La notizia è utile per proseguire e cercare di approfondire una riflessione avviata nei giorni scorsi dove abbiamo vagamente la sensazione di trovarci di fronte ad un calderone ribollente di qualcosa che non ha un buon profumo.
Prima di andare avanti è necessario fare un piccolo passo indietro a torniamo alla Relazione della Corte dei Conti, controllo di gestione esercizio 2022, pubblicata il 7 maggio 2024 dove si legge che “ … accertando, in particolare, un aumento complessivo dei costi (+53,1 milioni di euro in valore assoluto, pari al 2,01%) a fronte di un aumento dei ricavi inferiore in termini percentuali (+22,4 milioni, pari allo 0,89%)… la Corte ribadisce la necessità che l’Azienda realizzi ogni misura organizzativa, di processo e gestionale idonea ad eliminare inefficienze e diseconomie, onde assicurare un maggior contenimento dei costi – che, peraltro, nell’anno in esame sono aumentati, risultando significativamente superiori ai ricavi”. La Relazione contiene tanti altri dati problematici quanto sommariamente disattesi e la stessa “raccomandazione” è del tutto analoga a quella dell’anno precedente.
Bene, veniamo a noi, oggi. Un/a giornalista che intervista un altro/a giornalista è un nuovo “format” meritevole di acquisto? La RAI non è in grado di realizzare in casa un proprio format del genere? E nel caso fosse necessario acquistarlo dall’esterno per coprire un certa fascia oraria in una certa rete con un certo prodotto/personaggio perché “così vuole il mercato”, come viene scelto e con quali criteri si preferisce Tizio invece di Caia. Viene fatta prima una selezione interna Rai con gli oltre 2.000 giornalisti in organico? Come e chi si sceglie/decide un programma da mandare in onda?
Tanto per intenderci, ad esempio, appartengono a questo ambito di interrogativi e Il cavallo e la Torre in onda su Rai Tre, La Confessione su RAITre, Avanti Popolo su Rai Tre come pure Belve, in onda questa sera su Rai Due. Tutte e tre le trasmissioni indicate hanno un denominatore comune: non sono “Made in RAI” ovvero Damilano è proprietario di se stesso, Gomez è prodotto di Loft Produzioni, la Fagiani da Fremantle Italia e la De Girolamo Rai/Fremanle.
Proseguiamo la riflessione sulla privatizzazione strisciante quanto palese del prodotto Tv in corso in RAI, da anni, come giustamente ci viene fatto notare. Vediamo meglio e prendiamo nota di queste due sere, ieri e oggi, e vediamo chi sono gli ideatori/produttori:
RaiUno L’amica geniale Wildside, Fandango con Umedia e Mowe per Rai Fiction, HBO e Tim Vision
RaiDue Boss in incognito in collaborazione con Endemol Shine It. su format Undecover Boss
RaiTre Lo stato delle cose Rai Cultura, Our Films (Lorenzo Mieli, e Mario Giananai -ex Fremanle con Mediawan)
Martedì 19 novembre
RaiUno Libera co-produzione Rai Fiction e 11 Marzo Film
Rai Due Belve Fremantle Italia
Rai Tre Amore criminale Ruvido, Wilder, NonPanic, Palomar
Per ora ci limitiamo a registrare queste informazioni. Stiamo cercando di avere qualche numero. Difficilissimo.
Chiudiamo con altri numeri. L’ultima puntata di Report inonda domenica scorsa (in contemporanea con alla partita di calcio della Nazionale) ha registrato un calo ulteriore di telespettatori rispetto alle puntate precedenti: siamo passati da 2,6 mln di domenica 27 ottobre (caso Boccia, Sangiuliano, Giuli) a 1,2 mln. sono “emigrati” oltre 1,4 mln di telespettatori. Perché, cosa è successo?
bloggorai@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento