giovedì 21 dicembre 2023

RAI: la "narrazione" della "resilienza" ovvero dalla rava alla fava


Quando si dice “rucola” si intende anche “ruchetta”? e no!!! Sono due piante simili ma non uguali, nella consistenza, nel sapore e nella struttura. Eppure, entrambe si possono usare anche per essere inzuppate nel cappuccino e l’una per l’altra hanno soppiantato quel povero “prezzemolo” che pure stava bene dovunque lo mettevi, pure sotto l’albero di Natale dove ci sta bene tutto … dalla rava alla fava.

Tanto per rimanere in argomento e sempre a proposito di nuove parole o nuovi significati ce ne sono almeno due che dominano la scena: la “narrazione” e la “resilienza”. Si possono usare indistintamente per ogni cosa umana, ogni evento, ogni fatto sociale, politico e culturale e dunque, per la RAI, possono costituire il grimaldello con il quale scassinare ogni certezza e fugare ogni dubbio. In altri termini: ognuno se la canta e se la suona come meglio crede e fintanto qualcuno gli presta credito va bene così. La “narrazione” è sempre soggettiva, parziale, partigiana e si compone di elementi che si vorrebbero insindacabili, a priori. La “resilienza” invece può avere una lettura multipla: a volte sembra apparire come l’ultima speranza del genere “mi piego ma non mi spezzo” mentre altre volte si prospetta come una specie di “materiale del futuro” in grado di modificarsi e adattarsi senza perdere la sua natura primigenia.  

Tutto questo per dire che ieri si è svolta la prevista audizione di SergioRossi in Vigilanza dove questi due nuovi termini trovano perfetta collocazione. Evidente, scontato, lapalissiano che i due personaggi in cerca di Autore (ovvero il Governo che deciderà la loro sorte ancora molto incerta) avrebbero fatto carte false per presentare (narrare) i numeri di un’Azienda (resiliente) in ottima salute: il pareggio di bilancio, gli ascolti che tengono botta, la pubblicità che cresce e il futuro della Digital Media Company (ovviamente NO Public ) lastricato di petali di gelsomino. Oste, com'è il vino??? Booonooooo. 

Certo, bontà loro, hanno pure aggiunto che sono leggermente preoccupati per le risorse da canone (ma quel tanto che basta perché comunque hanno ricevuto assicurazioni dal Governo che comunque una pezza sul taglio del canone, in qualche modo, forse la metteranno ma come e quando e per quanto tempo ancora non è dato sapere ) mentre nutrono un fiducioso sentimento sulla raccolta pubblicitaria prossima ventura. Da questo punto di vista, che gli vuoi dire? Se qualcosa è andato male e va storto non è solo colpa loro (beninteso): hanno trovato un debito di 650mln ed ora lo hanno riportato a 550. Chapeau! Investimenti per il futuro? Vedremo. Qualche programma va male? Dategli tempo: potrebbero anche andare peggio.

Per quanto poi riguarda dettagli sui quali ci siamo spesso soffermati (il Contratto di Servizio ancora non ratificato con il Ministero e l’appuntamento del 10 gennaio) sul primo punto è stata fatta la data del 18 gennaio e sul secondo punto (transizione DVB-T2) il DG Rossi ha dichiarato “Stiamo interloquendo con il Ministero per spostare anche per noi la scadenza, in difesa del Servizio Pubblico. Nel 2024 ci saranno le Olimpiadi e gli Europei di calcio e lo switch off rischia di penalizzare una quantità indefinita di famiglie che non hanno accesso alla nuova tecnologia attraverso le smart tv”. No comment. Che gli vuoi dire ad uno che dirige l’Azienda e che ancora, a pochi giorni dalla possibile scadenza di tale rilievo strategico, sta ancora “interloquendo” con il Ministero e non sa quante famiglie italiane possono essere coinvolte.  Per essere più precisi: si era sentito dire che lo switch off avrebbe interessato qualche canale tematico “minore” e invece ora perché citare le Olimpiadi e gli Europei che, si suppone, dovranno andare sui canali generalisti? E il probabile spostamento quando allora potrebbe avvenire (una volta abbiamo citato una fonte che sosteneva giugno)? Magari , proprio sotto scadenza dei grandi eventi citati? Grande la confusione sotto il cielo.. dunque la situazione è eccellente!

La “narrazione” di SergioRossi funziona? Vince su qualche titolo di giornali (senza tanta convinzione ed entusiasmo) ma convince? A noi no … nemmeno un pizzico di rucola (da preferire alla ruchetta) può aggiustare quello che passa il convento. Sarebbe utile leggere “altre narrazioni” ovvero altri punti di vista (la “politica” ???) ma non ci sono e quelle spigolature che si avvertono sembrano deboli e fragili come ali di farfalla: leggi intervista alla consigliera Bria oggi su Domani. Toni garbati, sereni, pregni di ottimismo ed equilibrio. Tanto, come noto, tra pochi mesi la musica sarà diversa.

bloggorai@gmail.com

 

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