lunedì 24 giugno 2019

Game on the air

Non disturbate: partita in corso. Abbiamo già scritto sugli strami silenzi che si avvertono durante questi giorni estivi. Così è: stamattina non trovate uno straccio di notizia manco a pagarla.
Però, se torniamo indietro di qualche giorno qualcosa si trova.

Venerdì scorso abbiamo letto la notizia di un ex precario che, dopo 23, ventitre, anni vede riconosciuti i propri diritti in tribunale e sconfitto l'Ufficio Legale Rai che ora dovrà far risarcire tutto questo periodo di stipendi contributi etc.. Una buona notizia per evidenziare l'ostinatezza spesso ottusa da parte dell'Azienda di voler comunque, sempre, a priori, ricorrere contro le sentenze dei Giudici,con il risultato di arrivare a sentenza dove spesso e volentieri soccombe con notevole aggravio di spese processuali. Quanto costa il contenzioso Rai? come viene gestito? a quanto ammontano le vertenze? Sarebbe utile sapere qualcosa e se qualche consigliere avesse la voglia , potrebbe scoprire cose interessanti.

Articolo de Il Fatto Quotidiano di ieri: "Spartizione alla Gialloverde: Privacy al M5S e AgCom alla Lega". E poi qualcuno si lamenta perchè La Lega guadagna consensi!!! ci credo. Vediamo: anzitutto si tratta, o meglio si tratterebbe, di Autorità indipendenti (dalla politica si suppone) e messa su questo piano di indipendente si vede ben poco. Si obietta, ma "così fan tutte" ed anche prima non è che fosse stato molto diverso. Si certo, ma questo sarebbe dovuto essere - sarebbe- il Governo del CAMBIAMENTO di cosa? come? in quale modo? Pari pari come la Rai. In questi processi poi, la sensazione che i "furbetti del quartierino" risultano sempre più bravi: non volgiamo dare i punti al peso delle diverse autorità ma, nei complessi e delicati meccanismi di formazione del consenso sociale e politico, pare non ci siano grandi dubbi sul fatto che AgCom incide in modo assai più rilevante della Privacy. Pari pari come la Rai.

Veniamo ora al piatto forte con l'articolo di Goffredo De Marchis su Repubblica di ieri. Il titolo è tutto un programma "Salini e Salvini così perde colpi la Rai sovranista" e poi giù con il randello. Qualche perla: "Il trasformation office è una scatola vuota" ... "l'Ad con pieni poteri indicato dal M5S non fa nulla per arginare l'onda leghista. Anzi" ...  "alla Rai il M5S non tocca palla" ... "sono in calo gli ascolti ... i palinsesti sono presentati in ritardo ...  conti non sono in ordine" e via cantando. Con il coraggio che non gli manca, questa mattina sarebbe lecito attendersi che l'AD convochi una conferenza stampa, un convegno, un seminario in Convento e faccia chiarezza su un malmostio che da tempo gli gira intorno. E, qualora giammai dovesse avvenire, sarebbe curioso sapere chiarire quell' anzi di cui sopra. Lo abbiamo scritto in epoca non sospetta, già da quando varò le prime nomine senza straccio di criterio: tutto sotto il segno della politica e fino ai giorni scorsi ne ha dato ampia prova quando dopo le dichiarazioni del De Santis a Rai Uno si è rifugiato dietro il comodo e semplice rispetto dell'autonomia editoriale, ma non ha potuto nascondere la sua mancanza di autonomia dalla politica: dopo che una sua dipendente dichiara che il suo editore è il Governo e che lei modella i palinsesti in relazione ai risultati elettorali, il minimo sindacale è chiamare i carabinieri almeno per valutare una possibile violazione del Codice Etico che pure in Rai esiste. La notizia, nemmeno tanto nuova, dunque è proprio in quell'anzi dove si celerebbe una specie di "intesa con il nemico" . Qualcuno ricorda pure l'operazione DG tanto voluta dall'AD (non prevista da nessuna parte) dove in cambio della nomina del suo amico avrebbe pagato pegno con altre nomine di ben altro calibro (Palinsesti, Marketng, etc). 

Veniamo invece alla "avatologia": cosa succederà il prossimo 5 luglio in Cda Rai? in questa data, nel 1687, venne pubblicato il Philosophiae Naturalis Principia Mathematica di Isaac Newton dove si enunciano principi fondamentali della fisica: le leggi della dinamica e la legge di gravitazione universale. Che faranno Salini e Foa, ormai uniti in un indissolubile destino? Si opporranno strenuamente alla Legge della Fisica Politica oppure ne asseconderanno il moto impresso con la votazione della Vigilanza? Come voteranno in Cda? Colti alla sprovvista da questa insolita manovra stanno prendendo tempo: Laganà e Borioni hanno chiesto un CDA straordinario (visto il precedente ...???). La consigliera Coletti, che nel Cda di nomina aveva votato a favore di Foa, ora come si comporterà? 
Meglio del giallo dell'estate. Ore di febbrili trattative.
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