domenica 8 dicembre 2019

FLASH !!!


Per chi sperava di passare un pomeriggio di domenica tranquillo e sereno ad accudire nipoti e gatti, ecco che … zacchete … inizia a squillare il cellulare e arrivare messaggi What's Up e scoppia una grana molto interessante da seguire e, soprattutto , da interpretare per le possibili conseguenze che ci potrebbero essere ( e, si suppone, ci dovranno essere).

Già nei giorni scorsi era emersa la notizia secondo la quale Monica Maggioni, AD di Rai Com (attenzione, il ruolo ricoperto è determinante) si sarebbe recata in Siria (paese ufficialmente coinvolto in un conflitto armato) ad avrebbe intervistato Assad.  Iniziamo dal comunicato ufficiale Rai delle 08.48 di questa mattina: “L'intervista al presidente siriano Bashar al Assad, realizzata dall’Ad di Rai Com, Monica Maggioni, non è stata effettuata su commissione di alcuna testata Rai . Pertanto non poteva venire concordata a priori una data di messa in onda. Lo afferma in una nota l'Ad Rai, Fabrizio Salini.” 

Oggi pomeriggio la sola ricostruzione abbastanza dettagliata e plausibile di quanto avvenuto la fornisce una nota dell’ADN:

“L'intervista dell'ad di RaiCom Monica Maggioni sta diventando un caso diplomatico. Questa  mattina l'ad Rai Fabrizio Salini ha chiarito in una nota che la  Maggioni ha realizzato l'intervista al presidente siriano Assad senza  averla preventivamente concordata con nessuna testata Rai, sebbene la  presidenza siriana abbia ufficialmente affermato sul proprio profilo  twitter che c'era un accordo ben preciso per mandare in onda  l'intervista sia su Rainwes che sui media siriani il 2 dicembre.   Secondo quanto apprende l'Adnkronos, sulla vicenda l'ad Salini avrebbe saputo dalla stessa Maggioni del suo imminente viaggio in Siria e  Libano per motivi legati al suo ruolo di amministratrice delegata di  RaiCom, ma non di un'intervista già fissata con il presidente Assad.  Fatto sta che, secondo quanto l'Adnkronos apprende da fonti di  Rainews, il 30 novembre Monica Maggioni ha offerto a varie testate  Rai, fra cui la stessa testata all news, l'intervista fatta il 26  novembre al presidente Bashar al-Assad. Un'offerta rispetto alla quale Rainews24 ha fatto presente di non aver concordato l'intervista ma ha  anche chiesto alla Maggioni di poterla comunque vedere per poi  valutare se mandarla in onda dalla sera di lunedì 2 dicembre in  avanti. L'intervista, però, a quanto si apprende, non è stata mandata dalla  Maggioni alla redazione di Rainews se non il 3 dicembre, quindi oltre  la data che era stata concordata con la presidenza siriana, secondo  quanto postato su twitter dalla stessa presidenza ieri sera. (segue)
Ma concordata con chi? Non con Rainews, che, a quanto si apprende, era all'oscuro dell'intervista, non ha quindi concordato una data per la messa in onda, tantomeno ha chiesto (a differenza di  quanto si legge nel tweet della presidenza della Siria) di rinviarla  di 2 giorni (come si legge sempre sui tweet del profilo Siryan  Presidency). Chi ha concordato, quindi, con la presidenza siriana la  data del 2 dicembre e chi, poi, ha chiesto il rinvio di 2 giorni per  ben due volte?  Quanto al contenuto, da Rainews si apprende che si tratta di  un'intervista che, per una rete all news non presenta notizie,  ribadendo posizioni di Assad già note su diversi temi di attualità  inclusi i crimini di guerra. Un'intervista di 20 minuti girata,  montata e riversata nella sua integrità, senza aver concordato nulla  con Rainews che ha agito, passo dopo passo, d'intesa con l'Ad Salini.  Attraverso i tweet la Siria dà un ultimatum alla Rai, anticipandole  che se l'intervista della Maggioni ad Assad non andrà in onda, sarà  comunque trasmessa dai media siriani il 9 dicembre cioè domani. Cosa  dalla quale si deduce che una copia dell'intervista è nelle mani della presidenza siriana.”

Il sito de Il Fatto quotidiano scrive "...A quanto si apprende, Salini sarebbe stato informato che la Maggioni, già inviata di punta del Tg1, ex direttore di Rainew24 ed ex presidente Rai, aveva la possibilità di effettuare l’intervista ad Assad e che sarebbe andata a realizzarla in qualità di ad di Rai Com." ...

Per ora, riprendiamo e riproponiamo alcune domande:
1) La Maggioni si sarebbe recata in Libano (plausibile) e in Siria (poco plausibile) per questioni legate al suo ruolo di AD di RaiCom. Se per il Libano sappiamo che ci sono o ci sarebbero buone ragioni, per la Siria no: si tratta di un paese formalmente in stato di guerra e dunque perché autorizzare una missione in quel Paese? Lo abbiamo già scritto su questo blog: doveva vendere Montalbano ?
2) in altre parole, Salini sapeva o non sapeva che la Maggioni andava in Siria ad intervistare Assad?
3) non è uno scoop. Dicesi tale quando si è in presenza di una notizia improvvisa, inaspettata, imprevedibile destinata a suscitare clamore. Ma il siriano Assad non rilascia interviste alla Maggioni di turno se non in un contesto di “accordi” determinati. Perché e per chi allora viene raccolta l’intervista?  Il comunicato Rai parla chiaro: non è stata effettuata su commissione di alcuna testata Rai. Da dove viene la “commissione”?
4) al VII piano  sanno bene come funzionano le cose quando un giornalista Rai esce dal perimetro di Saxa Rubra e lo sanno ancora meglio quando si reca in aree di guerra. Perché è stata autorizzata ad andare proprio in Siria? Le redazioni delle testate giornalistiche , Tg e Gr, erano informate del fatto che una loro collega era in area Medio Oriente ed avrebbe potuto fornire notizie di rilievo? Salini non fa cenno all’autorizzazione al viaggio in Siria. Dovrebbe chiarire questo aspetto derimente.
5) perché la Maggioni, che certo non è una sprovveduta principiante, si è lasciata andare a concordare la messa in onda dell’intervista addirittura con una data ben precisa ben sapendo che avrebbe incontrato difficoltà enormi, sia interne all’Azienda sia al di fuori?  (il ministro degli esteri ne era informato?)

In tutta questa storia, alla vigilia di un periodo molto delicato,qualcosa non torna. Cercheremo di sapere qualcosa di più.
bloggorai@gmail.com


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