In mancanza di meglio e nel silenzio più totale (e
imbarazzante) sul Servizio Pubblico e il suo destino, ci occupiamo ancora del tema banda larga che in questi
giorni ha un posto di particolare rilievo nel mondo delle telecomunicazioni
(ovviamente, a Viale Mazzini qualcuno ritiene che questo argomento non riguarda
la Rai !!!).
La prendiamo da lontano. Avete mai sentito parlare dell’ottimo
paretaio? Chi vi scrive ammette senza esitazione la più totale ignoranza in
materia ma allo stesso tempo nutre una grande curiosità e interesse per il mondo
della matematica. Leggiamo: “l’efficienza paretiana è un concetto introdotto
dallo studioso italiano Vilfredo Pareto, applicato in economia, teoria dei
giochi, ingegneria e scienze sociali. Si realizza quando l'allocazione delle
risorse è tale che non è possibile apportare miglioramenti paretiani al
sistema, cioè non si può migliorare la condizione di un soggetto senza
peggiorare la condizione di un altro”. A sua volta definiamo “gioco a somma
zero” ... “una situazione in cui il guadagno o la perdita di un partecipante è
perfettamente bilanciato da una perdita o un guadagno di un altro partecipante
in una somma uguale e opposta. Se alla somma totale dei guadagni dei
partecipanti si sottrae la somma totale delle perdite, si ottiene zero” (da
Wikipedia).
Bene, come noto ieri si è svolto un CdM dove sarebbe stata
approvata la road map verso la rete unica da realizzare con una società mista
TIM e CdP. A leggere gli articoli di oggi qualcosa però non torna. Ne citiamo
uno in particolare, leggiamo sul Messaggero a firma Andrea Bassi e Alberto
Gentili: “Molte delle domande dei partecipanti alla riunione di maggioranza di
ieri, si sono concentrate su un punto fondamentale: chi comanderà nella nuova
società della rete? La governance sarà «paritetica». Tim nominerà
l'amministratore delegato che, però, dovrà avere il benestare della Cassa
depositi e prestiti. La Cdp sceglierà un presidente «operativo», che avrà cioè alcune deleghe pesanti, ma dovrà farlo con il beneplacito di Tim”. Prima ancora
si legge: “Più entusiasta il commento del Pd con Marianna Madia «Sulla rete
unica si sta andando nella direzione giusta. Per il Partito Democratico erano e
restano fondamentali due punti: che sia assicurato un controllo pubblico nella
governance della gestione della rete e che si proceda in armonia con le regole
dell'antitrust italiana e europea”. Per il 5S la questione è ancora più
delicata e lascia alquanto perplessi questo apparente compromesso, salvo dover
leggere tutta la questione con altri strumenti di geopolitica internazionale
che pure non sono affatto estranei in questa vicenda (vedi 5G e Huaway).
Ora, difficile dimenticare le affermazioni dei vari soggetti
dei giorni scorsi (Gubitosi e Bassanini in particolare oltre che vari Ministri)
sul nodo del controllo della futura società. Ecco allora che “i corni non tontano”
e quello raggiunto ieri sembra un pasticcio di difficile interpretazione. O
meglio, una possibile interpretazione già si intravvede: il controllo pubblico
non c’è o se c’è è debole e se vogliamo essere più precisi, il controllo
pubblico è subordinato a quello privato. I termini dell’accordo, infatti, prevedono che a TIM spetta la nomina dell’AD
e Open Fiber il Presidente con “ampie e robuste deleghe” sempre che comunque
venga superato lo scoglio del parere vincolante delle autorità competenti (Antitrust).
Torniamo alla teoria dei giochi. Qualcuno ha rinunciato ad una quota di
sovranità, questo assolutamente è chiaro. Non si può passare da “controllo
tutto io” a “controlliamo a metà”. Fin dove si evidenzia l’interesse privato e
fin dove si estende quello pubblico? Conoscendo i personaggi e le poste in palio
(nonché i loro trascorsi, anche in Rai), il dubbio che l’interesse privato in
atto pubblico sia preponderante.
Tutta la faccenda rispecchia perfettamente lo stato
confusionale in cui versano le forze politiche e una cartina di tornasole
rilevatrice è il tema referendum. Mancano quasi tre settimane dal voto e ancora
PD e 5S non trovano un accordo. Bene… andiamo avanti così… facciamoci del
male…
bloggorai@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento