giovedì 24 novembre 2022

Immaginate la RAI se ... immaginate il calcio se ...

Anche oggi poco o nulla dire sulla Rai. Bene, ci risparmiamo le energie per i tempi migliori che certamente verranno. Ci sono in ballo una montagna di problemi: la nomina della Vigilanza in primo luogo e, a seguire, il rinnovo del Contratto di Servizio e del conseguente Piano industriale. Ci sono in ballo i soldi  dove il rinvio della questione canone ha messo solo una pezza ad un buco tutto da tappare. Ci sono in ballo i problemi degli ascolti (vedi avanti). Ci sono in ballo i problemi della tecnologia con il prossimo passaggio del 20 dicembre quando milioni di teleschermi si spegneranno. Hai voglia a scrivere.

Nel frattempo di divertiamo. “Un Popolo di poeti di artisti di eroi di santi …” pensate quanto può piacere una frase del genere al Governo di Destra destra scolpita a caratteri cubitali sul fascistissimo Colosseo quadrato dell’EUR! Eppure racchiude una immagine collettiva certamente suggestiva alla quale, però, manca un soggetto: i telespettatori migranti. Migrano infatti quelli che dalla televisione generalista digitale terrestre se ne vanno a milioni verso i nuovi e più ricchi territori delle piattaforme OTT. Migrano quelli che dalla Rai, nello scorso mese di ottobre per la prima volta, sono migrati verso Mediaset e migrano pure quelli che invece rimangono ancorati (sempre più anzianotti) ai vari RaiUno e Canale5. È il mercato bellezza!!!

In questi giorni, in queste ore, assistiamo sui teleschermi ad una nuova ondata migratoria: come ha scritto lo Studio Frasi su www.tvmediaweb.it riferito ai Mondiali di Calcio sulla prima rete Rai: “I valori dei primi due giorni dicono che il Tg1 è stato abbandonato da 1,3 milioni di persone il primo giorno e da 1,4 milioni il giorno successivo, 22 novembre, rispetto ai giorni corrispondenti della settimana precedente”. Lo spostamento di orario così rilevante e continuo non era mai successo prima in oltre 70 anni di storia della Rai. Ha scritto oggi Grasso sul Corriere: “Il tg della sera resta un rito mediale, un'abitudine quotidiana che ci lega inscindibilmente a quel grande orologio sociale che è la tv”. Già: “sociale” fa tanto rima con “morale” ma questo è altro discorso.

Pensare che siamo solo all’inizio, magari forse potrebbe andare meglio quando si andrà avanti nel torneo, chissà! E pensare pure che l’Italia non vi prende parte!!! Provate ad immaginare se alla partita iniziale avesse preso sberle come è avvenuto con l’amichevole con l’Austria. Provate pure ad immaginare a come si sarebbero comportati gli azzurri, in piena epoca di un Governo dove Lucio Malan, capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, ha dichiarato che “Nella Bibbia c’è scritto che l’omosessualità è un abominio”. Provate ad immaginare quanto possano condividere ed essere contenti gli sceicchi qatarioti di una tale affermazione. Vi immaginate la squadra di Mancini nella foto di rito prima della partita con la mano sulla bocca oppure potete pensare al nostro Ministro dell’Interno che in tribuna d’onore accanto a qualche emiro si fosse presentato con la fascia One Love Arcobaleno al braccio??? Provate ad immaginare: la Rai come si sarebbe comportata? Magari avrebbe inviato la Direttrice di Rai Sport a Doha a sostenere a gran voce che "Il Mondiale non si sarebbe dovuto giocare in Qatar, dove si calpestano i diritti umani. Complici i signori del footbal". Magari lo ha detto a scoppio ritardato ma va bene lo stesso. 

Intendiamoci, il gesto dei calciatori tedeschi è pur  sempre ad alto valore simbolico a valore zero, nel senso che comunque hanno obbedito al diktat della FIFA: ben diverso sarebbe stato se si fossero presentati tutti con la fascia mille colori LGBTQI+ al braccio. Però, pur sempre meglio di un omertoso e complice silenzio. 

Noi di Bloggorai difettiamo di immaginazione … e magari ci piacerebbe pensare ad un calcio diverso da quello al quale stiamo assistendo e però tutti ‘sti eroi del calcio nazionale ne abbiamo visti ben pochi.

bloggorai@gmail.com

 


 

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