sabato 29 febbraio 2020

Il dubbio


La notizia del giorno è alquanto bizzarra. Come poi spesso avviene, alcune notizie poi si perdono, compaiono in fondo, quasi nascoste. Leggiamo su Nazione-Carlino-Giorno un titoletto che incuriosisce: “La Rai vende 80 film a Netflix”. Non siamo riusciti a saperne di più. Si tratta solo di qualche titolo "fondo di magazzino" non certo da storia del cinema? Però un dubbio è lecito: ma era proprio necessario dare un vantaggio ad un diretto concorrente? I film venduti erano proprio così scadenti? Ma se era così, perché Netflix li avrebbe comprati? Qualcosa non torna. È come se ad un certo punto del campionato, una squadra decide di vendere i suoi giocatori migliori ad una sua diretta avversaria quando invece, piuttosto che avvantaggiarla, magari li lega alla panchina e gli toglie i chiodi dagli scarpini per non farli più giocare. Ripetiamo: qualcosa non torna.

Aggiornamento sulla partita AgCom. Per quanto sappiamo si dovrebbe votare in Parlamento il prossimo 5 marzo. Si dovrebbe perché, come abbiamo scritto e confermiamo, la partita è ancora in alto mare: i partiti non sembrano avere trovato un accordo.  In ballo c'è pure un'audizione in Vigilanza del Presidente in carica Angelo Cardani. Benvenuta!!! Da metterci la firma subito.

Oggi ci limitiamo a questo perché c’è poco o niente altro da dire. E questa non è  una buona notizia.

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