giovedì 9 aprile 2020

FLASH: Rai surreale

Qualcosa di surreale avviene nel  quartiere Prati di Roma. In particolare, dalla parti di Viale Mazzini. Allora, ieri si è svolto un Cda Rai (del quale parleremo) e nella stessa giornata il “postino” recapita al settimo piano una lettera firmata da Alberto Barachini, Presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza, in risposta alla precedente lettera firmata Salini/Foa del 27 marzo a proposito dell’impegno del Servizio Pubblico nell’emergenza Covid e della quale abbiamo scritto più volte.  

Abbiamo ricevuto fresca fresca questa mattina la copia originale della lettera. Ebbene, cosa contiene il testo della Vigilanza? Semplicemente un paio di sportellate in faccia alla Rai. Leggiamo cosa scrive Barachini ”si ritiene di sottoporre alla Vostra attenzione alcune ulteriori raccomandazioni … si constata con favore la pluralità ed il livello qualitativo delle iniziative e dei progetti che sono disponibili sui canali tematici e sulle piattaforme del Servizio pubblico, sebbene se ne ravvisi un carattere disorganico, eccessivamente frammentato e dispersivo che si ripercuote inevitabilmente sulla sua fruizione. … Occorre che la RAI, nelle forme che in concreto sono rimesse alla sua autonomia, delinei, nell'arco di pochi giorni - coordinandosi con il Ministero dell'Istruzione ai fini dello svolgimento dei programmi scolastici e dandone rapida comunicazione alla Commissione - i propri palinsesti ed il grado complessivo della programmazione didattica in modo più organico ed ordinato e dia impulso ad una campagna di informazione e di sensibilizzazione sulle varie iniziative proposte, anche e soprattutto nelle fasce di maggiore ascolto, per contribuire ad una loro più adeguata conoscenza ed all'accesso dei temi e degli argomenti che sono trattati per le varie discipline e materie e secondo i bisogni delle diverse categorie di studenti”. Prosegue sul tema fake news: ” Si sollecitano a tal fine maggiori dettagli informativi sul perimetro di azione della struttura che è stata istituita, sulle sue finalità ed iniziative sulle quali la Commissione richiede di essere costantemente ed adeguatamente aggiornata…” e, infine, sul tema Covid Si reputa inoltre utile ribadire, a tutela della credibilità e dell'autorevolezza dell'Azienda, in qualità di concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e multimediale, la necessità di garantire un'offerta informativa che si contraddistingua per qualità, equilibrio e rigore e che venga declinata senza inutili enfasi o drammatizzazioni, coniugando completezza ed essenzialità, nell'ambito dei tradizionali spazi informativi del Servizio pubblico”. Scusate se è poco!!! Ovviamente, di tutto questo nessun giornale oggi ne rende conto, non troverete una riga: evidentemente c'è qualcuno che è divenuto maestro nel non far circolare notizie importanti mentre oggi sappiamo tutto sul fatto che Topo Gigio torna su RaiPlay!!! Geniali !!! Il solito autorevole dirigente commenta “roba da ragazzi, sciocchezze … la solita tiritera della Vigilanza”.  Sarà… ma ci corre il pensiero che si tratta pur sempre del Parlamento … o no?

Ci domandiamo: nella nostra copia della lettera non compare nel protocollo l’ora di consegna. Ma in Cda, che appunto  ieri era riunito, ne sono stati informati? E, nel caso, come hanno commentato?

Vediamo allora cosa sappiamo del Cda. Al termine viene diramata una nota ADN (che ovviamente nessun giornale ha ripreso,  nemmeno quel Sole 24 Ore che pure di notizie economiche dovrebbe essere sempre aggiornato) dove si legge: “…  non è mancato l'approfondimento previsto sul fronte economico-finanziario ed è stato il Cfo della Rai Giuseppe Pasciucco a fare le proiezioni di bilancio dell'emergenza Covid, facendo presente che sarà determinante il comportamento del mercato pubblicitario alla ripresa che tra l'altro non si sa quando potrà avere inizio. Premesso che si tratta di dati provvisori, al momento sono complessivamente più i soldi risparmiati che le perdite accusate, visto che la Rai nell'anno in corso avrà, infatti, minori costi per circa 135 milioni di euro per il rinvio degli eventi sportivi al 2021; altri risparmi verranno prodotti dal rinvio dei concorsi; altri ancora (per circa 4 milioni) saranno generati dallo stop delle trasferte e conseguente blocco delle diarie (rimborsi vitto e alloggio). E non mancano risparmi previsti dal rinvio del canale in inglese che per motivi di sicurezza ora non potrà divenire realtà: la Rai al momento, tra l'altro, avrebbe quasi 7000 persone in smart working e se la sede dovesse essere Milano, come si era ipotizzato, come ci si potrebbe pensare in questo momento?“. Prosegue e conclude il comunicato: “Oggi in Cda molti Consiglieri hanno rilevato la necessità di far comprendere al governo che la Rai è una risorsa economica del Paese (visto che alimenta un consistente indotto economico) e quindi che una crisi della Rai è una crisi del sistema dei media, dell'audiovisivo e della cultura (il riferimento è a questo proposito alla produzione dei documentari). In ragione di questo, la gran parte dei Consiglieri oggi hanno anche evidenziato come occorra al più presto interloquire con il Governo affinché, tra le altre cose, siano alleggeriti alcuni aspetti normativi cui la Rai deve attendersi (in quanto azienda pubblica) affinché sia possibile agevolare le partite Iva e i precari Rai”. Allora, come abbiamo letto, si tratta di dati provvisori del budget 2020 (impatto a conto economico)  su aggiornamenti 2020 ma quanto ha presentati in Consiglio dal CFO non è completo: si legge di ricavi esterni, di MOL (pressoché invariato), di risultato operativo pari a 0, ma non dice nulla sugli investimenti, in particolare in tecnologie. Dove si dovrà “tagliare e ottimizzare” e dove si potranno trovare le risorse per “ricostruire” il Servizio Pubblico al termine della crisi? Il canone? La pubblicità?  Il CFO ne ha parlato ma, per carità di Patria, è bene non sapere cosa ha detto. Nota a margine: il canale in lingua inglese. Ma quello istituzionale che dovrebbe essere a Roma? Perché ancora non parte? Quanto costerebbe e quanto è opportuno e necessario che ora sia attivato? Si potrebbe aggiungere: ma perché non si utilizzare un solo canale interamente dedicato al Covid???

Infine: sempre in Cda i Consiglieri Laganà e Borioni hanno chiesto chiarimenti sull’intervista del Presidente Foa rilasciata a La Verità dove veniva più volte definito “Direttore della Rai”. I Consiglieri sono in attesa di chiarimenti .. come da tanto tempo su tanti altri argomenti … devono portare pazienza, prima o poi arriveranno. Sempre a propositori chiarimenti, gli stessi consiglieri hanno richiesto ulteriori chiarimenti sulla scelta del direttore di RaiUno di affidare ben due  serate a Bruno Vespa in occasione della Pasqua. Francamente esagerati ‘sti Consiglieri: ben due chiarimenti in un colpo solo!!! Già uno è troppo figuriamoci due!!!
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