venerdì 4 gennaio 2019

volgari e brutali

Ci sono volte in cui vengono da dire parolacce ed essere duri e bruti. Ci sono volte in cui il ragionameno pacato, sereno, attento e riflessivo non serve ad una mazza. Quanto successo ieri a Viale mazzini ispira tutto questo: si è svolta la conferenza stampa di Carlo Freccero, neodirettore aggratiss di Rai Due. Ieri abbiamo riportato l'articolo de La Stampa dove si dava una interessante lettura delle relazioni politiche all'interno della Rai tra le due componenti che rappresentano i partiti di Governo.

Abbiamo pure scritto che questa governance (da ricordare fino alla noia che è stata espressa da una legge nefasta) non ha idee, progetti visioni sul futuro del Servizio Pubblico. La conferenza stampa di Freccero ne ha fornito prova provata, a prova di Croce rossa!!! Qualcuno è in grado di capire perchè non ha ancora parlato l'Amministratore delegato su quali debbano essere le identità delle tre reti. Perchè non ha parlato la neo direttora di Rai Uno Teresa de Sanctis? Perchè nessuno propone, anticipa, qualche idea sul piano editoriale che dovrebbe essere proposto a breve? Eppure, non è o non dovrebbe essere solo un tema da Società di consulenza (lautamente pagata). Vanno a casaccio, il primo che si sveglia parla e spara cazzate a mitraglia (scusate il francesismo), tanto, purtroppo, tutto passa quasi inosservato. Intendiamoci, giù il cappello per quanto ha fatto nel passato da Freccero ma bisognerà pur farsene ragione che sono passati oltre venti anni dalle sue fortune e che oggi il panorama radiotelevisivo è radicalmente cambiato e che l'avversario non è in casa ma fuori (superfluo ricordare i vari Netflix). Riproporre Luttazzi sarà pure un giusto risarcimento per l'ignobile editto bulgaro berlusconoide, ma si fatica ad andare oltre e immaginare che anche lui possa contribuire a salvare la Patria. Lasciamo perdere.

Questo blog vive anche grazie ai tanti lettori con i quali parliamo, ci leggiamo, ci teniamo aggiornati e grazie anche a loro riusciamo ad essere precisi sulle cose che scriviamo. Ieri abbiamo scritto sull'extragettito sottratto alla Rai: un nostro attento e qualificato lettore ci ha fatto subito notare che solo il 50% è stato sottratto (abbiamo corretto). Un altro ci ha fatto osservare: perchè chiamarlo "extragettito" quando ormai è divenuto ordinario, si tratta semplicemente di recupero dell'evasione del canone. Come pure, il boccone avvelenato dei 40+40 milioni, spacciati per  ancora una volta "lo sviluppo dell'innovazione digitale". Cosa vuol dire? Ieri ci è stato fatto notare che con questa definizione si è voluto spacciare il futuro di uno dei due canali pevisti dal Contratto di Servizio che "dovrebbero" essere in digitale. Geniale !!! Peccato, ci hanno rilevare lettori esperti di finanza Rai, che con 40 milioni l'anno non ci compri manco le nuove regie o le telecamere digitali,

Dobbiamo ricordare che il canone è una tassa di scopo e quindi assolutamente indisponibile per qualsiasi altro utilizzo. Il virus di questa nefandezza risale al precedente governo Renzi quando avvenne lo scippo di 150 milioni che, successivamente, consentirono la successiva nefandezza della quotazione di Rai Way. Ebbene, e ancora una volta la voglia di parolacce, è mai possibile che nessuno si incateni davanti al cavallo di Viale Mazzini per gridare vendetta? é mai possibile che questo Ad, questo Presidente Rai non abbiano la voglia, la forza o il coraggio di difendere ciò che spetta di diritto costituzionale alla Rai?

Abbiamo sentito parlare di "dare fiducia a questo CdA fino a prova contraria". No, al contrario, non potranno avere fiducia o consenso fino a quando daranno loro prova diversa. Il cambiamento dovrebbe essere una cosa molto seria per non essere lasciata in mano a chi non è in grado nemmeno di immaginarlo. 

bloggorai@gmail.com

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