sabato 17 novembre 2018

la fantascienza del sabato sera

Nel mentre che leggiamo, da Milan Finanza, che Rai Way offre un rendimento del prossimo dividendo superiore al 5% (salute!) e nel quando leggiamo che non investe più una "ceppa", tanto per rimanere nel lessico politico, proviamo a fare un esercizio di fantascienza.

ANNO D. 2023. Il Piano industriale approvato nel lontano 2019 dalla Rai non riesce a prendere forma. Troppo gravosi gli impegni e le casse disperatamente vuote. I conti,  partire dal 2018 quando nel primo semestre è stata registrata una perdita di 4,9 milioni di euro, non riescono a riprendersi. La pubblicità è in calo costante e il canone, privato dell'extragettito e ancorchè rimasto invariato, non riescono a compensare le spese crescenti (anche al netto dell'inflazione). Il Governo ha tentato di dare una mano con lo storno di una parte delle risorse conseguite dalla vendita delle frequenze (oltre 6 mld di euro) ma con scarso risultato, a malapena sufficienti a garantire una parte dell'adeguamento degli impianti (i famosi investimenti che Rai Way non ha fatto pensando solo a redistribuire utili agli azionisti). Il tentativo in extremis, prima del varo della finanziaria 2018, di far passare una proposta di CRTV, nonostante il dichiarato proposito di far risparmiare alle casse di Viale Mazzini oltre 100 mln, finalizzata a salvare l'emorragia di spettatori dal Mux 1, purtroppo non sembra riuscito.

Nel 2020 un numero imprecisato di famiglie italiane ha cominciato ad avere problemi o con l'antenna o con il ricevitore. Fatto sta che la curva del declino degli ascolti si è piegata brutalmente. L'invasione degli Ultracorpi Tv Smart, con il telecomando dove in bella vista si trova il tasto Netflix, ha creato il caos ai piani alti del Servizio Pubblico che, negli anni passati hanno provato invano a fronteggiare con Rai Play. Non si sa che pesci prendere, meglio andare a caccia ... meglio ancora fare collezione di francobolli giapponesi. Inoltre, negli anni scorsi, il piano editoriale con il progetto di riduzione e riorganizzazione dell'offerta giornalistica, sii è impaperato (nel senso che si è perso nei laghetti delle  papere) e l'offerta complessiva Rai si sta risolvendo sempre più verso il mondo degli anziani, mentre i giovani si fanno la loro televisione per conto loro sul tablet, sul cellulare o con la lavagna magnetica. "saremo presenti su tutte le piattaforme in modo dinamico" e poi il grido di battaglia "approccio multipiattaforma che garantisca il pieno sfruttamento delle sinergie cross mediali". Nel frattempo, i giovani sono in giro per l'Europa con Erasmus e si godono Amazon Prime.

Però ...Sanremo è Sanremo...come pure il calcio è il calcio ... come pure il discorso del Presidente della repubblica è sempre l'evento tv dell'anno. Aggiung la fiction: che vuoi dire della produzione L'amica geniale della Ferrante, in onda su Rai Uno, un successo annunciato. 

Questo dannato futuro sta portando con se qualche virus malefico: vuoi vedere che le sette vite con le quali la Rai è sopravvissuta finora potrebbero non funzionare più? Vuoi vedere che qualche Grande Vecchio Artefice del Male sta complottando per ridurre il servizio pubblico alla stregua del PBS americano, dove con un ascolto medio di una sola cifra vivono felici e contenti? Vuoi vedere che questo dannato futuro già dietro l'angolo che quasi è quasi presente ci porterà in dono un Servizio Pubblico così diverso che non riusciamo neppure ad immaginarlo.

Qualcuno, però, zitto zitto, ci sta provando.

bloggorai@gmail.com

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