Aggiorniamo anzitutto le notizie serie: Bollettino delle Olive n. 3. La Bassa Val Tiberina e i Monti Martani sono in piena stagione di raccolta. Ieri giornata al frantoio tra mugugni e soddisfazione. I mugugni di chi ha fatto poco e la soddisfazione di invece ha fatto molto in termini di resa. “La media è bassa: intorno al 10% ma la qualità è eccellente” ha decretato il Maestro. Tradotto in soldoni: non meno di 13/14 euro al litro. È una banale legge di mercato: poca quantità, grande richiesta e costi di produzione aumentati = prezzo in crescita. Qualcuno però gioca a fare il “furbetto dell’oliva” e con la complicità di confezioni accattivanti prova a sparare cifre irragionevoli: “Tanto i polli che comprano si trovano sempre”.
Bene, si sta votando in Emilia e Umbria: i dati sull’affluenza sono molto bassi. Nei giorni scorsi qualcuno ha sostenuto che la trattativa in corso sulla presidenza RAI poteva riprendere all’indomani del voto. A seconda di quali saranno i risultati del “campo largo” si potrà, forse, capire la piega che prenderà la trattativa Agnes si o no. Cerchiamo di capire grosso modo, a spanne, cosa potrà mai succedere nelle due ipotesi possibili. A: Schlein e Conte vincono, si sentono relativamente più forti di prima e mantengono la posizione sul No alla Agnes. B: Schlein e Conte perdono, si innervosiscono e il “campo” diventa una pozzanghera ovvero “ognuno per se e Dio per tutti” ovvero la presidenza Agnes potrebbe avvicinarsi. Da ricordare che mercoledì 20 mattina, alle 8.30, la Vigilanza è convocata per il “Parere vincolante per la nomina del Presidente del Consiglio di amministrazione della RAI”. Presto sapremo che aria tira.
Nel frattempo, tra un’oliva e l’altra, abbiamo cercato di approfondire il tema della capacità autonoma di ideazione e produzione televisiva della RAI. Stiamo cercando di capire se, a parte i Tg, il discorso del Presidente della Repubblica, qualche volta il Papa, Chi l’ha visto, Bruno Vespa, la Nazionale di Calcio e qualche replica di Montalbano, la Rai è in grado di “inventare” un proprio prodotto, una trasmissione o, meglio ancora, proporre un suo format magari da vendere in giro per il mondo. Ieri, il succo di una lunga conversazione con un autorevole esperto, è stato disarmante: “Caro Bloggorai, è il Mercato bellezza!!! Adesso ti accorgi che da tempo la RAI è prevalentemente “privatizzata” nel senso che agenti artistici e società di produzione esterne sono in grado di determinare il palinsesto a loro immagine e somiglianza. Fanno e disfano personaggi e trasmissioni che tanto, se dovessero andare male come spesso succede negli ultimi tempi, mica pagano pegno”. Interessa la nota sul “mercato” e il nostro amico prosegue: “Così fan tutti i servizi pubblici: è più comodo e utile comprare un “prodotto” chiavi in mano che produrlo da soli” ... già, forse sarà pure vero però, obiettiamo, ma allora almeno la RAI provasse ad inventare qualcosa, e gli ricordiamo i vani tentativi del passato: la più nota è la famigerata Serra Creativa di cui scriveva il Corriere della Sera nel lontano maggio 2005 “… il corridoio detto dei Sogni perduti. Un tempo lì albergava la mitica Serra Creativa, laboratorio di idee fondato da Celli e chiuso dai suoi successori, ancora oggetto di culto interno Rai per via delle indimenticate «carte della genialità», mazzi destinati a ispirare i «saranno famosi» incaricati di inventare la tv del futuro (qualche suggerimento a caso: «fermati», «hai ragione tu», «pensa come un sarto», «ragiona come un pittore» e via vaneggiando)”. Che genio quel Celli !!! Se ne sente la mancanza. Recentemente è stato pure indetto una specie di concorso aperto ai dipendenti RAI: “People24, concorso di idee. Il Tuo talento al centro dell’innovazione RAI. Non perdere l’opportunità di creare il prossimo progetto editoriale Made in RAI” !!! Accipicchia, somiglia quasi ad una sorta di “Make RAI Great Again” di trumpiana memoria. Tant’è che, al momento, non ci risulta pervenuto gran che. Il nostro obietta “No, non si può fare: se pure mai venisse fuori una buona proposta ci sarà sempre qualcuno che farà carte false per non realizzarla: fa comodo a molti, dentro e fuori Viale Mazzini, avere il prodotto “cash and carry” soprattutto cash, tanta cash.
Piano piano cercheremo di capire e esaminare meglio i due temi rilevanti: il mercato e la privatizzazione di fatto della produzione Tv dove pure lambisce un sottotema importante: gli appalti che pure meritano un passaggio di approfondimento.
bloggorai@gmail.com
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