Il dubbio corre sul filo. Da Lignano Sabbiadoro a Capalbio,
da Rimini a Fregene, da Sabaudia a Policoro, da Tropea a Mondello. Nei mercati
d’Oriente, tra spezie profumate e abili artigiani, tra dotti e sapienti, tra
maestri senza discepoli e discepoli senza maestri l’interrogativo si insinua perfido
e lascivo mentre pervade la mente: “Ste nomine RAI se fanno o no?” oppure “Che
fanno, aspettano il ricorso al TAR del 23 ottobre???” del quale tutti sanno (o
fanno finta di sapere) ma nessuno ne vuole parlare.
Bloggorai ha rischiato e rischia tutt’ora la bancarotta: ha
scommesso per il NO ... passeremo agosto sereno e poi, con il fresco settembrino, si vedrà. Non ha tirato ad indovinare ma solo connesso i punti, raccolto commenti
e ragionamenti. Se poi invece fanno il colpo di mano e ci saranno le nomine tra
pochi giorni… per paradossale che possa apparire … prosecco per tutti.
Nelle Chiacchere sotto l’ombrellone di ieri, ci siamo fermati proprio mentre giungevano notizie da Occidente. Lontani messaggeri ci dicevano che “gli accordi” per il nuovo Cda RAI sono lontani nel tempo (entro il 9 agosto) e nello spazio in ordine ai nomi e alla ripartizione, sia del governo e sia dell’opposizione. Ovvero: confermato tutto già noto e scritto da tempo da Bloggorai.
Compreso un piccolo dettaglio: ci dicono che ieri il Corriere ha titolato con
il nome di Di Bella come “presidente di garanzia” espresso dal PD. Lo sapevamo
e lo abbiamo scritto che era pure in ticket con Roberto Natale sostenuto da AVS.
Non sono nomi scesi dall’albero del pero: qualcuno li ha fatti e proposti. Chi,
quando e perché? Ci hanno detto pure che ieri il PD avrebbe smentito e
sostenuto invece che è “necessaria la riforma della governance”.
Allora, se qualcuno vuole tirare la palla in tribuna questo
è un ottimo metodo per non affrontare il problema. Con chi, con quale
maggioranza in Parlamento, con quali tempi e quali contenuti immaginare una
cosa del genere? Pura fantascienza. E ancora,
giusto per rimanere in una zona di conforto più vicina e parlando di numeri: da
dove dovrebbero provenire i 4/5 voti in Vigilanza necessari al Governo per
sostenere il/la nuova Presidente? Chi si esporrebbe alla “complicità con il
nemico” seppure nelle urne anonime? Questo un passaggio, ci dicono, assai
periglioso. Un punto fermissimo, ci ribadiscono dal vicino ombrellone, è che il
Governo non vuole correre rischi: il prossimo Cda dovrà essere “blindato” nella
sua maggioranza. La formula che si vuole perseguire è: 4,2,1.
Ad Oriente arriva un venticello lontano, talvolta fresco e
teso. Il mare leggermente si increspa leggermente, solo leggermente.
bloggorai@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento