mercoledì 20 dicembre 2023

RAI: 7 (sette) Misteri Gloriosi sotto l'Albero di Natale

 

Foto di Pexels da Pixabay

Il Natale, come noto, è un momento magico di tradizioni e certezze: famiglia, cenone, albero … e regali a sorpresa. Già, sono proprio le sorprese quelle che rendono le circostanze più divertenti e interessanti. Cosa ci si aspetta dentro il pacco dono colorato e infiocchettato? Quali allora le “sorprese” per la RAI e perché tanto silenzio in questi giorni? In verità, non ci sono sorprese ma solo misteri.

Mistero n.1. Che fine ha fatto la proposta di riduzione del canone? Non si legge più una riga come pure il meccanismo di “compensazione” di 400 e rotti milioni (non si sa se 420, 430 o 440) e tantomeno si sa nulla se solo per un anno o per tre come si era detto all’inizio. I dubbi di legittimità costituzionale che da soli abbiamo  evidenziato e i rischi di incorrere nelle ire di Bruxelles per aiuti di Stato potrebbero ancora avere un loro fondamento.  Il Governo potrebbe fare marcia indietro? Ragionevolmente no. Però è certo che qualcosa non sta andando al posto giusto.

Mistero n. 2. Che fine ha fatto il nuovo Contratto di Servizio? Tutto tace seppure è stato validato con un parere obbligatorio ma non vincolante dalla Vigilanza lo scorso 3 ottobre. Andavano tutti tanto di corsa per liberare il testo entro il 30 settembre e ora? Tra l’altro, come ripetiamo spesso, il nuovo contratto prevede un impegno preciso e definito per il 10 gennaio, quando RAI dovrà spostare su un nuovo MUX un “X” di canali che nessuno sa ancora quali potranno essere (i cosiddetti “residuali”?) come nessuno si azzarda a quantificare quanti potranno essere i telespettatori che si potranno perdere (come scritto dal CTO in una lettera al Ministero). Abbiamo riportato una “voce autorevole” secondo cui questo appuntamento potrebbe slittare di qualche mese. Tanto per dire: un Contratto a fisarmonica che si apre o si chiude a seconda delle opportunità, necessità e convenienza. Tanto non ci sono obblighi specifici ma solo “allegati”.

Mistero n. 3. Che fine faranno i telespettatori in fuga, lenta, inesorabile e progressiva, dal Prime Time di RAI? Anche oggi i dati Auditel confermano: stagione in corso con Mediaset al 38,3% e RAI al 36,4%. Sullo stesso tema: che fine faranno le trasmissioni agonizzanti su numeri di ascolto da prefisso telefonico? 

Mistero n. 4. Che fine farà RAI Way? Si tratta di un mistero che dura da anni. Dalla data della su quotazione, 2016, periodicamente si torna a parlare di una sua s/vendita e di un ipotetico “polo delle torri” e, periodicamente, queste ipotesi si affacciano quando si tratta di fare i conti in tasca a Viale Mazzini e accorgersi che non ci sono soldi nemmeno per comprare qualche nuova pianti intorno al cavallo.

Mistero n. 5. Che fine farà questo Consiglio di Amministrazione? Che possa terminare il suo mandato è certo ma non è affatto scontata la data. Teoricamente vanno tutti a casa a tra maggio e giugno, salvo possibili proroghe per la concomitanza delle elezioni europee. Ma è proprio questo punto che si presta ad interpretazioni. Da tempo si legge che a Palazzo Chigi vagheggiano un cambio di passo anticipato come pure vagheggiano nomi non più granitici come sembrava all’inizio dell’avventura Meloni. Chiocci al posto di Rossi come AD? Anche questo Bloggorai lo ha riportato da tempo: qualcuno ne parla, si mormora, si suppone. Verosimile, probabile.  

Mistero n. 6. Che fine farà la RAI se dovesse mai passare la proposta di “premierato” tanto cara al Governo? Si rafforzerebbe ulteriormente il senso di “uomo solo al comando” come la Legge Renzi ha voluto affermare e, di conseguenza, l’ulteriore subordinazione del Servizio Pubblico al Governo?

Mistero. n.7. Che fine hanno fatto gli “Stati generali sulla RAI”? Per primo ne parlato Conte e, poco dopo, il plenipotenziario FF Rossi con un‘intervista al Corriere. Dopo di che è stata ripresa dalla presidente della Vigilanza Floridia ma nessuno ha ipotizzato se, quando e come si dovranno svolgere

Eccoci allora arrivati alla seconda domanda: perché tanto silenzio su tutto il perimetro rilevante della RAI e del Servizio Pubblico e si legge solo di qualche brontolio da sottoscala. Non si avverte, da nessuna parte, la presenza di un disegno preciso, organico, quale che esso sia ma solo pochi movimenti scomposti e disordinati. La risposta dunque appare semplice: nessuno ha nulla da dire, proporre, protestare oppure dare segnali di esistenza in vita.

bloggorai@gmail.com


ps: ci sono pure altri "misteri" ma quelli ce li teniamo da parte per la Befana!

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