martedì 14 maggio 2019

La guerra dei mondi

«Nei primi anni del XXI secolo, nessuno avrebbe creduto che il nostro mondo fosse osservato da intelligenze più evolute della nostra, che mentre gli uomini erano impegnati nella vita di tutti i giorni, qualcuno li studiasse, li analizzasse - con la stessa precisione con la quale l'uomo scruta al microscopio le creature effimere che brulicano e si moltiplicano in una goccia d'acqua. Con infinito compiacimento, l'uomo percorreva il globo in lungo e in largo, fiducioso del proprio dominio su questo mondo. Eppure, attraverso la volta dello spazio, intelletti vasti e freddi e ostili guardavano al nostro pianeta con occhi invidiosi. E lentamente e indisturbati ordivano i loro piani contro di noi» dal film di Steven Spielberg - 2005. 

Intorno a Viale Mazzini è in corso una guerra tra mondi diversi, molteplici e l'uno contro l'altro armati. Non si tratta solo di un mondo di sotto e uno di sopra, ma anche uno di lato destro e uno di lato sinistro e, talvolta, succede che alcuni di questi mondi si alleano tra loro, per convenienze subitanee e mutevoli.  Questa mattina vi consiglio di leggere il Foglio e il Fatto Quotidiano per capire le vicende Rai in corso di svolgimento.

Con ordine: il caso Fazio è una possibile miccia in grado di far deflagrare il composto esplosivo del CdA e dell'AD. Alcuni tra loro sembrano l'uno contro l'altro e, al loro interno, si combinano alleanze a dir poco bizzarre. Le stesse che si potrebbero comporre in Vigilanza dove, oggi, si potrebbero consumare pranzi indigesti. Come, ad esempio una inedita convergenza M5S e PD. Condizionale d'obbligo visti precedenti, in particolare in casa Dem, quando avevano minacciato l'Aventino e l'ira di Dio su Foa per poi lasciare tutto indisturbato. Cosa che, a quanto si legge stamattina, potrebbe accadere di nuovo con la Vigilanza che dovrebbe audire il sottosegretario Crimi e poi rinviare tutto da quì all'eternità. Lo stesso dicasi in casa M5S dove non tutti sembrano convinti di dover difendere Salini, palesemente in difficoltà narrative e gestionali (anche se c'è chi disegna una "maggioranza in Consiglio in grado di fronteggiare la Lega composta da Rossi, Laganà, Coletti e lo stesso Salini mentre la Borioni risulta dispersa in altra compagine). Infatti, non riesce a "comunicare" la sua capacità di gestione: si veda il Piano Industriale, tanto per fare un esempio piccolo piccolo con le sua magagne grandi grandi (canale inglese). Per il prossimo 20 maggio è ufficialmente prevista la sua presentazione ai dirigenti Rai e, in videoconferenza, al resto del popolo aziendale. Per quanto ne sappiamo, il CdA è stato informato "di sfuggita". La notizia l'ha data in anticipo Prima Comunicazione laddove si legge che è previsto "un siparietto comico di Geppi Cucciari seguito da un filmato emozionale ..." Ora, posto che due risate non si negano a nessuno, specie nei momenti grigi, ma che c'azzecca tutto questo in un momento così delicato? 
Nota a margine: in un impeto d'ira, l'AD oggi potrebbe comunicare la manciata di nomine, forse solo di corporate. Sarà interessante vedere quanto in grado di esprimere "autonomia", specie per quella che riguarda la Direzione produzione TV, accreditata in quota Lega.

I due articoli di cui sopra: meritano la lettura per come si dipinge un mondo Rai tra dirigenti in "quota" e "struttura delta", di gente che passa con disinvoltura da una parte all'altra come l'acqua fresca. A proposito di dirigenti Rai, la notizia del giorno è una inedita intervista a Luigi Meloni, presidente ADRai pubblicata sul sito ADN a firma Veronica Marino (solo il Messaggero riprende una sua frase senza citarlo). Dice cose molto interessanti: "siamo pronti alla privatizzazione" poi "Salini e Matassino sono "persone per bene e ottimi dirigenti ma non hanno autonomia sufficiente" e, infine, su Foa "Non è assolutamente di garanzia, è condizionata dalla politica". BUM !!! complimenti!!! una voce fuori dal coro, o meglio, dal silenzio e dall'afonia che caratterizza i dirigenti Rai. Sul primo punto, in particolare, c'è molto da riflettere e dibattere. La Rai privata è una idea suggestiva che presuppone la fine del Servizio Pubblico. E' questo quello che pensano i dirigenti Rai o si tratta della sua opinione strettamente personale? Poi, la frase sul vertice e sulla sua autonomia, e quella congiunzione "ma" (Congiunzione coordinativa avversativa) che caratterizza la frase. Proviamo a interpretarla: essere per bene e non avere sufficiente autonomia (dalla politica si suppone ...o altro?)
è come immaginare una bicicletta senza un pedale e senza una ruota: non funziona! Infine, non cita una sola volta il Piano Industriale, eppure non è una cosetta da poco.

Il mondo surreale, come titolato ieri, porta verso una sola dimensione: dalla Legge nefasta risultati modesti. Come, appunto, appaiono quelli di cui stiamo leggendo e parlando, narrati da attori spesso mediocri e confusi che agiscono su una scena dove i mondi si combattono "a loro insaputa".
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