giovedì 29 agosto 2024

RAI: come color che son sospesi ...


A volte, succede, che le notizie sono più rilevanti per quanto non dicono piuttosto che per quanto si può leggere o sapere. Succede, che spesso è più importante poter intuire ciò che viene occultato piuttosto che per quanto viene rivelato.

Con questa premessa, il mondo RAI e i suoi satelliti sono un paradigma, un esempio, un caso da scuola. Succede che questo faticoso e costante esercizio di decifrazione, di interpretazione, di indovinello costituisce la parte più importante dell’impegno di Bloggorai.

Vedi il Cda dei giorni scorsi e vedi il caso dello switch off al DVB-T2 avvenuto ieri. Tanto rumore per nulla? Tanto tuonò che non piovve? Tutto il dibattito (in verità assai scarso), le lettere minacciose al Ministero (27 settembre 2023) per “quattro spicci di telespettatori … magari pure taccagni che non si sono adeguati comprando un nuovo televisore”? Tutto questo Trallalerò Trallallà per uno 0, 0000% di ascolti di RAI Scuola, Radio Due Visual e RAI Storia che si potrebbero perdere? Come è andata? “Tutto ok ... bene … benissimo ... un successo … si vede meglio di prima” ci dicono. Forse troppo presto per sapere qualcosa di più. Chiediamo, approfondiamo, ci informiamo e vi faremo sapere.

Allora, per tutto il resto l’appuntamento con la storia della RAI è tra poche ore quando domani si incontreranno i leader della maggioranza. Difficile fare supposizioni. Certo è che le rispettive posizioni e i diversi progetti su Viale Mazzini di ognuno di loro non sono facilmente componibili. Qualcuno dovrà cedere qualcosa: un accordo si definisce tale solo quando tutte le parti in causa ne traggono vantaggio. Tutto è in ballo, a partire dalla conferma del tanto strombazzato Rossi come prossimo AD per arrivare ai consiglieri semplici. A questo proposito, questa mattina abbiamo avuto un rapido scambio di battute con un nostro interlocutore, solitamente bene informato in ambienti “destri” che ci conferma quanto da tempo abbiamo intuito, letto e in parte condiviso con altri autorevoli colleghi. “A Palazzo Chigi sono ancora in preda ad un dubbio profondo: mantenere la candidatura Rossi e farsi ripetere la tiritera su TeleMeloni e i suoi amichetti di Colle Oppio, oppure cambiare cavallo per poter dire che loro hanno a cuore solo il bene dell’Azienda e proporre un manager esterno?”

Certo è che a nessuno conviene “rompere” l'equilibrio di Governo sulla RAI e che quindi, alla fin fine, uno straccio di accordo ci sarà e che non si potrà rinviare ancora. Certo è pure che mancano pochi giorni al 12 settembre quando la Camera (per il Senato si saprà, forse, qualcosa il 10) potrebbe votare i due consiglieri di sua competenza. Certo è, ancora, pure il fatto che il “campo largo” ancora è “campo oscuro”: nessuno è in grado di sapere cosa potranno fare PD, M5S e AVS per quel giorno, qualora mai si andasse a votare. Lasceranno il "campo aperto" alla maggioranza e usciranno tutti insieme o qualcuno rimarrà in Aula? Oppure voteranno scheda bianca? Certo è, infine, che qualcuno ne uscirà con le ossa rotte.  

bloggorai@gmail.com


ps: per chi volesse sapere e capire qualcosa sul "giornalismo d'inchiesta" del Servizio Pubblico può sempre andare a rivedere la puntata di ieri di NewsRoom di Monica Maggioni ieri sera su RAI Tre: un raro esempio di indipendenza e autonomia !!!

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