domenica 26 dicembre 2021

Rai: è finita la tregua di Natale

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Stiamo per entrare in un momento di forte turbolenza istituzionale e la Rai non ne sarà esente. Senza girarci tropo in largo: la pausa natalizia è finita e si torna sulle barricate. Ci torna il Governo e ci torna il Servizio Pubblico. Sono passati due giorni cupi, sia per le notizie poco rassicuranti per la pandemia, sia per il quadro politico che sta entrando in fibrillazione alla vigilia delle elezioni del nuovo Capo dello Stato e, infine, per il prossimo futuro della Rai.

Queste le osservazioni che vi proponiamo per tornare nell’arena. Tra due giorni è previsto lo sciopero dei giornalisti Rai proclamato per due buoni motivi: la mancanza assoluta di uno straccio qualsiasi di piano editoriale sull’informazione e la mancanza di confronto, di dibattito preventivo non solo con le organizzazioni sindacali. Ci sembrano ottimi motivi per sollevare il problema di un modo di gestire l’Azienda che, a nostro parere, non porta da nessuna parte se non verso la sua riduzione di ruolo e progressiva marginalizzazione. Hai voglia a dire, come vorrebbe sostenere il Marketing con i suoi misteriosissimo sondaggi, che tutto va bene. Forse potrà andare bene per oggi, per la fiction che manda in onda che ancora regge la baracca degli ascolti ma il futuro è altra cosa che nessun sondaggio potrà mai verificare.

Da segnalare questa mattina un articolo interessante sul quotidiano Domani a firma di Daniele Martini con il titolo "Nessuno tocchi i Tg. La riforma Rai rimandata in eterno" e  questo il link  https://www.editorialedomani.it/politica/italia/la-rivoluzione-rai-rimandata-in-eterno-i-telegiornali-non-si-toccano-hc4gd9ak e già dal sommario capite bene di cosa si tratta. Si legge: “La rivoluzione Rai è rimandata a data da destinarsi. Il vento del cambiamento per l’informazione annunciato dal nuovo amministratore Fuortes è durato lo spazio di un mattino …”. Poniamo la solita semplice domandina: è mai iniziata una rivoluzione che come prima cannonata spara con la cerbottana una cartuccetta vecchia e bagnata come il vecchio piano Salini e che già si preannuncia gravida di problemi più che di soluzioni?

La Rai comunica poco e male. Nei giorni scorsi abbiamo avuto due piccoli esempi clamorosi. A proposito dello sciopero e dei motivi specifici per cui è stato convocato (taglio edizioni notturne della Tgr e Rai Sport) in un comunicato dell’Azienda abbiamo letto che “Non ci sarà alcun effetto per gli appassionati di sport che potranno vedere tutti i gol di Serie A e Serie B su “90º minuto”, “Domenica Sportiva” e su tutti i Telegiornali di Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, RaiNews24 e Rai Play”. È stato correttamente osservato che i Telegiornali non sono “di” Rai Uno etc ma testate giornalistiche autonome e inoltre Rai Play “non” è un Telegiornale. Chissà chi li scrive questi comunicati.

Altra chicca, forse poco rilevante ma molto significativa. Come di consueto, in occasione delle festività viene preparato un messaggio che i dipendenti Rai possono inviare per mail ai loro interlocutori. È successo che questo messaggio è stato posto come “allegato” alla mail invece che nel testo della stessa. NON si fa! Ma la cosa più bizzarra è che gli allegati sono due: uno in italiano e l’altro in inglese. Se non che, quello in inglese, a parte il Merry Christmas, è in italiano!!! Non si può fare!!!

Ci rimangono ancora insoluti tanti altri misteri e il più recente è quello di Fuortes e Soldi risultati positivi al Covid non si sa bene dove e quando. Al netto degli auguri di pronta guarigione, rimangono forti dubbi sul loro operato prima, durante e dopo la constatazione dei “…lievi sintomi…” che hanno avuto. Sull’argomento è calato un velo di cemento armato e sarà questo un’altro dei misteri di Viale Mazzini destinati a rimanere tale nella notte dei tempi. Chissà se tutti i consiglieri contagiati hanno rispettato la quarantena?

Andiamo avanti: non sarà sfuggito agli attenti lettori che il Papa ha rinnovato la sua simpatia per Mediaset e ora, in aggiunta, a Netflix: vedi il documentario https://www.netflix.com/it/title/81306329 . Domandina semplice semplice: ma perchè al Santo Padre sembra che la Rai non gli sia più tanto simpatica? Certo, sarebbe interessante chiederlo a Lui ma… si sa… certe domande non si pongono.

Veniamo ora a quanto promesso: stiamo studiando le “mission “ delle direzioni di genere. Ci sono molte osservazioni da fare. Intanto vi proponiamo quella sollevata sempre dall’Usigrai (in questo momento sembrano i soli che sollevano problemi): “In un comunicato congiunto i Cdr delle reti e l’UsigRai scrivono di aver appreso “…solo dai giornali alcune ipotesi sull’assegnazione dei programmi di informazione nelle nuove direzioni di genere. Ma nessuno ha ancora chiarito come saranno assegnati in questo nuovo assetto i programmi di informazione di servizio pubblico. Con quali criteri saranno assegnati ai direttori del genere Approfondimento o Day Time? Chi decide cosa è più o meno approfondimento?”.

Già …proprio di questo vogliamo approfondire ne prossimi giorni. Su questo specifico quesito proviamo a darvi una risposta: vi anticipiamo quella del “genere” approfondimento diretta da Mario Orfeo:

“Il genere approfondimento su specifiche indicate dalla Direzione Distribuzione sviluppa e selezione Format, cura i contenuti e coordina/supervisiona la produzione dei programmi di approfondimento per tutte le fasce di palinsesto.

Rientrano nella definizione di Approfondimento programmi che hanno l'obiettivo prevalente di informare con formati come la cronaca, l'attualità politica economica e sociale (salute, moda, lifestyle, tecnologia, viaggi) viene raccontata discussa e analizzata attraverso il linguaggio del talk-show, inchiesta, intervista, reportage, informazione satirica, contenitore di approfondimento.

Il genere Approfondimento ha inoltre l'obiettivo di ideare nuovi formati e di sviluppare i contenuti in una logica cross-mediale di tutto su tutte le piattaforme video e (attraverso un tavolo di coordinamento editoriale) sulle piattaforme audio”.

Ce n’è quanto basta per convocare un Congresso Straordinario dell’Audiovisivo Nazionale/europeo, mondiale/intergalattico con la partecipazione di degni allievi di Mc Luhan, Keplero, qualche virologo di chiara fama, la Croce Rossa, I boy Scout, la Banca Mondiale, l’ONU e la Fao. Anzitutto osservare, se abbiamo capito bene, che la Direzione Approfondimento agisce su “specifiche indicate dalla Direzione distribuzione” e già questo è tutto un programma. Orfeo avrà un suo superdirettore che gli fornirà le “specifiche” cioè, in italiano corrente, gli dirà quello che potrà approfondire o meno? Ca va sans dire: viceversa le testate giornalistiche non potranno decidere cosa “approfondire” ??? interessante! Nella suindicata mission compare una parolina magica: “… informare con formati come la cronaca…”. Acciperbacco !!! la cronaca del Paese, i suoi fatti e misfatti la racconterà il “nuovo” genere della Direzione Approfondimento??? Auguri !!!

Bene … slurp ..slurp .. ci diveritremo ... rimanete sintonizzati …

bloggorai@gmail.com


ps: grazie a tutti  i lettori (tanti) che pure nei giorni scorsi hanno puntato Bloggorai e ci hanno fornito informazioni e commenti

 

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