mercoledì 18 dicembre 2019

Dies Irae


Questa mattina andiamo sul pesante e usiamo il neretto. E’ diventato insopportabile questo clima di “chiarimenti” che non arrivano,  di approfondimenti che non approfondiscono, di indagini che non arrivano da nessuna parte, di attese che si rivelano solo attese infinite, di progetti che non decollano e di piani industriali che non pianificano, di nominati in “quota” a qualche partito che non sono quotati da nessun altro, di gente che parte per il Medio oriente e si perde nel deserto e, infine, di mail che non si capisce se e quando sono arrivate e cosa è successo dopo.

Partiamo da quest’ultima. Abbiamo scritto nei giorni scorsi (intrigo internazionale) che ci è sembrata una NON notizia perché non era e non è affatto chiaro cosa sia successo. Ci sono due piste da seguire: la prima consiste nel fatto che Foa avrebbe ricevuto la mail, non si sarebbe accorto della truffa, e avrebbe dato seguito alla richiesta di denaro sottoponendo la pratica alla firma dell’AD. La seconda pista sarebbe: Foa si è subito accorto della truffa, avrebbe cestinato la mail senza dargli alcun peso ritenendola spam. Pista correlata: Foa si è subito accorto della truffa, ha informato Salini e la Polizia postale e tutti insieme hanno fatto attivare le dovute indagini. 

Allora delle due l’una: per la prima pista è sufficiente tirare fuori il carteggio tra Foa e Salini perchè, senza dubbio, se c’è vuol dire che esiste e che quindi Foa  non si è reso conto della truffa ed è molto grave. Oppure, se questo carteggio non c’è vuol dire che qualcuno su questa storia ci stà girando intorno e non si capisce perchè. Non è pensabile, infatti, che  qualora fosse  andata in modo diverso, Foa avrebbe “parlato” della richiesta di pagamento senza uno straccio di RDA o cose simili, se c’è stata una richiesta di pagamento ci dovrebbe essere pure una pezza d’appoggio scritta, non verbale. Chi sa parli e tiri fuori le carte, senza attese o verifiche. È tutto molto semplice e immediato. Non vale nemmeno la “scusa “ istituzionale dovuta al fatto che Foa sia stato convocato in Vigilanza su questo tema: il primo chiarimento lo deve a tutti noi, a chi paga il canone, a chi crede nel Servizio Pubblico. Aggiungiamo: non deve chiarire solo Foa ma anche Salini: lui deve semplicemente dire se ha ricevuto o meno la richiesta di pagamento da parte di Foa e, nel caso tirare fuori le carte. PUNTO !!!!!!!!!! C’è poco da girarci intorno.

Veniamo ora a queste ore: Leggiamo ancora oggi sui quotidiani che il Pd sarebbe incavolato nero con Salini perché domani in Cda vorrebbe fare solo le nomine sulle reti. E già questo dovrebbe fare incavolare non solo il PD: perché non procede anche con le nomine del Piano Industriale a cui crede molto? Cosa lo ostacola? Se ci sono ostacoli “formali” li dica, li tiri fuori, li denunci (ad esempio: può essere la minaccia di ridurre il canone? Allora lo dica chiaro e tondo, una bella intervista al Financial Times, all’Eco di Bergamo a chi volesse lui e dicesse forte e chiaro: con questi chiari di luna il Piano industriale ve lo fate da soli!!!!! Ho sotto gli occhi una sua lontana intervista dove sosteneva che per cambiare ci vuole coraggio: bene,questo è il momento di farlo !!!!!   vale per lui e per chi gli è vicino!!!! Leggiamo che il PD vorrebbe “disertare” il Cda di domani. Notiziona !!! e perché mai ? Perchè, a quanto si legge, non si vorrebbe far passare la linea dell’AD sulle nomine ai TG dove lo stesso PD vorrebbe Mario Orfeo !!!!! acccccccc…..!!!! roba forte !!!! vogliamo credere che domani Borioni e Laganà, qualora dovessero uscire dal Cda, lo facciano su una motivazione forte, comprensibile, condivisibile e che non sia solo quella di dire “l’AD è succube dei 5S”. In gioco non c’è solo l’AD, il Presidente o tutto il cucuzzaro ma l’Azienda, la Rai, il Servizio pubblico. 

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ps: potenza del web

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