mercoledì 15 dicembre 2021

La tempesta invernale

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

 

«Odio i viaggi e gli esploratori, ed ecco che mi accingo a raccontare le mie spedizioni. Ma quanto tempo per decidermi!» (Claude Levi Strauss, Tristi Tropici)

Non si fa in tempo a mettere a fuoco un concetto, prendere qualche appunto, ricevere qualche informazione, verificarla, confrontarla e proporla che...zacchete... arrivano un paio di messaggi, di mail e di telefonate e tutto cambia. Allora è successo che vi scrive si è preso qualche giorno di pausa per rinfrescarsi le idee oltralpe, vedere (o meglio rivedere) cose belle e importanti, prendere spunti pur rimanendo “always connected” e così ieri sera, con comodo, ci volevamo avvantaggiare a scrivere il post che sarebbe dovuto essere pubblicato questa mattina. Era bello, corposo, dettagliato, uno di quei post che escono da soli dalla tastiera. Il materiale era composto non tanto dai nomi di cui domani si parlerà in Cda ma da ciò che significano. Inoltre, non si parlava solo di nomine dei direttori di genere ma anche di importanti movimenti di Corporate: Risorse Umane con la possibile uscita di Ventura e al suo posto l'arrivo di una donna, la probabile uscita di Spatafora dagli Affari legali etc etc etc. Più o meno, avevamo scritto che la sola differenza tra Tizio o Caia era la minuscola/maiuscola con sui si scrive il nuovo incarico di Direttore/Direttrice. Giacchè, più o meno, chi prima dirigeva una direzione ora dirige se stesso/a nella direzione di genere, una cosa del tipo “lui nella parte di lei e lei nella parte di lui”: vedi 5 dei nuovi nominandi (2 già nominati e 3 new entry). Robetta !!! Ora, che tutto questo, insieme a quel poco che è dato sapere sul “nuovo” modello organizzativo possa rappresentare, appunto, il “nuovo che avanza” alimenta più di un dubbio. Comunque, va bene ... andiamo avanti...

Se non ché, questa mattina presto presto, sotto un cielo plumbeo atlantico, ci arrivano fresche fresche due notizie: la prima è la lettera che Fuortes ha scritto al Presidente della Vigilanza Barachini e pubblicata solo dalla Gazzetta del Sud (avete letto bene!) e la seconda l'ordine del giorno del Cda di domani.

Leggiamo il titolo della lettera che è tutto un programma: “I Tg regionali di mezzanotte costano troppo e non rendono”. Acciperbacco! Leggiamo oltre: “ ...la cui decisione definitiva (soppressione) sarà assunta dal Consiglio di Amministrazione... ”. Che colpo di genio: l'AD conosce in anticipo quanto potrà deliberare il Cda !!! Prima va in Vigilanza dove “comunica” la notizia … en passant par ...come fosse già scontata, prevista e concordata e poi, bontà sua, grazie a quanto previsto dall'art. 24 del CnlG e dall'art. 24 dell'accordo Rai /Usigrai informa che “... nei giorni scorsi è stata data informativa alle OO.SS … proponendo una serie di misure alternative". Santa pace: ma chi è il genio che scrive queste cose? Non vogliamo credere che sia stato Fuortes di sua spontanea volontà. Ammettere che “nei giorni scorsi “ è stata data “informativa” sembra come voler farsi male da solo ed essere felice e contento. Si ammette implicitamente che non è stata rispettata alcuna forma di dialogo preventivo, di coinvolgimento, di buona relazione, di cortesia e garbo istituzionale tale per cui prima si concorda e poi si comunica. Chissà se qualche consigliere se l'è presa a male? e chissà se pure l'Usigrai, dopo queste affermazioni, possa rivedere il balzano proposito dello sciopero del 29 dicembre?

Ma questo è ancora il meno: come si può scrivere che si propongono “misure alternative”? Alternative a cosa? Ad un progetto editoriale su tutta l'informazione nazionale e regionale che non esiste se non per quanto disposto (e disatteso) dal Piano industriale tuttora in vigore (ancora per pochi giorni) e dal suo allegato appositamente dedicato all'informazione? Fuortes si dilunga poi a specificare quali potrebbero essere queste “misure alternative” dove, per ora, non entriamo nel merito. Torniamo però su un punto, dove l'AD afferma “Il nuovo Piano industriale sarà, invece, sviluppato nei prossimi mesi anche sulla base dei principi stabiliti dal nuovo Contratto di Servizio”. Ma come è possibile? È noto a tutti, infatti, che il Contratto di servizio Rai scade alla fine del prossimo anno e potrebbe essere solo un buon proposito il solo pensiero di sperare che all'inizio del 2023 ce ne possa essere uno nuovo. Se non c'è il Contratto non ci potrà essere un Piano o no? Qualcosa non torna.

Ci fermiamo qui per buoni motivi: il Blog non concede tempo e spazio per scrivere di più e perché, ne siamo certi, la realtà sarà più veloce della nostra tastiera ed è probabile che già domani in Cda possa avvenire qualcosa di nuovo. Però, vi assicuriamo, che la lettera di Fuortes merita di essere incorniciata a futura memoria.

Bene, di cosa si dovrà discutere domani? Dal punto 6 in poi si dovrà decidere su: Linee guida Budget 2022, piano di produzione e trasmissione 2022 TGR, palinsesti canali generalisti e specializzati aprile giugno 2022, ordini e contratti, contabilità separata esercizio 2020. Ce ne sarebbe in abbondanza, a tal punto che già si prevede un prossimo CdA per il 21. Attenzione, per quanto sappiamo, all'ordine del giorno di domani sarebbe mancato qualcosa. Presto lo sapremo.

Distanza e difficoltà permettendo, rimanete sintonizzati !

bloggorai@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento