martedì 10 dicembre 2024

RAI: nessuno vince, nessuno perde (per ora)

by Bloggorai ©    

Stallo:

1. ampio sedile il legno pregiato destinato a persone autorevoli

2. luogo destinato al riparo degli animali

3. sistema di apparecchiature e conduttori elettrici

4. antico forno utilizzato in metallurgia

5. sostare in un luogo

6. negli scacchi posizione del Re impossibilitato a muovere (partita patta)

Quest’ultima notazione è quella che a noi più interessa. Il Re, in questo caso il Governo, è impossibilitato a muovere per far passare la sua proposta di presidenza RAI e, forse, domattina alle 8 in Vigilanza, ne avremo ulteriore prova provata. Agnes si, Agnes no ... questo il problema! Ci troviamo di fronte ad un classico gioco a somma zero dove il guadagno di una parte corrisponde esattamente alla perdita dell’altra. Maggioranza e opposizione puntano ognuna al raggiungimento del proprio vantaggio/obiettivo presupponendo che la parte opposta possa accettare supinamente le conseguenze. La Legge però prevede che per far passare la nomina del/la presidente in Vigilanza occorrono due,(2) voti che il Governo non  sa dove prendere. L’alternativa al gioco a soma zero potrebbe essere il classico “win-win” dove le due parti in competizione portano a casa il risultato atteso. 

Ma, lo “stallo” in cui si trova la RAI oggi non sembra prevedere nessuno dei due giochi: non può essere a somma zero perché giocoforza una delle parti dovrebbe soccombere ed è allo stesso tempo difficile supporre che maggioranza e opposizione possano raggiungere simultaneamente il loro obbiettivo. Come uscirne, posto che una via d’uscita si dovrà trovare prima o poi? Ieri abbiamo ricevuto un “pensiero” che sembra girare ed avere un certo credito al VII piano di Viale Mazzini: rinviare, attendere, trattare e qualcuno ipotizza addirittura fino a febbraio.  Abbiamo cercato di approfondire e ne abbiamo ricavato una "sensazione" e come tale ve la riferiamo: nessuno ha tirato fuori l’asso dalla manica ammesso che lo abbia e nessuno, oggi, sa come risolvere il problema senza “farsi troppo male e perdere la faccia”.

La mossa è ora tutta nelle mani del Governo: è nelle sue competenze e responsabilità indicare un nome in grado di raccogliere il voto anche dell’opposizione. Oggi Marco Mele sul Quotidiano del Sud ricorda un precedente interessante: “ … il governo Renzi aveva in mente di designare a presidente della RAI Simona Ercolani, fondatrice della società di produzione Standbyme, vi rinunciò per l'opposizione del centrodestra, che invece diede l'ok sul nome di Monica Maggioni, che, nell'agosto 2015 divenne subito presidente alla prima votazione con 29 voti favorevoli, cinque schede bianche e quattro contrari”. Ancora poche ore e sapremo cosa potrà succedere.

Chiudiamo con una nota a margine. Carta canta! E abbiamo sentore che potrà cantare ancora più forte nei prossimi tempi. Oggi leggiamo che “Mediaset fa il bis e supera la RAI …  Nonostante Europei e Olimpiadi della concorrenza, il Biscione si avvia a replicare il 2023” (Italia Oggi).

Anche Bloggorai, nel suo piccolo, si è preso la briga di confrontare qualche dato con i due strumenti ufficiali disponibili: il report Auditel Total Audience e lo Standard Auditel Digitale per due periodi sufficientemente analoghi: novembre/dicembre 2023 e prima settimana di dicembre. Vi risparmiamo i dettagli e una noiosa tabella (che a gentile richiesta possiamo fornire) dove, grosso modo, si evidenzia che per Rai le cose non vanno proprio nel migliore dei modi.  

‘Mo vene Natale (e non è il consigliere uscito dal cilindro del suo partito). Saremo tutti più buoni? Forse anche no!

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