sabato 1 giugno 2019

Servizio Pubblico e fantasmi

Oggi tante cose da dire. Una premessa: un attento e qualificato lettore dei questo blog ieri ci ha scritto sostenendo che spesso parliamo di vertici ai vertici quando invece l'Azienda è composta da tante altre persone. Ha ragione! chi vi scrive ha iniziato nel 1981 con una società di fornitura alla Rai al CPTV di Napoli e poco dopo il primo contratto a TD a Italia Sera, il primo infotainmet, e conosce benissimo questo mondo. In Rai lavorano oltre 13 mila persone più altre migliaia nell'indotto: circa 300 dirigenti, circa 1500 giornalisti e tante migliaia di operai, tecnici, impiegati insieme all'enorme numero di professionisti senza contratto nelle società esterne che gridano vendetta per le condizioni contrattuali a cui sono sottoposti. Sono l'altra parte del Servizio Pubblico reale, fisico, che garantiscono ogni giorno che Dio manda in terra la messa in onda di tv e radio. Lo sappiamo benissimo e non lo ignoriamo e quello che scriviamo è rivolto anzitutto a loro: il numero dei lettori del blog non viene solo dai vertici. Comunque, raccogliamo l'invito e ne teniamo conto. Grazie !!!

In ordine:

A) siamo con i commercianti di cannabis: almeno garantiscono la qualità e ci mettono al riparo da tanta gente che invece consuma cicoria ripassata in padella invece di erba buona, specie dalle parti di Viale mazzini.

B) Ieri in Banca d'Italia, il governatore Ignazio Visco, ha citato Elias Canetti: "nell'oscurità le parole pesano il doppio".

C) leggiamo dalle agenzie di stampa che un parlamentare leghista ha presentato una mozione  in Vigilanza per avere chiarimenti in merito ad un recente cambio di direzione e vuole conoscere i "criteri" con i quali sono state fatte le scelte dell'AD. Ci associamo: anche noi vorremmo sapere con quali criteri sono stati nominati, ad esempio, i direttori di rete e così via. Se per ogni direttore rimosso ci fosse un parlamentare che protesta di fronte a Montecitorio ci dovrebbe essere la fila. Poi, ci piacerebbe sapere dallo stesso parlamentare quanto tempo ha dedicato allo studio del Piano Industriale che pure in Vigilanza è stato presentato e non risulta sia intevenuto in merito. Proponiamo poi un encomio solenne per quei direttori passati, presenti e futuri che si precoccupano di avere un parlamentare che interviene in loro difesa. Che meraviglia: non ci facciamo mancare nulla . E' la politica bellezza !!! facciamocene una ragione.

D) ieri il consigliere Riccardo Laganà ha rilasciato una lunga dichiarazione dove si oppone, da solo, all'ennesimo editto su chi deve o non deve essere presente sugli schermi Rai e ribadisce la natura del Servizio Pubblico che, fino a prova contaria, appartiene ai cittadini che pagano il canone. Ovviamente, i colleghi della carta stampata, solitamente bene informati, non ritengono che questa sia una notizia e se ne guardano bene dal citarlo. Il testo integrale su :

https://www.primaonline.it/2019/05/31/290161/rai-lagana-salvini-non-rispetta-il-contratto-di-governo-e-punta-a-telebulgaria/

per il resto, ca va sans dire: stamattina solo acqua fresca.


Queste brevi note si legano tutte tra loro: la natura, la logica, l'essenza del Servizio Pubblico è nella sua stessa definizione, dove al centro c'è un'attività prestata da persone verso altre persone con i soldi pubblici. Ieri ce la siamo presa con i fantasmi, con coloro che sembrano esistere solo in zone oscure,  ombrose, silenziose. Quelli che non parlano sono quelli più preoccupanti. Confondono la loro afasia con la possibile connivenza o complicità. Il riferimento più immediato è ai componenti il Cda RAI dove alcuni tra essi brillano per particolare loquacità, capacità progettuale  valutazioni critiche o analitiche. Meno male che sono stati nominati da Camera e Senato ... scelti fior da fiore. Per alcuni è comprensibile... transeat ... ma altri??? Avvisate la Sciarelli.

Una valuazione a parte merita il Collegio Sindacale Rai che,  secondo la giurisprudenza consolidata è "tenuto “ad un controllo di legalità non puramente formale ma esteso al contenuto sostanziale dell’attività sociale e dell’azione degli amministratori allo scopo di verificare che le scelte discrezionali non travalichino i limiti della buona amministrazione”.  Per quanto risulta, la sua azione finora è stata sempre quella di garantire che gli atti del Cda siano a posto. "tutt' a posto???" "tutttt'aaa postooo !!!"


bloggorai@gmail.com

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