lunedì 30 marzo 2020

Grazie !!!


Prima di iniziare a scrivere il post del giorno, i lettori di questo blog si meritano l’ennesimo ringraziamento: sono state superate le 60 mila visualizzazioni. Il blog è cresciuto, è migliorato, ha preso forza e consistenza grazie ai lettori che per un verso lo alimentano costantemente con osservazioni, notizie e commenti mentre, per altro verso, apprezzano l’impegno. Che non è poco: scrivere ogni giorno, da quasi due anni, in ogni condizione e costantemente aggiornato, richiede un lavoro non indifferente che svolgiamo volentieri. Anzitutto perché abbiamo questo tangibile segno (grazie a Google Analitycs) che registra ogni momento della vostra presenza, senza la quale il blog finirebbe immediatamente. GRAZIE !!!

Nei giorni scorsi abbiamo spesso titolato il post con toni enfatici e negativi. Anche ieri: “Corto circuito Rai ?”. Forse, dobbiamo ammettere, ci siamo sbagliati. Il dubbio ci è venuto questa mattina quando abbiamo letto l’intervento del Presidente Marcello Foa su La Stampa dove sostanzialmente concorda con l’appello di Pupi Avati: “Mi associo, senza indugio: sarà il Genio italico, anzi il Mistero del perdurante Genio italico, a salvare ancora una volta il Paese. Ed è comprensibile che lo stesso Avati auspichi una Rai capace di interpretare e di incoraggiare questa risurrezione, e che ci inviti a conquistare sul campo il diritto di essere, come siamo, la prima impresa culturale italiana”. Ne siamo felici, pur con qualche osservazione che per carità di Patria ora ci risparmiamo e invece manteniamo il punto su ciò che ci unisce rispetto a quanto ci divide. Osserviamo però una significativa anomalia: la Rai non è solo  il Presidente ma anche l’AD, Fabrizio Salini, del quale non si avvertono rumori. Perché un testo del genere non è stato sottoscritto da entrambi, e magari a nome del resto dell’Azienda che, supponiamo e speriamo, possa concordare  con l’appello di Avati? Registriamo un’intervista del direttore di RaiUno Stefano Coletta oggi su La Repubblica (lo stesso che ha difeso con entusiasmo il ritorno della Carrà su Rai Uno grazie all’intervento del suo agente) che non dice una parola sul tema ascolti della rete che dirige e sull’appello di Avati sostiene “Molti intellettuali hanno fatto appello alla Rai. Abbiamo riproposto i viaggi di Alberto Angela. Siamo di fronte a palinsesti scompaginati”. Punto.

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