"Una nazione di pecore genererà un governo di lupi" diceva Ed Murrow nel noto film "Good Night, and Good Luck" sul
giornalismo contemporaneo.
Il solo, vero grande dato che aspettiamo di leggere nei
prossimi giorni sarà il numero degli astenuti che, notoriamente, in Europa non
è proprio quanto di meglio ci si possa attendere. Merita solo essere ricordato
il noto risultato del 2014 (quello del “successo” di Renzi!!!) quando in
Europa votarono solo il 42,6% degli aventi diritto (nel 2019 il 50,6%). Su una
base elettorale di circa 51 mln, i votanti in Italia furono il 57% ovvero circa
29 mln dei quali il 40,8% ovvero circa 11 mln votarono PD.
Attenzione: oggi in Italia non si vota solo per un seggio a
Bruxelles ma anche per il futuro della RAI dove c'è chi non vede l'ora di mettere pienamente le mani sul malloppo. E’ fuori dubbio che i riflessi, i
risultati del voto incideranno e non poco sull’immediato futuro del servizio
Pubblico nel nostro Paese. La partita in corso è quella sul prossimo Cda di
Viale Mazzini. Già dal prossimo martedì è probabile ma per nulla scontato che
si possano riunire le conferenze dei capigruppo di Camera e Senato per decidere
una eventuale giornata di voto per eleggere i quattro nuovi consiglieri di Viale
Mazzini. È stato scritto che potrebbero indicare il prossimo 20 giugno, ovvero una
manciata di giorni dopo i risultati elettorali. Questa ipotesi si fonda sul
presupposto, anch’esso per nulla scontato, che i partiti tutti, maggioranza e
opposizione, riescano a trovare un accordo più o meno sottobanco, per
individuare e votare i nomi e farli uscire dal cilindro senza un criterio di selezione
qualsiasi, fosse solo la certificata capacità di intendere volere, dar di di
conto e muniti di patente di guida. Ma, appunto, questo presupposto non è oggi
e difficilmente sarà scontato da martedì prossimo quando, verosimile, i
risultati potranno sconvolgere i già fragili equilibri sia nella maggioranza
sia nell’opposizione.
C’è da aggiungere inoltre che, al momento, oltre al
farfugliamento noto da mesi sul cambio di staffetta al VII piano di Viale Mazzini
tra AD e DG (nonchè nomina del/la presidente che dovrà passare il vaglio della Vigilanza
con una maggioranza che il Governo NON ha) la partita nel Governo è tutt’altro che
chiusa. FdI, Lga e FI non hanno ancora chiuso i conti e spartito il bottino tra
loro non solo sulle nomine Rai ma anche su altre importanti poste in gioco
(vedi Cassa Depositi e Presiti e Ferrovie). Non ci sono accordi su quelle poste
di ben altro rilievo e allora come ci potrebbero essere per Viale Mazzini?
Allora, per quanto riguarda la RAI: delle due l’una: o è verosimile
supporre che i giochi siano già fatti e allora la data presunta del 20 è
attendibile oppure i giochi sono tutti ancora da fare e allora quella data
appare troppo ravvicinata. Al momento, ogni ipotesi è pura fantasia e anche Bloggorai
si astiene dal fare previsioni o ipotizzare scenari.
Bloggorai da lunedì apre il botteghino delle scommesse. Siamo
propensi a ritenere che ci potranno essere sorprese.
bloggorai@gmail.com
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