Dopo il pomeriggio di grandine di ieri, questa mattina al Circolo Trattoristi
Bassa Val Tiberina tira aria silenziosa. Anche l'anno scorso la grandine ha fatto danni irreparabili: niente vino e niente olio e, per quanto ci riguarda, nemmeno una pesca della nostra varietà rara e preziosa delle cosiddette "Sant'Antonio". Bisogna vedere se anche questa volta ha fatto danni agli
olivi, alla vite, alle prime gemme della frutta. Oggi non si lavora e non solo perché
è il 1° Maggio ma anche perché il terreno è fangoso, si dovrebbe seminare il girasole.
Un caffè, mi raccomando senza zucchero… “Che ‘voi fa … quann’è tordi e quann’è
grilli … oggi è così”. Tutto è relativo nella vita, tutto cambia, si evolve e
si modifica.
Appunto, quando c'è tanto da dire e quando poco. Oggi nessuna notizia di rilievo, salvo siate interessati a
sapere che la RAI punta su De Martino alla successione di Amadeus! Va beh… andiamo
avanti. Giusto nei giorni scorsi stavamo riflettendo: tra poche settimane
Bloggorai festeggerà sei anni di onorato “servizio pubblico” ovvero universale
e gratuito. Ci stiamo ponendo una domanda semplice: lascia o raddoppia? Lasciare
sarà una scelta che prima o poi dovrà avvenire e tanto vale lasciare nel suo momento
migliore, quando ormai abbiamo consolidato un solido numero di lettrici e lettori
affezionati, attenti e partecipi. È stata ed è ancora una magnifica esperienza,
anche umana proprio perché libera da vincoli di ogni genere: chi vuole legge e
chi non vuole abbandona. Tutto molto semplice.
Se invece troviamo la forza e il coraggio di andare avanti,
sarà forse opportuno anche pensare ad estendere il perimetro dei nostri
interlocutori o proporre qualcosa di nuovo, aggiuntivo. Ad esempio, ci è stato
opportunamente suggerito di proporre una specie di “Il Meglio di Bloggorai” con
un riassunto delle puntate precedenti dell’ultimo mese. Si può fare. Vedremo.
Bene. Come sapete, in questi giorni dovrebbe essere in corso
lo spoglio delle candidature inviate a Camera e Senato per il rinnovo del nuovo
Cda RAI. Proviamo ad immaginare. Anzitutto chi sarà l’addetto ad aprire le “buste”
ovvero a spulciare i CV? Qualche oscuro impiegato, funzionario, dirigente dei rispettivi
Uffici Postali? Oppure un selezionato gruppetto bipartisan di rappresentanti
dei partiti? Belle domande. Proseguiamo: come procederanno? Tutti gli uomini
(tanti) da una parte e le donne (poche) dall’altra? Mah… Poi: è verosimile
supporre che qualcuno tra loro si ponga la domanda: e mo’ che famo? Nel senso come
dividiamo le varie candidature? Boh ... leggiamo cosa dice la Legge 220 del
2015: art. 2 “…elevata professionalità e comprovata esperienza in ambito
giuridico, finanziario, industriale e culturale” … Bene, si diranno tra loro, cominciamo
a dividere per categorie: professionalità ed esperienza e poi sottocategorie “giuridiche,
finanziarie, industriali e culturali”. Già, e poi ... che facciamo? Boh! Gli assegniamo
un punteggio! Geniale! E come si fa? Ad esempio: una “comprovata esperienza” in
ambito giuridico vale più o meno di una in ambito culturale? Boh! E poi ancora, all’interno della stessa categoria,
come valutiamo le differenze e come vengono “pesate”? Un avvocato civilista
vale più o meno di un penalista? Un laureato in economia e commercio vale di
più di un semplice ragioniere? Beh si, forse si … o no? Boh!
Lasciamo perdere le immaginazioni. Teniamo il punto: si può
promuovere un ricorso per sostenere la richiesta di applicare criteri
aperti, trasparenti e non discriminatori come previsto pure del recente
EMFA. Si può fare, si deve fare.
bloggorai@gmail.com
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