venerdì 3 gennaio 2020

Rai 2020 - 2


Vedi post precedente. Proseguiamo con le "notarelle" ... tanto per tenere a memoria (grazie a chi ci ha inviato suggerimenti) 

M: Mediaset. Se Atene piange, Sparta non ride. Il confronto tra i due competitors nazionali è arduo e talvolta improprio. Lì per davvero c’è un uomo solo al comando con un solo obiettivo: il profitto. Anche per loro la concorrenza con gli OTT è forte con la differenza che loro cercano accordi e si proiettano in Europa.
                MISE: Ministero Sviluppo Economico. Vede e provvede ma intano latita da tempo la nomina al sottosegretar… (uomo o donna?) che si dovrebbe occupare, in particolare, di Rai (come abbiamo scritto più volte, dovrebbe essere nel pacchetto della nomina Agcom).

N: Normativa. Tutto ha inizio con la definizione del primo quadro normativo avvenuto nel lontano 1990 con la Legge 223. Il passo successivo arriva nel 2004 con la Legge Gasparri e si parla per la prima volta di “Sistema Integrato delle Comunicazioni”. Dopo di che sono avvenuti “aggiustamenti” (Legge Romani). Urgente revisione e aggiornamento (vedi sopra: proposta del Governo).
                Nomine. Lasciamo perdere: trasparenza e competenza, confronto tra CV? Il sistema è “in quota” se poi sei bravo o meno non importa …

O: OTT (Over The Top) ovvero vorrei ma non posso (e non devo). Troppo diverse e incomparabili le “mission”: il Servizio Pubblico radiotelevisivo deve garantire la fornitura di un prodotto universale e generalista, fondato su obiettivi di sostegno alla coesione sociale, esattamente opposto agli OTT.   

P: Piano industriale. Quello appena “bollinato“ dal MISE ha già più di un anno di anzianità ed ancora non riesce a vedere la luce. È derivato dal Contratto di servizio che impone la realizzazione di determinati obiettivi, alcuni facili, altri meno (vedi i canali inglese e istituzionale). Si propone una “ristrutturazione” dell’Azienda per macrodirezioni e i macrodirettori ancora non si vedono all’orizzonte. Un piano con le ruote bucate: si vorrebbe fare tanto con risorse incerte (vedi canone sempre sotto tiro).

Q: Quark o anche SuperQuark: Piero Angela, suo fondatore, ha più di 90 anni e da sempre ha lavorato per la Rai: giù il cappello!!! Serio, professionale, affidabile: una colonna del Servizio Pubblico. Meno male che ancora ha voglia di fare televisione.

R: Rai … di tutto … di più. Insomma … con tutto l’affetto, la riconoscenza e la simpatia certe volte si fa una fatica boia a volergli bene. Non tanto all’Azienda, a quello che rappresenta, ma a taluni che ci abitano dentro, a quelli che ci passano per caso con la presunzione di voler insegnare il mestiere a chi ci lavora da anni. Ci asteniamo su Rai Play e su l’operazione Fiorello che dialoga allo stesso modo con la Carrà e allo stesso tempo con Guè Pequeno.

S: Smart Tv. Si definisce tale un apparto televisivo predisposto al collegamento in rete. È la porta dell’inferno per il Servizio Pubblico. È sufficiente che al suo interno non ci sia un sintonizzatore Tv per non dover pagare il canone. Of course, è necessario pagare (e non poco) i vari OTT che non regalano nulla a nessuno.

T: Televisione e non solo. La Rai non è solo televisione ma anche tanta radio e tanto altro ancora che molti, spesso, dimenticano. Si dice televisione e si pensa al televisore, al salotto di casa. Forse, nel prossimo futuro che è già presente non sarà più così: la televisione si potrà “vedere” anywhere … anytime and anyway.

U: “UUUuuuuhhhh … quanto mi sono rotto le scatole (eufemismo)” come ci ha suggerito un autorevole e qualificato lettore. E già, non deve esser facile ogni giorno dover seguire, valutare, dibattere, confrontarsi con tante persone che la pensano in maniera differente. Gli siamo vicini: anche questo piccolo blog ogni tanto vacilla e verrebbe la voglia di portare a spasso il gatto … tanto … non cambia nulla …

V: Video. Quale video? Quello del tubo catodico che ancora resiste grazie ad un robusto decoder? Quello del cellulare o del tablet? Oppure il “video” di Youtube di un qualche prodotto o personaggio? Si dice che quella attuale è la civiltà delle immagini e il Video è il suo segno, il suo significato, il suo significante.

Z: Zapping. Non c’è più lo zapping di una volta. Comodamente seduti sul divano di casa si poteva navigare tra pochi canali. Ora, sul telecomando, ci sono i tasti di Netflix, Amazon, Youtube e fra poco ci potrebbero essere Apple+ o Disney. Male che vada ci si può rifugiare in Tik Tok oppure un fare un giretto sulla chat di What’sUp o Instagram.

Il 2020 è iniziato e ci potete scommettere: ne vedremo di cotte e di crude. Auguri !

bloggorai@gmail.com

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