La notte è trascorsa lunga e tempestosa. La luna è al primo
quarto, gobba a ponente, non va bene per la pesca. Alle prime luci dell'alba
l'accordo tra Grecale e Maestrale sembra spezzato e il mare torna placato.
Il paese si è risvegliato dopo la notte del Panighiri di
Santa Sofia. Si è danzato fino a tardi il Sirtos, il Lazotis e il
Kavodoritikos. Tutto sempre accompagnato da un passaggio di Ouzo molto freddo o
meglio ancora di un bicchierino di Tsipuoro fatto in casa da Stavros, nostro
amico contadino di Patrasso. Poco sobri. Ai Panighiri quì ci tengono molto e i giovani, per noi sorpendendente, sono tra i più bravi. Succede che nel vortice della danza, la
figura labirintica tradizionale, al centro della pista si collocano quelli che
più intendono e interpretano la musica mentre all’esterno, alla periferia del giro danzano gli "anziani" e qualche turista tanto sprovveduto quanto
affascinato.
L’isola vive intensamente una sua doppia anima che ancora,
dopo oltre 20 anni di frequentazione, ci rendiamo conto quanto sia difficile
decifrare. Per un verso devota e praticante, ossequiente e riverente con il
Pope che benedice la piazza prima dell’inizio delle danze. Per altro verso è una storica roccaforte del
KKE e le molte scritte sui muri lo lasciano intendere chiaramente. Sono tutti
molti orgogliosi di un eroico gesto di resistenza di un gruppo di partigiani
che hanno messo in fuga e danneggiato un sottomarino nazista a nord dell’isola.
Appena si sbarca dal traghetto, gli amici storici subito ci chiedono notizie
degli emuli di Berlusconi e di Valentino Rossi (???)
Ciuff...ciuff...si avverte prima il rumore e poi si vede un
pallido fumo. Dalla punta del promontorio, dove si staglia piccola e maestosa
la chiesetta di S. Maria, spunta lentamente la prua del Vaporetto. Una
volta alla settimana porta sull'isola persone, provviste e notizie.
Le une e le altre sono molto attese.
Ciuff… ciuffffff…
Chiediamo notizie sulla Rai. Ci eravamo lasciati quando
abbiamo saputo che il “campo largo” aveva elaborato quella brillantissima idea
di ingegneria politica secondo cui “prima la riforma e poi le nomine del Cda”.
Siamo ancora colpiti da tanta genialità, magari non abbiamo capito bene.
Sicché, ci dicono, il giorno successivo o giù di lì, parla il Ministro Giorgetti
cioè il Governo e ci riferiscono che, grosso modo, ha detto due o tre cosette
interessanti: A definire cosa è il Servizio Pubblico B si potrà parlare di
privatizzare qualcosa C Rossi può fare l’AD. Beh, una buona premessa per
affrontare tutti insieme sulla riforma della RAI (attenzione, NON della sola
governance).
Poi, il giorno successivo, ci dicono che è comparso un
articolo su Domani con il titolo “Le ipotesi della maggioranza. Suggestione
Lega: congelare il Cda Rai fino all'estate 2025. L'idea che circola
permetterebbe al centrodestra di rinviare la spinosa trattativa tra leader e
alle opposizioni di ottenere una nuova legge sulla governance”. Interessante,
chiediamo di sapere di più e ci dicono che si tratta di “buttare la palla in
tribuna” (come ha prima scritto Bloggorai). Notiziona!!! Anche loro!!! Tutti a
buttare la palla in tribuna e in campo non gioca nessuno, non ci sono più
palle!!! I “leghisti” vorrebbero congelare il Cda per un anno e tenere lontano
Rossi dalla poltrona di AD. Poi, si vedrà. Brrrrr .... che brivido.
Il giorno dopo arriva di rinforzo il Messaggero che titola “Sergio
(da ieri) è anche presidente: pressing Lega per tenerlo fino al 2025” dove poi
si legge che “…e lo scenario attualmente più probabile, tra i tanti, è questo e
potrebbe mettere d'accordo tutti, centrosinistra compreso: congelare il Cda
della Rai fino all'estate del 2025…”e poi “… Il Mef, a settembre, potrebbe fare
un Dpcm per la proroga dell'attuale Cda fino all'approvazione del bilancio 2024
(che sarà nel maggio 2025). In coincidenza con il Dpcm può essere nominato dal
Mef il consigliere in sostituzione della Soldi. Magari un personaggio non
sgradito al centrosinistra (chi? ancora non si fanno previsioni) e il campo
largo potrebbe votarlo come presidente o, in nome di un ritrovato dialogo, dare
finalmente i consensi mancanti…”. Interessante, ma si osserva, banalmente, che
la “proroga” del Cda non è prevista dalla Legge: è già in vigore de facto da
mesi e non necessita di un DPCM. Di cosa stiamo parlando? Di una “riforma”
strisciante già in corso di attuazione da parte del Governo? Mah… vedremo.
Per finire, due notiziole: oggi sono state pubblicate le
disposizioni successive alla condanna per comportamento antisindacale della RAI
in occasione dello sciopero dello scorso maggio. Chi paga? Chi ne risponde?
Poi, sul sito dell’Ufficio stampa Rai si leggono due
comunicati del 10 agosto: il primo titola alle ore 10.00 “Roberto Sergio Ad
e Presidente dell'azienda” e il secondo alle 17.16 “Rossi, ricordo Laganà per
il suo impegno e il suo lavoro. Un privilegio lavorare con lui”. Ovvero quel
giorno il DG Rossi si ricorda di commemorare Riccardo Laganà e l’AD/presidente
no. Ci dicono che lo ha fatto il giorno
dopo con un messaggino su un “social” … tipo FB. Purtroppo, Bloggorai, è poco
“social” e non legge FB.
Stasera ci aspetta
il “Comitato Scientifico di Bloggorai”. Non garantiamo sobrietà.
Bloggorai@gmail.com
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