domenica 10 ottobre 2021

In viaggio verso l'ignoto

Foto di Darkmoon_Art da Pixabay

Abbiamo spesso la sensazione che questo Paese non sappia esattamente da che parte dirigersi e pure lo stesso Draghi, quando si è insediato, lo ha ammesso "Verrà, io spero che venga il tempo in cui io potrò risponderle sulle mie vedute in tema di struttura della società e dell’economia, ma per ora è presto” (febbraio 2021). Chissà se e quando verrà quell'ora.

Oggi non possiamo scrivere senza dire di quanto successo ieri sera a Roma. Si tratta di fatti di gravità assoluta, senza riserve: squadristi fascisti in azione indisturbati conto la sede della CGIL. Osservazioni: come sono potuti arrivare in quel posto senza essere fermati prima? Poi, il numero rilevante di quanti hanno partecipato alla manifestazione potrebbe indurre a ritenere che siano tutti fascisti organizzati? Se fosse vero sarebbe molto preoccupante. Infine, per quanto riguarda i temi di questo Blog, perché la Rai non ritenuto necessario interrompere le programmazioni su una delle reti generaliste e dedicare un approfondimento su quanto stava succedendo? Farlo il giorno dopo oppure sostenere che l’evento lo stava seguendo RaiNews24 non è la stessa cosa. I fatti, le notizie, le immagini, colpiscono la memoria individuale e collettiva nel momento in cui avvengono, dopo invece assumono altra fisionomia, peso e rilevanza.  Infine, sostenere che c’è un canale dedicato alle news che dovrebbe assolvere quel compito è come dire di andare in giro con una bicicletta senza pedali visto il numero da prefisso telefonico dei telespettatori che lo seguono.

Bene, andiamo avanti. Errata corrige (anche Bloggorai sbaglia): ieri abbiamo scritto che anche i televisori smart senza sintonizzatore possono avere diritto al bonus rottamazione previsto per la transizione al DVB-Y2. Non è vero: solo i televisori inclusi nell’elenco predisposto dal MISE hanno diritto allo sconto e tra questi sono esclusi appunto quelli privi di sintonizzatore (grazie al nostro attento lettore che ha sollevato il problema).

Altra precisazione (in risposta ad altro attento lettore), altro discorso invece per quanto riguarda SkyGlass che seppure è vero che non specifica bene se è privo di sintonizzatore è vero invece che si dice che ha una sola porta di accesso, quella per la rete. Quindi non ha, o non dovrebbe avere, la connessione per il cavo coassiale, cioè quella utile con collegare l’antenna digitale terrestre. È questa la porta dell’inferno per il futuro della televisione: attraverso quella spinetta diabolica, la connessione alla rete Web, che passa la transizione da una modalità di fruizione, da modelli di consumo, da tipologie di telespettatori dell’era broadcast a quella dell’era broadband. Attraverso quella porta passano anche le risorse, sia quelle da pubblicità, sia quelle da canone perché non passerà molto tempo prima che qualcuno (anche all’interno di questo Governo) tornerà alla carica per la sua revisione, riduzione o inserimento nella fiscalità generale (vedi PD).  

Ed è su questo fronte che è doveroso porre l’interrogativo su come e quanto il Servizio Pubblico è attrezzato ad attraversare questo territorio. Su questo fronte, nel crocevia tra risorse e tecnologie che si giocherà il suo futuro: le prime occorrono per le seconde e se non si saranno risorse adeguate e sufficienti sarà dura contrastare il declino inesorabile che si prospetta per la Rai. A questo proposito, ci torna in mente la manovra sui tagli operata da Fuortes appena insediato dove, ricordiamo, uno tra i più significativi è stato quello fatto sul budget di RaiPlay, cioè esattamente laddove andava fatto il contrario: andavano sostenuti gli impegni e gli investimenti.

Come vi abbiamo scritto, nei giorni scorsi è stato presentato il 17° rapporto Censis sulla comunicazione (del quale, ovviamente, nessuno, nessuno, in ambito Rai ha speso una parola, nonostante sia stato realizzato in collaborazione con la Direzione Marketing) dove si legge chiaro e tondo che tutta la platea televisiva digitale terrestre è cresciuta dello 0,5% a fronte della Tv via internet (Web Tv e e Smart TV) che è cresciuta del 7,4%.  Questa tendenza ci è già stata confermata da quanto fotografato dallo Studio Frasi per il Sole 24 Ore lo scorso settembre, dove si è osservato che la platea televisiva broadcast è scesa di circa mezzo milione rispetto all’anno precedente nel giorno medio e di oltre 1,2 milioni nel prime time.

Il prossimo martedì 12 è prevista l’audizione di Fuortes in Vigilanza Rai: siamo molto curiosi di conoscere quali sono i suoi progetti. Come per Draghi, verrà il tempo in cui sapremo quale sarà la sua visione di Servizio Pubblico?

                                                                   bloggorai@gmail.com
 

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