giovedì 13 giugno 2019

AUGURI !!!

Questo piccolo blog ieri ha superato le 30 mila visualizzazioni. Nel mondo del Web dove i follower, i like, le faccette e i cuoricini si contano a centinaia di migliaia un numero così piccolo è proprio poca cosa. Però ci dice che certamente ci sono in questo Paese (e non solo visto che alcuni lettori sono negli Stati Uniti e perfino in Ucraina) persone interessate ai temi e ai problemi del Servizio Pubblico radiotelevisivo in Italia. Fintanto che ogni giorno che scriviamo una persona in più si aggiunge al numero dei lettori, vale la pena continuare. AUGURI a tutti e grazie !!!

Veniamo alla dura, semplice e drammatica normalità di questa calda giornata di metà giugno. Stamattina era previsto il voto in Vigilanza su Foa: l'attesa era di un voto "conciliante" a favore del Presidente dopo che, a quanto sembra, una parte del M5S aveva ammorbidito le sue posizioni  ed era intenzionato a condividere la mozione con la Lega e salvare quindi Foa (scornata la mozione del PD).
Stamattina si dovevano chiudere i giochi ma, all'ultimo momento, qualcosa è cambiato e in aula non si è raggiunto il numero legale e il voto è saltato.  Diciamolo pure, semplicemente e chiaramente: è la solita vergogna!!! Una Commissione parlamentare bicamerale di garanzia impossibilitata a funzionare. Da un punto di vista formale, non cambia nulla, purtroppo, da un punto di vista sostanziale cambia molto, purtroppo. Quando sulla politica scende il sonno della ragione sono dolori.
Il punto nodale sul quale non si è trovato l'accordo sembra essere in una frasetta contenuta nella mozione del leghista Capitanio: "si invita la Rai a considerare ..." Si invita a considerare??? La Commissione si chiama di Indirizzo generale e Vigilanza... mica Opera Orfanelli poveri e abbandonati!!! Qualcuno ora si chiede, giustamente: a cosa serve la Vigilanza? Comunque, meglio così: siamo ancora convinti che A) Foa non debba fare il Presidente di Rai Com e B) il canale in lingua inglese non debba essere sotto Rai Com. Se i rinvio del voto sarà utile a non rendere passata in giudicato questa situazione, ben venga e speriamo in tempi migliori.
Nota a margine a seguito di quanto scritto ieri: si avvertono di nuovo rumori di crisi di Governo. Forse,quanto successo stamattina non è proprio casuale. 

Proprio ieri abbiamo scritto dell'unica proposta giacente in Parlamento di riforma della governance Rai: abbiamo chiarito che si tratta della stessa avanzata a suo tempo da Roberto Fico, attuale presidente della camera e contiene, tra l'altro, il superamento del ruolo della Vigilanza a favore di AgCom. Interessante, da approfondire.

Oggi è necessaria una nota di aggiornamento sulla questione di Realiti di Rai Due. Il Fatto Quotidiano ha pubblicato una lettera di Carlo Freccero dove cerca di spiegare il perchè della scelta editoriale di mandare in onda i cantanti neomelodici in odore di simpatie malavitose.  In un certo senso, condividiamo il ragionamento: questo paese è articolato, complesso e contraddittorio e non da ora. la sua rappresentazione deve giocoforza passare le forche caudine di tutto ciò che lo disegna in tutti i suoi tratti: magnifici per molti aspetti e drammatici per altri. Sottacere gli uni o sopravvalutare gli altri o viceversa induce a leggere la realtà con occhiali distorti. Talvolta però accade di peggio: che la realtà venga ignorata come, appunto ad esempio quella della cultura "neomelodica" che esprime, attraverso le canzoni, un mondo "gomorrizzato" dove i miti sono spesso criminali, i luoghi il carcere e i linguaggi quelli delle periferie degradate e abbandonate. Se il Servizio Pubblico aiuta in qualche modo a tenere le luci accese sul mondo reale e non solo su quello immaginario, ben venga.

Nota a margine: i primi giorni dello scorso maggio il Cda Rai ha votato il bilancio 2018. Stranamente non si trovano tracce sul sito : non è stato ancora pubblicato. Cercheremo di saperne qualcosa di più.

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