Oggi i giornali quotidiani non saranno presenti in edicola.
La notizia del giorno è la Conferenza Stampa che si terrà oggi, alle ore 13, presso la Camera dei Deputati per la presentazione di un ricorso al TAR relativo all’attuale sistema di selezione dei candidati al Cda RAI.
Diretta streaming:
https://webtv.camera.it/evento/25251
Leggiamo dal comunicato stampa “Lo scopo dei promotori e dei ricorrenti è quello di consentire un ripristino della legalità costituzionale in questo delicato sistema di nomina e di anticipare l’adeguamento al regolamento dell’Unione Europea (EMFA) in modo tale che gli organi di vertice della RAI che stanno per essere formati non si vengano a trovare in una situazione di illegittimità anche nei confronti delle norme europee”.
Si tratta dell’iniziativa politica di fonte non parlamentare sul Servizio Pubblico Radiotelevisivo più rilevante degli ultimi anni. La finalità è sostanziale ed è indirizzata a sostenere principi e orientamenti validi per tutti, maggioranza e opposizione. La sostanza è anzitutto nella proposizione di un nuovo modo di comporre la governance dell’Azienda fondata sul riconoscimento delle qualità dei nuovi amministratori che si dovranno confrontare in base a criteri aperti, trasparenti e non discriminatori come, appunto, richiede anche la recente disposizione dell’European Media Freedom Act.
È una iniziativa che non è solo “contro” una normativa che prevede un processo di selezione dei candidati privo di alcun genere di meccanismo in grado di valutare adeguatamente le necessarie caratteristiche di esperienza, professionalità e competenza indispensabili per amministrare un bene pubblico essenziale come la RAI. Non è una iniziativa di una parte contro un'altra. E’ una iniziativa che potrebbe e dovrebbe godere del sostegno di tutti i partiti perché costituisce un presidio universale di legittimità delle regole in grado di metterle al riparo la volubilità degli assetti istituzionali.
Infine, è una iniziativa che tutela la Rai stessa in un delicatissimo e particolare momento del suo futuro. Questo nuovo consiglio dovrà infatti affrontare sfide di assoluto rilievo strategico a partire dall’applicazione del nuovo Contratto di Servizio (non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale nonostante siano passati mesi dalla sua approvazione) e del suo conseguente Piano industriale che richiedono entrambi un governo dell’Azienda forte, autorevole e autonomo dal Governo di turno. Inoltre, la RAI deve affrontare una situazione molto delicata sul fronte delle risorse con il canone incerto nella composizione, nelle modalità di riscossione e nella durata. Infine, si dovranno affrontare sfide tecnologiche importanti come il completamento della transizione al DVB-T2 (forse, previsto dal prossimo settembre) e poi ancora si dovrà affrontare un crisi di consenso di telespettatori che, come ha recentemente certificato AgCom, vede Rai soccombere nel day time rispetto alla concorrenza. Tutto questo, da sottolineare, si deve collocare in un contesto temporale e in preparazione che vede il 2027 come la scadenza dell’attuale Concessione che si dovrà rinnovare per il decennio successivo.
Per questo il ricorso
al TAR è rilevante e significativo: il problema della composizione del Cda RAI
si pone oggi e non tra 15 mesi quando i giochi saranno già impostati e sarà ben
difficile avviare un’azione di dimissione.
Lo abbiamo scritto
tante volte, questa iniziativa si poteva e si doveva prendere, è giusta e
necessaria e, ribadiamo, interessa tutti senza distinzioni.
bloggorai@gmail.com
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