giovedì 19 marzo 2020

La Rai e i bambini,i giovani, gli adulti, gli anziani ...


Anche oggi no news sui giornali (e non è un buon segnale). La sola notizia interessante che riguarda la Rai, il Servizio Pubblico radiotelevisivo, l’ha pubblicata ieri il  sito del Ministero della Salute e ripresa stamattina solo dal Corriere della Sera. La riportiamo volentieri: “In questi giorni di quarantena e con le scuole ormai chiuse da molti giorni, i bambini sono a casa con i genitori e vivono e sentono le preoccupazioni degli adulti. I bambini sono preoccupati esattamente come i grandi. Per cui è importante spiegare ai piccoli, in modo adeguato al grado di comprensione e alla maturità emotiva di ciascun di loro, ciò che sta accadendo. Il non ricevere spiegazioni dagli adulti, in un contesto di tensione ben percepibile, rischia infatti di generare un’ansia ancora maggiore rispetto a quella che può generare una consapevolezza ben gestita. Non bisogna dare per scontato che i bimbi abbiano gli stessi nostri timori. Quando parliamo con i più piccoli è importante sintonizzarsi sulle loro paure e non sulle nostre. Pertanto chiediamo al servizio pubblico di diffondere su tutti i canali Rai, anche quelli non destinati in modo specifico ai bambini, notizie semplici e adeguate ai piccoli … I telegiornali hanno un linguaggio per telespettatori adulti, non adatto ad un bambino. Per cui è compito dei genitori filtrare le notizie e tradurle in un linguaggio adatto ai propri figli, ma riteniamo che sia necessario che anche il servizio pubblico crei spazi in cui si parli ai bambini con un linguaggio adatto e con immagini facilmente riconoscibili”. 

C’era proprio bisogno di farselo dire dal Ministero della Salute???  Hai voglia a dire “non sparate sulla Croce Rossa” di Viale Mazzini e “in questo momento non è il caso di alimentare polemiche”. Obiettiamo: proprio in questo momento è necessario, doveroso, quasi obbligatorio sollevare problemi, obiettare, dibattere e confrontare. Già è difficile farlo in circostanze normali, oggi è ancora più difficile ma non per questo meno necessario. Ma la drammatica, semplice, verità è tutta nella afasia, nella mancanza totale di idee, di intuizioni, di proposte nuove e alternative che possano andare oltre la straordinaria amministrazione dovuta alle circostanze. Questo è il treno che sta perdendo il Servizio Pubblico.

Comunque, se qualcuno da Viale Mazzini volesse chiamare abbiamo una lista di esperti e competenti di ogni genere pronti a dare una mano e proporre idee, anche gratis. Basta chiedere.

A proposito di cose “straordinarie”: ieri abbiamo letto del Segretario dell’Usigrai, Vittorio di Trapani, che ha interloquito con il sottosegretario all’editoria Andrea Martella sul tema degli 80 milioni previsti alla Rai nella recente finanziaria. Cose bizzarre: è cosa buona e giusta che tutti ci si preoccupi delle finanze Rai, però qualcosa non torna. Commenta un nostro autorevole lettore “non stupisce tanto chi chiama ma chi risponde”. Proprio ieri abbiamo scritto come il Governo, l’azionista di maggioranza Rai, il ministro Patuanelli hanno detto chiaro e tondo. “La rai non è una priorità” e non è passato molto tempo da quando altri esponenti dello stesso Governo hanno minacciato la riduzione del canone.
Ieri ancora una volta, durante l’appuntamento quotidiano della Protezione Civile, è successo che RaiNews24 al momento delle domande dei giornalisti ha tolto il collegamento.
Per quanti non hanno fatto caso: rinviate ancora un volta le nomine AgCom.

bloggorai@gmail.com

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