lunedì 20 maggio 2019

FLASH

i gentili lettori sono pregati di leggere il post precedente
Quando inizia la scrittura del post il primo problema è il titolo: in questo caso abbiamo serie difficoltà a raccontare la mattinata appena conclusa.

Con ordine, alle 10.30 era prevista la presentazione del piano industriale. Vi raccontiamo come è andata: la diffusione streaming non parte .... avete presente la rotella che gira ??? ha girato fino a circa le 11 (è andato perso il siparietto comico della Cucciari) dopo di che si viene a sapere che si vede, male, su Explorer (???) e, intorno alle 11.10 si vede anche su Chrome.
Compare in video Salini in corso d'opera e da il meglio di se: racconta, con alterne incertezze e difficoltà espositive, il senso generale del piano. Per quanto ne sappiamo (magari ne ha parlato nella prima parte), due aspetti "marginali" rimangono in secondo piano: le risorse e le tecnologie. La cosiddetta "media company" non è una sua invenzione, altri e meglio prima di lui hanno provato. Centralità del pubblico, organizzazione per generi etc etc etc Va vhè ... appello all'entusiasmo, alla gioia di vivere, alla felicità, all'orgoglio aziendale ... tiepido applauso di obbligo aziendale e tutti a casa, o meglio, in ufficio.

Fin quì tutto bene (si fa per dire). Ma tutti erano e sono in attesa di sapere con chi cominciare ad attuare questo progetto: le famose nomine da tempo annunciate ufficiosamente, fatte sapere in giro, lasciare trapelare fin quasi nei dettagli, fino a venerdì mattina scorso quando, sembra, pare dicono avesse in mano le lettere con tanto di protocollo. Parliamo di direzioni pesanti: il personale e la produzione in testa, cioè due centri nodali per qualsiasi processo di riorganizzazione. E se non è in grado di nominare (da mesi) questi due passaggi strategici, con che coraggio si pensa di attuare tutto il resto? Mettiamo per un attimo da parte la direzione relazioni istituzionali e quella comunicazione (c'è tanto da dire, e vedremo come andrà a finire, ma da quello che sappiamo ci saranno sorprese).

Comunque, fatto stà che su un versante del settimo piano, e non solo, mangiano la foglia e capiscono che si sta attivando un trappolone e cercano di correre ai ripari. Alle 17 è previsto il Cda dove, per sola cortesia istituzionale, Salini vorrebbe (non dovrebbe) comunicare le sue scelte. E ... zacchete... che pochi minuti dopo scatta il controtrappolone (vedi la fantasiosa ricostruzione del post precedente) che, a quanto sembra finora, ha funzionato perfettamente. Qualcuno avvisi l'AD.

Da allora i telefoni e gli incontri ribollono: si fa sapere in giro che, forse, le nomine potrebbero essere comunicate sabato, o meglio domenica o, chissà, poco prima della presentazione o, meglio ancora, magari al termine oppure, infine, meglio lasciare perdere. Poche idee e molto confuse. 

Come abbiamo scritto:in Rai i verbi difficilmente si declinano al futuro (oggi Salini ha usato spesso il passato) e la sospensione della comunicazione dei nomi ha consentito a Foa di far pesare tutte le armi di cui dispone per rimettere in riga il riottoso AD. Fra pochi giorni si saprà l'esito elettorale: a chi conviene rompere proprio in queste ore? 
Così è stato. Al momento in cui scriviamo, pare, forse, dicono, che nel pomeriggio si potrebbe sapere qualcosa. Ma non è il qualcosa che interessa ma il "qualcome" che cambia tutto. Da quello che a noi osservatori esterni appare chiaro è che come si dice a Roma, qualcuno comanda come il due di coppe quando regna denari. 
bloggorai@gmail.com

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