martedì 8 novembre 2022

La Rai come un pugile: anziano, stordito e suonato

Foto di djedj da Pixabay

Bum …bum .. sdenghete … uno, due, ai fianchi !!! La Rai come un pugile suonato come un tamburo a cui manca solo qualche colpo finale (il canone, argomento su quale ieri abbiamo accennato qualcosa ma c’è molto di più da dire) per stenderla a terra nell’indifferenza generale anche dentro Viale Mazzini dove  invece  si trastullano e “giocherellano” su un finto campo di calcio in vista dei mondiali in 4K (sic!) . 

Era facile prevedere che ci saremmo divertiti (ovvero disastrati) con il governo Destra destra e con la Rai prossima alla canna del gas. Cominciamo.

I grandi giornali oggi sparano a palle incatenate su Viale Mazzini: “Tv. Arriva il sorpasso Mediaset sulla Rai. Gran balzo degli ascolti” di Andrea Biondi sul Sole 24 Ore. Poi segue Michela Tamburino su La Stampa: “Le mani sulla Rai” dove si legge il De Profundis  “Sulla gestione Fuortes pesa il fallimento della riforma dei generi, riforma confusa e mal guidata, che ha sortito il risultato di far perdere identità a Rai3 senza risollevare Rai2, anzi, possibilmente aggravandola. Si salva Rai1, grazie ai titoli oramai giurassici ma che tengono botta come Tale e quale show o Ballando con le stelle, nonostante la deprimente deriva reality”. Amen. Altro colpetto ai fianchi arriva dal Corriere con Antonella Baccaro che scrive: “ …in via della Scrofa i ragionamenti sui nuovi equilibri partono dall'assunto che la Rai oggi «rischia il tracollo». E a poco serve rimandare alla semestrale chiusa con un utile di 45,9 milioni e alle previsioni di pareggio per fine anno. L'idea che Fuortes non abbia realizzato un vero cambiamento ma soprattutto che non governi l'azienda viene puntellata, tra l'altro, con l'esempio recente dello spostamento di Fiorello da Rai1 a Rai2 per le proteste del cdr del Tg1. La convocazione di Meloni suonerà, dunque, come «un invito a Fuortes a farsi aiutare»”. Doppio Amen.

Quantum satis, sufficit. Tutto si mescola in un cocktail micidiale di sostanze tossiche allo stato puro: ascolti, risorse economiche, gestione interna.  Tutto disegna un traiettoria che pochi si azzardano ad immaginare possibile di mutamento: difficile tornare indietro quando ormai la barca non sa più dove andare mentre si aprono falle da tutte le parti. E, ribadiamo, siamo solo all’inizio della tarantella. La musica vera attaccherà non appena insediata la Vigilanza Rai (ieri c’è stato un ulteriore rinvio) dopo di che si comincia a ballare.

Nel frattempo, a farci ridere (o piangere) ci pensa il Governo. Tra “Il ministro dell'Interno Piantedosi sui migranti che non sbarcheranno: "Sono carico residuale" (La Stampa) e la Meloni in Egitto dove è stata espressa “forte attenzione dell'Italia sui casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki, si legge in una nota di Palazzo Chigi” (ANSA). Il buon  governante egiziano risponde “Il portavoce della presidenza egiziana ha parlato di "cooperazione per raggiungere verità e giustizia". Meno male che ora è andata la Meloni a battere i pugni sul tavolo … ora si  coopera… dajeeeee Giorgia che ce la faremo!!! 

Sul ministro della Cultura Sangiuliano, dopo le sue interviste di ieri, ci limitiamo solo ricordare  le sue intemerate uscite che ora stanno facendo letteratura: ci avevano già colpito le sue dichiarazioni all’uscita dal Quirinale, quando ha annunciato solennemente che Dante e Leopardi sono figure che gli sono molto care. Anche a noi  …ma ciononostante non siamo riusciti ad essere nominati nemmeno all’assemblea di condominio  dove pure proponiamo dotte citazioni  (ci hanno detto gli altri inquilini che non possediamo libri a sufficienza).

bloggorai@gmail.com

 

 


 

Nessun commento:

Posta un commento