sabato 16 ottobre 2021

Volpi e conigli nei giardini di Viale Mazzini

Foto di Pfeilgiftfeder da Pixabay

Lo abbiamo scritto tante volte: per comprendere i fatti e le vicende della Rai (come del resto molti altri accadimenti) non è sufficiente essere più o meno esperti di scienze della comunicazione, di finanza aziendale, di tecnologie, di editoria ma è necessario almeno una buona infarinatura di psicologia sociale, intesa come scienza che “… studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.)” (Treccani).

Questo Blog, ormai ha superato oltre tre anni di attività in un crescendo continuo di lettori e rafforzamento di una (forse piccola) credibilità verso una platea molto eterogenea. Ce la siamo guadagnata cercando sempre di proporre riflessioni, connessioni e visioni di insieme più che notizie e aggiornamenti quotidiani o piccoli scoop che pure costituiscono “il sale della terra” e che non disdegniamo affatto. Per questo siamo sempre attenti a cogliere il contesto, le dinamiche endogene ed esogene dei fenomeni. Citiamo gli esempi del primo capitolo del fondamentale libro di Paul Watzlawick, Pragmatica della comunicazione umana: in una specifica regione del Canada avviene un fenomeno che gli studiosi, i biologi, hanno faticato a comprendere. Le volpi della zona, ogni quattro anni raggiungono il picco della loro diffusione per poi improvvisamente declinare ai limiti della soglia di estinzione senza apparente e giustificabile motivo. Ad un certo punto, qualcuno ha avuto la felice intuizione di leggere questo fenomeno incrociando i dati sulla diffusione dei conigli nella stessa zona ed è stato facile constatare che questi subivano lo stesso andamento in termini inversi: il loro numero cresceva con il diminuire delle volpi, loro predatore naturale, e viceversa raggiungendo in questo modo, nel loro alternarsi di cicli di diffusione e contrazione, un perfetto equilibrio ambientale. Altro esempio interessante: il celebre etologo Konrad Lorenz venne visto fare strani e incomprensibili gesti con un bastone rivolto vero il terreno dove, apparentemente, non c’era nulla. Qualcuno, osservandolo, ebbe a preoccuparsi del suo stato mentale salvo poi dover constatare che il bastone era rivolto verso l’erba alta che celava la vista dei giovani anatroccoli con i quali Lorenz conduceva i suoi noti esperimenti di imprinting.

Non si capisce Fuortes e la sua recente comunicazione in Vigilanza se non si capiscono (e conoscono) i fenomeni che gli sono intorno, dentro e fuori Viale Mazzini. Non si capisce il suo intervento con la sola lente della contabilità e dell'amministrazione come pure non si comprendono gli interventi dei parlamentari se non è chiaro il contesto entro il quale agiscono. Non si capisce l’agire del nuovo AD se non è chiaro il contesto umano  e culturale entro il quale opera che non è composto solo di “tecnici” della finanza, dei prodotti editoriali o degli ingegneri o avvocati. È necessario tener debito conto di tante e diverse logiche e dinamiche e conoscenze pubbliche e collettive ma anche particolari ai limiti del personale dove anche significativi e talvolta ingombranti risvolti privati, in un’Azienda pubblica, possono assumere un peso specifico rilevante.

Ecco, esattamente anche con questo approccio, con la doppia lente vicino/lontano, ci avviciniamo ai problemi della Rai e del Servizio Pubblico e con questo stesso sistema cerchiamo di proiettare quanto osserviamo in un raggio più vasto del contingente, del quotidiano, utilizzando spesso e volentieri il sostantivo e l’aggettivo “futuro”. Un compito non facile perché la forza di trascinamento del quotidiano è forte assai. Richiede attenzione, concentrazione, buona memoria (il nostro piccolo ma ben fornito archivio) e tanta relazione dialettica con i nostri lettori e interlocutori. Finora ha funzionato e direi abbastanza bene.

Ora però è necessario un piccolo passo avanti, proprio nel momento in cui Bloggorai sta vivendo il suo massimo successo: rivedere tempi e modi del suo impegno. Per ora ci limitiamo ai tempi: abbiamo constatato che il numero dei lettori il sabato e alla domenica diminuisce in modo significativo, forse perché c’è una discreta quantità di persone che leggono i post dalla postazione fissa del PC in ufficio e, giustamente, il fine settimana, si occupano d’altro. Dunque, da oggi, proviamo ad avviare questo diverso approccio: non ci saranno Post il sabato e domenica, salvo comunicazioni eccezionali. Questo significa solo che vi aggiorneremo con un post forse più esteso il lunedì, se ci sarà materiale adeguato e sufficiente.

Rimanete comunque sintonizzati: le sorprese sono sempre dietro l’angolo e il futuro è tutto da scrivere (e abbiamo alcune cose molto interessanti in attesa).

bloggorai@gmail.com

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