lunedì 3 giugno 2019

Armi Distrazione di Massa

Che palle !!! scusate l'eufemismo. Da settimane ci stanno bombardando con i vari fiorelli, fazi o conduttori da 69 mila euro. Il tutto condito da morali più o meno sofisticate sui compensi. Mai una gioia. Solo una tristezza infinita per essere costretti a leggere (fino ad un certo punto, mica ce l'ha ordinato il dottore) il nulla ripassato in padella. In questo senso ha buon gioco Salvini a fare gli editti bulgari o padani e magari trova anche chi gli da ascolto. Tra le reminescenze degli esami di Sociologia, una è rimasta impressa nella memoria: l'agenda setting, cioè la capacità di dettare i temi e i tempi del dibattito pubblico. Chi padroneggia quest'arma governa la scena ed è esattamente quanto sta avvenendo. Pochi, quasi nessuno, è in grado di fare altrettanto. 
Provate a cercare stamattina qualcosa di interessante sul tema Rai o Servizio Pubblico: niente, polvere, il vuoto pneumatico. Come se il virus della noia, dell'apatia, dell'indifferenza fosse ormai inarrestabile e negli occhi non rimane che un leggero bruciore di sonno incompleto.

Dietro questa cortina fumogena, in verità sembrano giocarsi le partite importanti. Fatte le debite proporzioni, la partita del Governo equivale a quella in Rai. Gli schieramenti (anche tra i nostri lettori) sono ben definiti: da una parte ci sono quelli che vorrebbero chiudere i conti, far saltare il governo, andare a nuove elezioni e poi vediamo chi comanda con i voti. Dall'altro lato coloro che temono questa possibilità perchè, con l'aria che tira, consegnerebbe il Paese, la Rai, i giardinetti, la parrocchia, la Croce Rossa etc pienamente nelle mani di Salvini e allora "tirano a Campari". 

Ecco come si legge tutta la partita Salini Foa (giovedi alle 8.30 in Vigilanza): l'attacco da parte Lega a Salini è uguale contrario a quello contro Foa ed ora si aggiunge una carta in più: la direzione del Tg1. Vuoi vedere che (i soliti complottisti) vedono nella partita l'imposizione di un uomo graditissimo alla Lega alla guida della testata? Vuoi vedere che il solerte parlamentare leghista che presenta mozioni in Vigilanza non partecipa altro che ad alzare la posta per un colpo più grosso? Dannati complottisti !!!

Pari pari succede nel palazzo di vetro ( e un pò di amianto) di Viale Mazzini: da una parte quanti  ritengono questa governance frutto di una legge sbagliata, impelagata con la politica forse più delle precedenti e quindi senza alcuna fiducia e "sperano"possano tornare alle loro civili abitazioni prima possibile. Da parte opposta quanti ritengono opportuno dare una chance a questo AD ritenendo che forse potrebbe costituire un tentativo di smuovere acque intorpidite. 

Ci dicono che in Rai gli estimatori del Piano industriale siano molto più numerosi di quanto si possa immaginare. Bene, fa piacere saperlo. Però si aggiunge: queste stesse persone sono pressochè ignorate, L'AD non dialoga con l'Azienda e i tempi sono drammaticamente lenti.  Vorremmo ma non potemmo (!!!). Tutti, in verità dimenticano incomprensibilmente che un qualsivoglia progetto, piano che sia, ha bisogno di certezze sui tempi, sulle risorse e sui criteri con i quali si intende applicarlo. Sui tempi nonostante sia esplicitata la road map, si tratta di una valutazione puramente concettuale, spesso fondata su presupposti tutt'altro che verificati (vedi sviluppo mercato pubblicitario). Per quanto riguarda le risorse, corriamo il rischio di diventare noiosi, ma la parte preponderante (il canone) non è una risorsa certa ed è sottoposta all'arbitrio illegittimo del governo di turno che decide motu proprio di tagliare, ridurre, sottrarre quanto e come vuole. Ci sono poi le risorse umane: da nessuna parte è stato indicato come, con quali criteri verranno scelte le persone incaricate di applicarlo: se questo principio vale per i vertiti e lo si applica a tutta l'Azienda la frana diventa valanga e per nessuno ci sarà certezza che le proprie capacità, esperienze e professionalità possano diventare un riconosciuto titolo di merito. Ti promuovo, ti do il premio o una categoria, ti assegno un ruolo perchè lo decido io e basta. Se funziona per i direttori può funzionare anche per l'ultimo dei dipendenti. Un principio è un principio, altrimenti verrebbe definito in altro modo.

ps: fra pochi giorni saremo vicini alle 30 mila visualizzazioni (oggi siamo ad oltre 29 mila) grazie !!! 
bloggorai@gmail.com

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