martedì 8 gennaio 2019

La lunga marcia

Il titolo alternativo di questo post poteva anche essere "Il muro di gomma". Per rispetto al grande Timoniere abbiamo scelto il primo. Si tratta di due punti di vista, due orientamenti, due sentimenti. Con il primo titolo si vorrebbe esprimere la volontà di procedere, andare avanti, lentamente, consapevoli che anche una goccia d'acqua alla fine scava il sasso. Con il secondo invece si evoca lo sconforto, la consapevolezza di colpire nel vuoto pneumatico del nulla fatto aria  ... niente. Un soffice, polveroso, mellifluo, gelatinoso muro di gomma avvolge il dibattito, la riflessione e, cosa più grave, la proposizione.
Tanto per capirci: la Costituzione dice chiaro e tondo che è vietatissimo, cattivissimo e gravissimo rubare la pensione alle signore anziane davanti al mercato ... qualcuno lo fa e, passato un lampo di stupore allarmato, subito il fattaccio viene dimenticato e, non solo, qualcuno emula il farabutto mascalzone delinquente e compie lo stesso reato e rimane impunito. Tanto, la memoria è corta.

Questo pensiero ci è venuto chiarissimo vedendo il film "Vice - l'uomo nell'ombra" riferito alla biografia di Dick Kheney, all'epoca vice di George Bush Jr, artefice della sciagurata guerra in Iraq, scatenata per la formale ricerca di armi di distruzione di massa mai trovate e sostanziale accaparramento dei ricchi giacimenti petroliferi. Ricordate Colin Powell alle Nazioni Unite con il cartone animato dei camion che si scoperchiavano e si vedevano armi micidiali: tutta una bufala, enorme, colossale, davanti alla platea politica più importante del mondo. Ebbene, di tutto quello che è accaduto non rimane che polvere sotto il tappeto.

Torniamo ai giardinetti di Viale Mazzini: tutto questo per venire ad un argomento oggi di primaria importanza: il canone Rai. Lo abbiamo scritto più volte, ribadendo una banale semplice verità costituzionale: il canone NON è disponibile per scopi diversi da quelli previsti dalla legge. Detto questo, a molti non gliene fotte una mazza (scusate sempre il francesismo) e lo usano le risorse come cavolo gli pare. Il maestro su questo fronte è stato il Governo Renzi con lo scippo dei 150 milioni e il silenzio complice di molti che sapevano e non hanno parlato (il muto o muro di gomma). Gli allievi sono i responsabili di questo Governo e gli amministratori Rai che non protestano. Punto.

In subordine: qualcuno è a conoscenza di quanto succede al settimo piano di Viale Mazzini? Il CdA esiste o ce lo siamo sognati? Piano editoriale, piano industriale, organizzazione di corporate, gli investimenti in tecnologie, contenuti ??? il prossimo 6 marzo scade la proroga per la presentazione di piani previsti dal Contratto di servizio: a che punto siamo con i nuovi canali? Come dovranno essere impiegati i 40 milioni previsti dalla Legge di stabilità? Vanno a Rai Way? Nulla di nulla ...è finita da poco una telefonata accorata con un autorevole dirigente: il deserto dei tartari ... polvere, solo polvere e non c'è nessuno all'orizzonte pronto a salvare il salvabile... Nel frattempo leggiamo (oggi su Il Manifesto) una difesa d'ufficio di Freccero. In coda all'articolo si legge compiaciuti del fatto che Rai Due ha fatto il 15% con lo speciale su Celentano. Beati coloro che non sanno quello che dicono.

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