domenica 5 ottobre 2025

RAI: sull'orlo del baratro prossimo venturo

By Bloggorai ©

Ricominciamo. Dove eravamo rimasti? Ci siamo lasciati con le immagini dei “nuovi” marziani, i pirati del mare israeliani, che bardati a guerra, assaltavano i battelli della Flottilla. Mitra spianati, puntatori laser e ripresi con telecamere notturne, avevano tutta l’aria degli Stormtrooper di Guerre Stellari.

Difficile riprendere il discorso dopo questi giorni. Difficile riprendere a parlare di Rai e di Servizio Pubblico e del vuoto che lo circonda. Ricordiamolo bene questo vuoto, altrimenti ci sfugge il filo del racconto. Anzitutto il vuoto normativo che è di la da venire: conosciamo solo la proposta di riforma del Governo mentre quella dell’opposizione non è ancora pervenuta (e non siamo nemmeno poi tanto certi che potrà pervenire, almeno in forma di emendamenti). Siamo in attesa di una riforma prossima ventura che potrebbe e dovrebbe guardare anche oltre il tema della governance.

La Rai è senza presidente legittimo e senza Vigilanza che lo dovrebbe ratificare. Non è stato sufficiente il richiamo di Mattarella: da una parte è entrato e dall’altra è uscito. L’opposizione continua a “protestare” ma ha la stessa sorte: da una parte entra e dall’altra esce. “Hic manebimus optime” ovvero, stanno tutti bene così e i consiglieri di opposizione in Cda chiedono “chiarimenti all’AD” ai quali, ovviamente come avveniva con il compianto Riccardo Laganà, si risponde con “faremo sapere”. Vedi la dichiarazione del Magistrato Gratteri che ha detto chiaro e tondo che alla trasmissione sulla mafia in onda su La7 era stata offerta alla Rai che l’ha rifiutata. E' vero o no? faranno sapere come pure è vero o no che a seguito di una "telefonata politica" è stato deciso di spostare (forse) al prevista proiezione del film No Man's Land dal 7 ottobre a data da destinarsi? Faranno sapere.

C’è un baratro sul panorama dell’offerta informativa senza un piano editoriale e senza un progetto. Dovremmo, ad esempio, cercare di capire quale è stata la “copertura” informativa dei Tg e Gr nei giorni scorsi, quanti “speciali” ci sono stati, quanti ce ne sono normalmente in prima serata sulle reti generaliste per fornire agli utenti del Servizio Pubblico le informazioni necessarie a comprendere i fatti in corso. Ribadiamo ancora una volta: le tre reti Rai non hanno una trasmissione di approfondimento giornalistico di attualità in prima serata degna di questo nome. Rai Uno, nel suo momento di massimo splendore e in un giorno particolare, manda in onda Bruno Vespa che intervista la Carlucci come promo per Ballando. C’è il vuoto sulla offerta editoriale complessiva dove il declino degli ascolti Rai prosegue inarrestabile e fatale. Abbiamo rilevato gli ascolti Auditel di quest’ultima settimana e nel day time, da giovedì 25 settembre a ieri sera, Rai è stata sempre sotto Mediaset (salvo domenica 28 quando invece l’ha superata di un filo, con circa 20 mila persone). Ieri sera, in particolare, il colpo incassato da Rai è stato triplo: battuta dalla Ruota di Canale 5, battuta dalla De Filippi contro la Carlucci e battuta tutta la Rai in day time.

Infine siamo di fronte ad un vuoto sul fronte tecnologico con il dossier Rai Way eternamente aperto e senza barlume di soluzione in vista dopo 11 anni dalla quotazione in Borsa. Nei giorni scorsi eravamo rimasti al rinvio di ulteriori 6 mesi del MoU avvenuto, sembra, non tanto e non solo perché non c’è accordo con la controparte Ei Tower ma anche perché non c’è accordo all’interno della Rai su chi si dovrebbe nominare a rappresentarla nella futura “società delle torri”: prolungare il contratto all’attale AD di Rai Way Cecatto o puntare sul ritorno di Sergio (già suo ex presidente)? Attenzione, il dossier Rai Way non ha solo un versante tecnologico ma ne ha uno fondamentale sul piano dei conti Rai: se non si portano a casa i soldi promessi con la fusione/vendita, il Piano Industriale non avanza e se questo non avanza, i conti non tornano.

A questo punto può valere la pena riportare un “racconto” interno all’ex Viale Mazzini. A quanto sembra la trama e il complotto tra le fazioni in lotta al suo interno si sta acuendo. I “carbonari” anti Rossi si stanno organizzando e sembrano avere consensi crescenti all’interno dell’Azienda. Dicono, pare, sembra, che la fonda sia guidata proprio dallo stesso Sergio che potrebbe subentrare a Rossi come AD e che già avrebbe disegnato la prima linea del suo fronte di attacco con Ventura (attuale capo RUO) pronto ad essere promosso “generale” ovvero DG. La trama non sembra essere solo interna ma troverebbe autorevoli riscontri anche fuori, dalle parti di Viale Mazzini.       

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