sabato 25 aprile 2020

Passato, presente e futuro


Questa mattina ci apprestavamo,  tranquilli tranquilli, a festeggiare il 25 aprile, la Liberazione senza tanti grilli per la testa ma un paio di commenti in ordine sparso non fanno male a nessuno.

1) Da alcuni giorni si susseguono articoli sulle nuove dimensioni che il mondo degli audiovisivi e delle Tlc stanno assumendo in seguito a questa rivoluzione epocale dovuta al Covid. Per ultimo, questa mattina, sul Sole 24 Ore con il titolo “Dal Web ai consumo, così il lockdown ci ha reso più uguali” a firma Giampaolo Colletti. Potrebbe darsi che al termine di questa drammatica vicenda, molte cose potrebbero cambiare: mercato, consumi, qualità e quantità dell’offerta editoriale, tecnologie e risorse. Così succede che mentre tutti, o quasi, si interrogano su cosa e quando il mondo dell’audiovisivo potrebbe subire drastiche mutazioni genetiche, non si riesce a trovare uno straccio di riflessione su quello che potrebbe riguardare e interessare il Servizio Pubblico. Perché allora non cogliere questo momento e proporre uno scarto di vitalità con una iniziativa inedita e fenomenale che potrebbe essere convocare una specie di “stati generali” al quale porre un solo e semplice interrogativo: quale Rai per il prossimo futuro??? Non sarebbe difficile e nemmeno tanto improbabile: l’unico limite potrebbe essere la capienza della Sale degli Arazzi, forse troppo piccola per contenere tutti coloro che potrebbero dire qualcosa di interessante.

2) nel mezzo di questa bizzarra riflessione ecco che, zacccheteee, ci arriva tra capo e collo una sapiente intervista della consigliera Beatrice Colettti (M5S) su La Notizia,firmata da Antonio Pitoni. Leggiamo: “Non ritengo consono per chi ricopre questo ruolo avventurarsi in un'esposizione mediatica continua, come quella perpetrata nelle ultime settimane dal presidente Foa. Né tantomeno in commenti sull'attività giornalistica svolta dalle testate dell'azienda che rappresenta… E arriviamo alla questione del voto... l’ordine del giorno recitava: 'Conferenza stampa del presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020 e lettere del presidente della commissione di Vigilanza Rai: Quindi, anche a chi non ha dimestichezza con i regolamenti, è del tutto evidente che, così formulato, l'ordine del giorno non consentiva di procedere ad alcun voto sull'operato del presidente”. Non c’è altro da aggiungere. Ognuno trova quello che cerca.

3) ieri video di Trump su terapie contro Coronavirus: “Vedo il disinfettante che lo uccide in un minuto. Un minuto. E c'è un modo in cui possiamo fare qualcosa del genere, mediante iniezione all'interno o quasi una pulizia?” poi aggiunge “Supponiamo di colpire il corpo con raggi ultravioletti o con una luce davvero potente. Supponiamo di portare quella luce dentro il corpo, o attraverso la pelle …C'è un modo di iniettare un disinfettante? È una possibilità, forse funziona, forse no. Comunque l'idea della luce che può uccidere il virus in un minuto mi sembra potente". Ecco, ci sembra che questa sia la fotografia migliore, la sintesi di questa epoca e dei suoi epigoni. 

4) il caso Verdelli e Repubblica. Ieri abbiamo scritto che ci sono tante chiavi di interpretazione e quella del posizionamento “destra, centro e sinistra”potrebbe non essere la sola. Però, senza dubbio, che qualcosa in questo senso sia cambiato immediatamente lo vediamo proprio questa mattina con la copertina sul 25 aprile 2019 (Verdelli) a confronto con quella  di oggi (Molinari): eccole


Sempre a proposito di Repubblica, altro discorso di grande interesse è quello che potrebbe riguardare la Rai, direttamente o indirettamente, per quanto il nuovo soggetto editoriale potrebbe “interferire” sul suo prossimo futuro. I terreni di battaglia, come al solito,  saranno le tecnologie, l’offerta editoriale e, non ultimo, le risorse economiche. In questo senso, la torta è piccola per tutti e un altro soggetto che vorrebbe accaparrarsi una fetta più grande potrebbe creare nuovi problemi.
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