mercoledì 14 novembre 2018

fatti e misfatti

Ma chi ha scritto le due paginette che ieri l'AD Rai ha letto durante l'incontro sul futuro del digitale terrestre? Per quanto ne sappiamo, a Viale Mazzini di persone competenti ed esperte in materia ce ne sono 3 o 4 e nessuna, sembra, sia stato l'autore? che Salini abbia trovato il genio della lampada?

Aggiornamento delle 11.30 (dopo accese consultazioni telefoniche): il tema non è chi ha scritto ma cosa ha scritto, cosa ha detto o, meglio, cosa NON ha detto. L'occasione dell'incontro sul futuro del digitale terrestre di ieri era ghiotto. Siamo a poco più di tre mese da quando dovrà essere presentato il nuovo piano industriale. Evidentemente, è stato scelto di dire quel poco più di nulla sufficiente a "tirare a Campari". Non è un caso che sui giornali di oggi la notizia è l'accusa di Confalonieri, Mediaset, contro la Rai di fare dumping sulla pubblicità. Detto da loro è un bel monito! ma, tant'è che delle brillanti idee di Salini si trovano scarse tracce. Non è un caso ... nulla avviene per caso.

Nel merito: l'intervento più "politico" lo ha fatto la Presidente del Senato, Scasellati, con lo sguardo rivolto agli interessi degli utenti che dovranno adeguare antenne e apparati di ricezione: "Io spero che il costo di questo passaggio tecnologico non finisca per ricadere prevalentemente sulle famiglie, in una già non semplice fase economica”.

Salini, invece, ha detto la Grande Verità: "dovremo coniugare servizio universale e innovazione". ha poi aggiunto " La Rai dovrà quindi dotarsi di una strategia multipiattaforma basata su un posizionamento ‘dinamico’, ovvero  ricercare l’innovazione su tutte le piattaforme, esprimere la propria dimensione di servizio pubblico sia nell’offerta lineare che on demand, mirando al contempo all’universalità e alla personalizzazione  del servizio. Non possiamo lasciare indietro nessuno” ...appare indispensabile che, al più presto,  venga indicato per legge uno switch-off tecnologico, che spinga il mercato ad adottare obbligatoriamente, nel 2022, in tutte le case, esclusivamente lo standard DVB-T2/HEVC“. (da Adn Kronos).
ci riserviamo di approfondire

intanto, scoppia la guerra tra il cinema e il broadband: il Governo vuole imporre che non possano essere diffusi film in rete se prima non passano per le sale. Se pensano di arginare l'esodo degli spettatori dalle sale in questo modo ... siamo fritti ...


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