lunedì 3 febbraio 2020

Il fuoco sotto la cenere

Colpo di spugna è un eufemismo gentile se utilizzato per definire il momento politico istituzionale sociale culturale e quant’altro interessa la Rai in questo momento. Improvvisamente, tutto si ferma, si cristallizza, si smaterializza per evaporare nella nuvola della canzoni del Festival che tutto assorbe, tutto include e tutto rappresenta. L’anima è in pace: Sanremo è l’Italia e quindi la politica, la società, i linguaggi e i costumi degli italiani racchiusi in poco spazio e in poco tempo. Per di più, porta nelle casse Rai un gruzzoletto di milioni. Detta così, c’è poco da aggiungere e discutere: andrà visto e commentato. Si però … ma comunque .. rimane che etc etc etc. Semplicemente, è solo una tregua armata fino ai denti. Anche questa è la dialettica, anche questa è analisi. Proprio in questa seconda parte del ragionamento – cosa si nasconde dietro la parentesi del Festival – che si cela quanto costituirà il pane quotidiano sostanziale che ci porteremo avanti per il resto dell’anno, fino a febbraio 2021 e non basterà un temporaneo colpetto di spugna a mettere una pezza.

Così succede che tutti problemi si annebbiano, si opacizzano, si spersonalizzano in una landa desertica dove non si intravvedo oasi e confini: parliamo di ascolti, del bilancio, delle missioni fantasma in Medio Oriente, delle lettere truffa ora al vaglio della Magistratura, delle maggioranze variabili in Cda, delle inadempienze del Contratto di Servizio, del Piano Industriale che fatica a prendere forma, di dirigenti qualificati in aree strategiche tecnologiche che  escono dall’Azienda, dell’ingerenza del Governo, delle minacce sulla riduzione del canone, delle nomine “in quota” e/o delle non nomine e chi più ne ha più ne metta.

Detto questo: veniamo alla giornata. Oggi si legge che l’AD ha dichiarato che il rapper contestato può partecipare al Festival perché la canzone in concorso non contiene testi offensivi contro le donne: “Violenza, sessismo e misoginia restano «inaccettabili» e sarebbero stati immediata ragione di non ammissione» per Junior Cally tra i Big a Sanremo… Ma la canzone in gara non si presta a queste contestazioni”. Una vera notizia, importante!!! Detta oggi appare almeno “bizzarra”: lo si sapeva già da decine di giorni che il problema non era il testo di questa canzone ma di quelle precedenti. Sappiamo tutti che la Legge, in questo caso il regolamento, non prevede la retroattività della pena e sappiamo pure che il tema è la cultura di questo Paese e il ruolo e il peso delle donne.

Oggi intervista ad Andrea Imperiali, alla guida di Auditel dal 2017, sul supplemento Economia del Corriere. Contiene affermazioni molto importanti sul presente e sul futuro della televisione: “Oggi non c'è più soltanto il televisore domestico ma nella sola Italia ben 112 milioni di schermi” … “La Tv generalista, di cui fa parte anche Discovery, continua ad avere una presa molto forte sul pubblico. Ed è l'unico media con la capacità di aggregare attorno a un singolo evento e nello stesso istante milioni di persone… la Tv generalista ha reagito benissimo alla sfida globale dei giganti tecnologici, senza alcun timore di avventurarsi sui sentieri digitali” … “I giganti del web continuano a prosperare sfuggendo a qualunque forma di regolazione e di controllo, disattendono financo i principi della convivenza civile, sottraendosi perfino al riconoscimento del copyright. E questa è una grave minaccia, specie oggi che la Tv è più che mai centrale nel racconto della quotidianità e nel coinvolgimento emotivo-sociale del pubblico. Un'asimmetria competitiva di questa entità, in un contesto peraltro cosi delicato come quello che abbraccia l'informazione di qualità, può rilevarsi insostenibile” e infine “la visione sui device digitali sta procedendo con tassi di crescita esponenziali. II processo di migrazione verso gli "schermi diffusi" appare, letteralmente, inarrestabile. E sarà un processo più sostenuto del previsto, grazie al contributo del 5G, come dicevo, e all'incremento del tasso di  sostituzione della smart Tv (favorito dall'imminente switch del Dvb-T2) … entro il 2025 il volume complessivo dello streaming quadruplicherà, portando il traffico dati per smartphone da 7,2 a 24 gigabyte mensili; mentre il consumo di video crescerà costantemente del +30% su base annua per i prossimi sei anni, arrivando a costituire, a regime, il 76% di tutto il traffico dati. A livello di telespettatori emerge, quindi e soprattutto, un radicale cambiamento nei comportamenti di fruizione”. 

Meditate gente, meditate … si potrà pure fare una pausa di qualche giorno per Sanremo ma questi problemi rimarranno. Comunque, tenete a memoria questo post con questi dati di Auditel Digitale riferiti alla settimana 19-25 gennaio 2020, saranno utili nei prossimi giorni perché i conti si faranno anche con questi numeri.
       Rai 20.073K, Mediaset  90.445K e Sky 146.130K.
da tenere conto che nella settimana 29 dicembre 4 gennaio i numeri erano: 
       Rai 23.688K, Mediaset  47.693K e Sky 85.373K.
Mediaset ha pressochè raddoppiato mentre Sky è cresciuta di quasi il 45% e Rai di poco più del 10%.

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