e quanto leggiamo oggi, ancora una volta occorre ricordarlo, è il frutto avvelenato di in albero malato nelle radici, nel suo profondo e da molto tempo. Il tradimento del 26 settembre sarà per sempre la prova provata che anche i “migliori” cedono alle tentazioni.
Chiudiamo: stiamo lavorando intorno a tre “misteri”. Vi faremo sapere.
ps. Ieri abbiamo parlato a lungo con il nostro barista di fiducia: ci ha assicurato che ogni mattina lava il filtro del dosatore e poi abbiamo constatato che il contenitore del caffè tostato è sigillato in un contenitore “usa e getta”. Almeno questa è una certezza.
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