giovedì 20 agosto 2020

Parenti, amici e conoscenti

Sembra che i parenti siano obbligatori mentre gli amici sono facoltativi. Ognuno se li sceglie, se li capa dal mazzo. Qualcuno poi, tra questi, si cerca il fior da fiore, magari un “para guru” di qualche specie. Qualche anno addietro, sull’onda del successo di Trump, in Italia e non solo, c’è stato chi ha cercato bene di trovarsi come “para guro” di riferimento un certo Steve Bannon e tra i solerti compatrioti, magari qualcuno alberga sereno e indisturbato al VII piano di Viale Mazzini. Fatto stà che questo tipetto ha pensato bene, secondo l’accusa, di intascarsi qualche milioncino di dollari sulla raccolta fondi destinata a costruire il muro anti immigrati tra Messico e Usa. Ora Bannon ha pagato 5 milioni di cauzione per la libertà condizionata ma la lezione resta: vatti a fidare degli amici !!!

Veniamo a cose più serie. Ieri abbiamo scritto dell’intervento di Mario Draghi a Rimini e, come al solito, i nostri lettori non perdono un colpo e sono sempre pronti a bacchettare le dita. Ieri un lettore ci ha proposto una citazione parafrasata di Bertold Brecht: “quando i potenti della terra parlano di pace, le cancellerie diplomatiche hanno già consegnato le dichiarazioni di guerra”. In parte ha ragione, conosciamo bene il mondo da cui proviene Draghi e quali responsabilità ha avuto quel mondo nel determinare le sorti del nostro e altri paesi europei. Non ci siamo schierati con il partito di Draghi e tanto meno lo riteniamo candidabile alla Presidenza della Repubblica. Abbiamo solo segnalato alcuni passaggi del suo discorso utili ad essere utilizzati per “leggere” l’operato del management Rai nel suo recente passato, nel suo presente e soprattutto nel suo futuro che, in fin dei conti, è lo spirito di questo blog. Questo Cda è stato, è e sarà in grado di disegnare la Rai per i prossimi anni? Ha espresso, esprime o è in grado di esprimere una visione, un progetto, per il Servizio Pubblico Radiotelevisivo? La domanda è tutta qui, molto semplice.  

Si tratta di un tema sul quale pochi sono in grado di rispondere, e ovviamente, i primi ad essere in stato confusionale sono i partiti. Da leggere oggi su La Stampa, a firma Fabio Martini, un articolo molto interessante: nelle due recenti tribune elettorali sul referendum costituzionale di settembre andate in onda su RaiDue e RaiTre non hanno partecipato i rappresentanti del fronte del Si che pure hanno promosso e sostenuto i quesiti referendari. L’articolo racconta di incertezza e confusione totale tra PD e M5S che va di pari passo con quella sugli accordi di governo nazionale, per le candidature regionali e per i sindaci delle grandi città. È pensabile quindi che in questo clima ci possa essere qualche volenteroso che ha voglia di occuparsi del futuro della Rai? Difficile anche solo immaginarlo.

Torniamo ora ad un tema che seguiamo da tempo: la banda larga e la rete in  fibra. Oggi Repubblica compare un’intervista al viceministro per lo sviluppo economico Stefano Buffagni che risponde per le rime a quella di ieri di Gubitosi. Anzitutto un problema di interesse strategico nazionale: sulla rete passano i dati sensibili dello sviluppo sociale ed economico del Paese. Chi controlla la rete controlla il futuro, senza mezzi termini e, come pure abbiamo scritto ieri, TIM ha come socio di maggioranza un capitale estero. Gubitosi è stato chiaro in proposito: "Tim farà la rete unica per l'Italia e ne avrà il controllo" e Buffagni risponde “l’AD di TIM sbaglia, al Paese occorre una rete unica che non sia controllata da Tim". Ecco che il quadro dello scontro si concentra sul cuore del problema, più o meno come è successo quando negli anni passati ci fu lo scontro sulle privatizzazioni di Telecom e Autostrade, con i risultati che oggi è facile osservare. Infine, due frecciatine al curaro: “il progetto dell’operatore telefonico è noto da tempo ma il valore del titolo Tim in Borsa finora non ne ha beneficiato, anzi” e conclude “…Tim non ha la capacità di investimento per sostenere la realizzazione dell'infrastruttura del futuro che è la fibra fino a casa, tanto è vero che sta’ imbarcando un fondo americano che apporterà risorse aggiuntive”. Due a zero e palla al centro.

bloggorai@gmail.com

Nessun commento:

Posta un commento