mercoledì 6 dicembre 2023

Oscuri e misteriosi silenzi intorno alla RAI

Foto di Felipe da Pixabay

La cosa più grande è sapere quando parlare e quando tacere. (L.A. Seneca)

“Narrazione”… racconto … esposizione … discorso … relazione … storia … favola. Succede che spesso ci sono molti più contenuti in ciò che non emerge che non in quanto viene detto. In altri termini, succede che conviene fare maggiore attenzione più al silenzio che al rumore. Dire o non dire: questo il problema.

Allora. È successo che ieri la presidente Rai è stata audita in Vigilanza e delle tante cose che ha detto, a quanto sembra, non ha sollevato molta attenzione sulla stampa. Anzi, diciamo pure che oggi è stata pressoché ignorata (solo Italia Oggi gli ha dedicato un  trafiletto di 27 righe). Bloggorai, ovviamente, no: gli ha dedicato soverchia attenzione perché la Soldi ha trattato argomenti  molto interessanti. Abbiamo fatto caso al testo, ai contenuti, ai dettagli, alle movenze, agli sguardi. Ci sarebbe piaciuto anche fare una ASL (Analisi Semantica Latente) ma non ne siamo capaci. Siamo però convinti che quanto detto dalla Soldi vale molto di più per quanto è occulto e intrinseco che non per quanto esposto e pubblico. Cosa ha detto e cosa NON ha detto? Quello che ha detto è noto e ripetuto da tempo, magari riveduto e aggiornato con qualche piccolo dettaglio. E già, il veleno non sta sempre nella coda quanto nei dettagli.

Infatti è proprio quello che NON ha detto che costituisce il messaggio forte che non è partito. E non è un dettaglio che ha affrontato poco o punto il tema della riduzione del canone se non nell’appello generico e sterile della necessità di avere certezze come fanno un po’ tutti in Europa. Un po’ pochino, acqua fresca. È il tema centrale , assoluto, strategico e esiziale per il futuro del Servizio Pubblico ed è un tema di scontro frontale con il Governo ovvero un tema ai limiti del conflitto costituzionale. La Soldi se n’è ben guardata dal dire chiaro e tondo: “Caro Governo, con questo provvedimento, si mette un petardo sotto il povero cavallo già disastrato di suo. E ancora, caro Governo, non te la cavi con la promessa che forse, dipende, vedremo, ti compenseremo con 430 mln per un anno e poi si vedrà. E infine, caro Governo, ce li vuoi restituire ‘sti 110 mln dell’extragettito?”. Lasciamo perdere, un tanti nello di garbo istituzionale non guasta mai, ci mancherebbe mettersi a fare polemichette di cattivo gusto. Già, tanto il prossimo anno lei non sarà più Presidente RAI e, speriamo, dall’alto del suo incarico alla BBC potrà gettare uno sguardo benevolo su Viale Mazzini.

Poi ancora: il termine “pubblico” gli faticava a venire fuori ogni qualvolta si trattava di dire “Digital Media Company”. Per lei è DMC e basta: il “public” è superfluo e forse pure fastidioso. Diamine, un’Azienda si misura sule performance mica sullo share!!! E che diamine!!! Ovviamente, non poteva dimenticare il suo cavallo di battaglia: i KPI e, ovviamente, non ha fatto alcun cenno a quali potrebbero essere quelli che interessano un Servizio Pubblico universale e generalista, chi li dovrebbe definire, chi dovrebbe controllare il loro raggiungimento e quali sanzioni semmai si dovessero erogare qualora non venissero raggiunti. Quisquillie. Ovviamente poi, non poteva non fare cenno al nuovo Contratto di Servizio dove pure ha trotterellato senza dire chiaro e tondo “Caro Ministro, che vogliamo fare con ‘sto Contratto? Noi RAI abbiamo fatto la nostra parte (sic!), la Vigilanza lo ha bollinato e ora??? Lo firmiamo o no?”. Però, ad onore del vero, ha precisato che “bisogna fare presto” magari entro gennaio perché bisogna “onorare i prestiti in scadenza” le banche bussano alla porta del bond di 300 mln e dunque è necessario approvare il Piano Industriale  sul quale è stato avviato il dibattito in Cda lo scorso 16 novembre. Una cosa nuova: quello precedente è scaduto da oltre un anno e siamo ancora a “carissimo amico”. Ne avrebbe dovuto dire qualcosa ieri sera Sergio/Rossi però last minute l’audizione è stata rinviata. Ca va sans dire, il Piano Immobiliare doveva essere successivo e conseguente al Piano Industriale però, si sa come vanno le cose di questo mondo: ogni occasione è persa (ci ha detto una nostra fonte). Va bene, vedremo, faremo. E già che ci siamo, sempre parlando di Contratto di servizio, manco una parolina, un fiato, un soffietto su quel passaggetto da poco previsto dall’art. 15 laddove si prevede il passaggio su un MUX in DVB-T2 di qualche canale (quale?) in calendario per il prossimo 10 gennaio. Quisquilie, meglio tacere.

Però, sempre ad onore del vero, ha rilasciato perle di saggezza e interessanti spunti di riflessione sul tema Intelligenza Artificiale Generativa (non quella semplice). Un argomento di grandissimo rilievo che impatterà non poco sul futuro del Servizio Pubblico e non solo. Però, siccome il tema è veramente molto interessante, rimandiamo la riflessione non appena avremo il testo integrale del suo intervento. Ci sarebbe molto ancora di dire (o NON dire) e, per il momento, ci allineiamo alla carta stampata che, come detto, ha evidenziato un solo passaggio “Lo share non può essere l'unico obiettivo, può esserlo solo per alcuni prodotti e per alcune fasce, e non sul singolo giorno ma su sette”. Accipicchia. Andiamo un po’ a vedere come è andata negli ultimi giorni:



Purtroppo, notoriamente, Bloggorai fino a sette non è capace a contare … forse è meglio così.

bloggorai@gmail.com

 

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