lunedì 21 gennaio 2019

Lettera aperta

Il muro (o muto) di gomma è difficile da superare. Il silenzio che appanna la ragione della dirigenza di Viale Mazzini è duro come un macigno. I consiglieri sembrano appisolati, l'AD pare, sembra, dicono, assiste inerme (qualcuno ci dice anche un pò infastidito, leggermente irritato) alla solita solfa del pre Sanremo. ADRai e UsigRai non pervenuti, le altre sigle sindacali  ... boh !!!

Intano, per parte nostra, riproponiamo una piccola lista della spesa di ciò che la Rai dovrebbe fare entro le prossime settimane (la scadenza è per i primi giorni di marzo, salvo che una buon'anima dell'ottavo si rechi al MISE a chiedere, gentilmente, cortesemente, educatamente, di concedere un ulteriore rinvio) per adempiere agli obblighi del Contratto di Servizio.

All’articolo 12 si prevede che “1. La Rai, coerentemente a quanto previsto dall’articolo 3, comma 1, lett. f) della Convenzione, è tenuta a garantire la produzione, la distribuzione e la trasmissione di contenuti audiovisivi all’estero, finalizzati alla conoscenza e alla valorizzazione della lingua, della cultura e dell'impresa italiana attraverso l'utilizzazione e la diffusione delle più significative produzioni audiovisive nazionali, nonché di programmi specifici.

All’articolo 24 la Raisi impegna a definire un apposito piano volto a:
i) valorizzare il merito e la capacità professionale di tutto il personale dell’azienda;
ii) perseguire l’obiettivo di stabilizzare il personale con contratti a tempo determinato o di collaborazione continuativa; ...

All’articolo 25, dopo aver dettagliatamente specificato gli obblighi specifici sull’offerta televisiva, radiofonica e multimediale, si prevede che per quanto riguarda l’informazione, “La Rai è tenuta a:
i) presentare alla Commissione, per le determinazioni di competenza, entro sei mesi dalla data di pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale, un piano di riorganizzazione che può prevedere anche la ridefinizione del numero delle testate giornalistiche nonché la riprogettazione e il rafforzamento dell’offerta informativa sul web
ii) riservare un canale televisivo tematico al genere di cui all’articolo 3, comma 2, lett. a);

Sempre allo stesso articolo 25, comma I, si prevede che “i) Istituzioni: la Rai è tenuta a presentare al Ministero e alla Commissione, per le determinazioni di competenza, entro dodici mesi dalla data di pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale, un progetto di canale tematico dedicato alla comunicazione concernente le Istituzioni”.

Al comma J si prevede che “j) Diffusione: la Rai dovrà:
i) presentare al Ministero, per le determinazioni di competenza, entro sei mesi dall’approvazione del Master Plan di cui all’articolo 14 comma 2, un progetto operativo finalizzato alla diffusione di tutti i contenuti audiovisivi di pubblico servizio assicurando la ricevibilità gratuita del segnale al 100% della popolazione via etere o, quando non possibile, via cavo e via satellite …
Inoltre, lo stesso articolo prevede che la Rai debba “ … presentare al Ministero, per le determinazioni di competenza, entro sei mesi dalla data pubblicazione del presente Contratto nella Gazzetta Ufficiale, un piano industriale di durata triennale ..." e " un piano editoriale che:
i) sia coerente con la missione e gli obblighi del servizio pubblico;
ii) possa prevedere la rimodulazione del numero dei canali non generalisti, l’eventuale rimodulazione della comunicazione commerciale nell’ambito dei medesimi canali nonché ridefinizione della missione dei canali generalisti; ...".

Tutto questo ha un costo e anche molto elevato. Le risorse non ci sono. Punto !

Sarà forse il caso di inviare una lettera aperta da inviare al vertice Rai e alle istituzioni competenti.
bloggorai@gmail.com

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