giovedì 1 novembre 2018

autunno

Ieri CdA Rai che non entrerà nella storia. Nulla di nuovo, nulla di inatteso, nulla di sorprendente. Come al solito, come le foglie che cadono d'autunno. Del resto, non era e non è forse nemmeno lecito attendersi qualcosa di più, di diverso. Sul perchè e sul percome, sui famosi criteri con i quali si sceglie Tizia o Caia, nemmeno una parola. Come i Carabinieri: usi obbedir tacendo. Apprendiamo però che la consigliera Borioni, proprio su questo tema, ha votato contro. Tutto come previsto, nulla di nuovo sul fronte Occidentale.

Il grande scontro deve ancora arrivare, quello sulle nomine dei direttori di rete, laddove si dice "avviene il racconto del Paese" che, tradotto in soldoni, è il luogo dove le opinioni si trasformano in consenso e questo, a sua volta, in voti elettorali. Qualcuno ha ricordato il mitico Ettore Bernabei che il meccanismo conosceva bene.

Nel frattempo, però, il mondo gira e anche abbastanza velocemente. Ci pensa il Sole 24 Ore di oggi  a ricordarci che all'orizzonte si profila una battaglia epocale sul futuro del broadcasting ed è proprio quella che ieri è stata rappresentata ai consiglieri Rai. Il riassetto delle frequenze intorno ai 700 Mhz sarà la madre di tutte le battaglie per la Rai anzitutto ma anche per tutto il sistema radiotelevisivo italiano. Il mondo delle Tlc e quello delle emittenti Tv potrebbero collidere tra loro. Il futuro del DTT, anche versione aggiornata, potrebbe soccombere a favore di un modello di distribuzione e fruizione dei prodotti televisivi profondamente diverso da quello attuale. I broadcasters lo sanno bene e per questo oppongono forte resistenza al cambiamento e, infatti, con i ricorsi presentati al Tar provano a mettere le zeppe allo sviluppo del 5G.
Argomento di grande interesse, dagli esiti profondamente incerti. La Legge finanziaria è alle porte e potrebbe segnare punti significativi. Per Rai, sulla questione del canone, ancora di più. Vedremo.

Piove, governo ladro !!!

bloggorai@gmail.com

nemmeno il tempo di pubblicare e già un lettore ci chiede un commento sui nomi dei nuovi direttori. Poco da dire: stimati colleghi interni, figure che rappresentano bene il Partito Rai di questo momento. Ognuno gli può affidare il peso che ritiene opportuno. Per quanto scritto prima, indipendentemente da loro, sembra un peso leggero. Vedremo . 

Nessun commento:

Posta un commento