mercoledì 22 dicembre 2021

Non ci sarà Babbo Natale per la Rai


Mo vene Natale … e siamo tutti indaffarati a proteggerci dal Virus, dal freddo, dalle invasioni delle cavallette, dalla batteria della macchina che collassa periodicamente e da ogni altra possibile scocciatura di vario ordine o grado di pericolosità, sociale o individuale. Figuriamoci se c’è spazio per la Rai e dintorni.

Comunque, di una cosa i nostri lettori possono stare certi: non scriviamo tutto quello che sappiamo e non sappiamo tutto ciò di cui sarebbe necessario scrivere. Quindi, per conto nostro, abbiamo una buona riserva di argomenti sui quali intrattenerci e già ne abbiamo in canna uno molto, molto succoso.

Veniamo ad oggi e al mazzo di giornali con i quali ci trastulliamo: non si sa bene perché siamo attratti più da notizie con questo titolo “Giovani No Tv: in un anno sparito il 30% degli under 25 - I giovani spengono la tv, scomparsi in un anno il 30% degli under 25” di Andrea Biondi sul Sole di oggi che non “Intervista a Massimo Ranieri - "Io e Morandi, ex ragazzini e giovani dentro torniamo a sfidarci al Festival come nei 60" di Luca Dondoni su La Stampa. Che poi, a ben vedere, sono pure notizie collegate tra loro. Il primo articolo si accompagna opporetunamente a quello del quale abbiamo parlato alcune settimane addietro, quando abbiamo riportato i dati dello Studio Frasi sulla restrizione della platea televisiva e che pure la presidente Soldi ha ricordato in Vigilanza: si stanno perdendo milioni di telespettatori sulla televisione lineare, digitale, a tutto vantaggio degli OTT e del broadband.  

Ma, in verità, sono alcuni giorni che andiamo alla ricerca di una notizia che non riusciamo a trovare: negli oltre 5000 (cinquemila) emendamenti presentati dai partiti di maggioranza di governo alla nuova Legge finanziaria ce n’è qualcuno che possa interessare positivamente la Rai? Per quel poco che possono i nostri limitatissimi mezzi, la risposta è no! Siamo andati a spulciare qui e la: vedi il Titolo VIII Cultura, turismo, informazione e innovazione del Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 ovvero il Superemendamento. Nulla , nada, nisba… di Rai, di Servizio Pubblico non ci sono tracce: ognuno per se e Dio per tutti. Abbiamo pure provato a cercare qualche notizia a Viale Mazzini: silenzio totale… nessuno sa nulla e forse nessuno doveva sapere ciò che non poteva e non doveva essere detto: non ci sarà un Babbo Natale per la Rai. Punto. A capo. Del resto, era pia illusione che poteva esserci qualcosa: i presupposti c’erano e ci sono tutti per constatare semplicemente che la Rai non è in agenda della politica e ne abbiamo avuta prova provata almeno in tre recenti occasioni: l’approvazione del famigerato DDL 288, l’esito delle audizioni di Fuortes in Vigilanza e la collocazione “in sonno” degli otto (8) disegni di legge di riforma della governance Rai. Amen.

Questo il punto centrale intorno al quale ruota ogni cosa: il tema risorse è il baricentro di ogni riflessione, di ogni commento e valutazione per l’oggi e per il domani e non ci saranno “nuovi modelli organizzativi” in grado di fronteggiare questa deriva. Se le casse di Viale Mazzini sono vuote e non ci sono speranze che possano essere adeguatamente riempite nei prossimi giorni, settimane o mesi non si va da nessuna parte. O meglio, si andrà nella consueta parte del “tirari a Campari” perché certamente il Cavallo continuerà ad essere ferito ma resisterà indomito per anni a venire: una pezzetta qui, un tappo la, un teglietto da una parte e un risparmiuccio dall’altra e Fuortes va avanti. Se poi a tutto questo si aggiunge il quadro generale del mercato audiovisivo che certamente non vede il Servizio Pubblico in posizione di vantaggio (al netto delle fiction che ancora in parte reggono la baracca) come si dice a Roma: peggio me sento! Ma tutto ciò non è un emergenza quanto normale amministrazione: è la stessa Rai di sempre che cambia pelle per rimanere sempre la stessa. Va bene così, tanto c’è Netflix, Amazon Prime, DAZN e se non sono sufficienti c’è sempre Youtube con qualche tutorial, filmatino divertente, musica e del resto …chissenefrega! 

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